Panico su fobia
Ho 49 anni e da più di venti soffro di una forma di depressione lieve ma cronica e fobia dei mezzi di trasporto con conseguenti attacchi di panico.
Sono in cura da quando ho avuto il primo episodio di depressione con panico.
Assumo da allora un antidepressivo quotidianamente (Venlafaxina), il cui dosaggio è stato aumentato circa 1 anno e mezzo fa dal nuovo psichiatra che mi segue.
Sono seguita anche da una psicologa da circa 8 anni.
Chiedo un parere per quanto riguarda gli attacchi di panico, col desiderio e la speranza di liberarmene.
Il mio problema è il non riuscire a viaggiare senza avere attacchi di panico, si verificano anche se non guido io e su qualsiasi mezzo di trasporto.
L'unico risultato che sono riuscita ad ottenere in questo lunghissimo lasso di tempo è quello di aver un po' aumentato la tolleranza ai viaggi: riesco ad affrontare un viaggio di circa 1 ora e mezza in autostrada o superstrada senza avere attacchi o al massimo avendo qualche prodromo.
A volte i prodromi si sono verificati anche prendendo dell'alprazolam.
Dal momento che qualche anno prima dell'esordio di questi sintomi ho avuto un evento traumatico durante un lungo viaggio (sedevo addormentata accanto al guidatore e mi svegliai di soprassalto con il rumore della fiancata che strisciava sul guard rail poiché chi guidava si era addormentato) la psicologa mi ha sottoposta anche alle sedute di EMDR, senza risolvere.
Quando mi sono rivolta al nuovo psichiatra mi ha fatto presente che il disturbo è più che mai cronico e di difficile trattamento ma mi ha anche modificato la cura e aggiunto il tranquillante incoraggiandomi a fare qualche viaggetto e ad aumentare il tempo dello stesso.
Sono ferma alla tolleranza di un viaggio breve come scritto sopra dallo scorso anno, oltre quello mi sento male e mi sento ormai senza speranza di poter viaggiare liberamente.
C'è qualche altra cosa che potrei tentare?
Grazie per l'attenzione
Sono in cura da quando ho avuto il primo episodio di depressione con panico.
Assumo da allora un antidepressivo quotidianamente (Venlafaxina), il cui dosaggio è stato aumentato circa 1 anno e mezzo fa dal nuovo psichiatra che mi segue.
Sono seguita anche da una psicologa da circa 8 anni.
Chiedo un parere per quanto riguarda gli attacchi di panico, col desiderio e la speranza di liberarmene.
Il mio problema è il non riuscire a viaggiare senza avere attacchi di panico, si verificano anche se non guido io e su qualsiasi mezzo di trasporto.
L'unico risultato che sono riuscita ad ottenere in questo lunghissimo lasso di tempo è quello di aver un po' aumentato la tolleranza ai viaggi: riesco ad affrontare un viaggio di circa 1 ora e mezza in autostrada o superstrada senza avere attacchi o al massimo avendo qualche prodromo.
A volte i prodromi si sono verificati anche prendendo dell'alprazolam.
Dal momento che qualche anno prima dell'esordio di questi sintomi ho avuto un evento traumatico durante un lungo viaggio (sedevo addormentata accanto al guidatore e mi svegliai di soprassalto con il rumore della fiancata che strisciava sul guard rail poiché chi guidava si era addormentato) la psicologa mi ha sottoposta anche alle sedute di EMDR, senza risolvere.
Quando mi sono rivolta al nuovo psichiatra mi ha fatto presente che il disturbo è più che mai cronico e di difficile trattamento ma mi ha anche modificato la cura e aggiunto il tranquillante incoraggiandomi a fare qualche viaggetto e ad aumentare il tempo dello stesso.
Sono ferma alla tolleranza di un viaggio breve come scritto sopra dallo scorso anno, oltre quello mi sento male e mi sento ormai senza speranza di poter viaggiare liberamente.
C'è qualche altra cosa che potrei tentare?
Grazie per l'attenzione
[#1]
Non ha specificato i dosaggi dei farmaci
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Utente
Buonasera Dr. Ruggero, per quanto riguarda la Venlafaxina prendo 75 mg appena alzata e 37,5 a pranzo (il medico ha frammentato il dosaggio perché assumendo tutto insieme al mattino avevo effetti collaterali: quali sudorazione, tachicardia, ansia). Il primo farmaco che mi fecero provare è stato Zoloft ma dovetti interromperlo quasi subito perchè mi sentivo dissociata
Come tranquillante Xanax una compressa da 0,25 prima di mettermi in viaggio e il blister in borsa per prenderla di nuovo al bisogno.
Grazie
Cordiali Saluti
Come tranquillante Xanax una compressa da 0,25 prima di mettermi in viaggio e il blister in borsa per prenderla di nuovo al bisogno.
Grazie
Cordiali Saluti
[#4]
Non ha specificato se assume la formulazione pronta o a rilascio prolungato
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 891 visite dal 12/04/2023.
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