Ansia e problemi a camminare
Buongiorno.
Sto attraversando da sei mesi un brutto periodo di ansia con attacchi di panico e l'umore è recentemente sceso.
Sto seguendo della sola psicoterapia e faccio sedute di meditazione.
Nonostante questo giornalmente mi sveglio con senso di angoscia e somatizzazioni varie (dolorini ad una gamba, al petto, fiato corto), l'ansia è costante con momenti di apice e ha di molto creato una riduzione della mia autonomia: soffro gli spazi aperti ed affollati anche solo relativamente, ho una grande ansia di malattia e ogni esame che faccio (cardiologico, neurologico, oculistico) è come se il risultato negativo non riuscissi a metabolizzarlo o interiorizzarlo.
Talvolta, come in questi giorni, ho problemi a camminare: mentre procedo, pur sentendo una base di ansia, resto ingobbito, mi concentro sui passi ed è come se camminare non mi venisse regolare o automatico, ad un certo punto devo fermarmi di colpo ed appoggiarmi come se dovessi svenire o cadere per terra, scoordinato, con le gambe pesanti e come "legate".
come uno che ha il parkinson.
contemporaneamente mi è difficile mantenere lo sguardo dritto, ma devo tenerlo basso.
Nello stesso tempo mi sento la testa cadere e pesante.
questa situazione migliora se cammino appoggiato a qualcuno oppure se stanno di fianco a me.
Può l'ansia fare questo?
Eppure una risonanza e l'esame neurologico sono risultati nel complesso negativi.
Se assumo benzodiazepine queste difficoltà calano anche se per poche ore (prendo Lexotan al bisogno).
Sono disperato, perché questa paura è come se mi vietasse di andarmi a fare anche solo una semplice camminata e rimango sedentario a casa.
Sto attraversando da sei mesi un brutto periodo di ansia con attacchi di panico e l'umore è recentemente sceso.
Sto seguendo della sola psicoterapia e faccio sedute di meditazione.
Nonostante questo giornalmente mi sveglio con senso di angoscia e somatizzazioni varie (dolorini ad una gamba, al petto, fiato corto), l'ansia è costante con momenti di apice e ha di molto creato una riduzione della mia autonomia: soffro gli spazi aperti ed affollati anche solo relativamente, ho una grande ansia di malattia e ogni esame che faccio (cardiologico, neurologico, oculistico) è come se il risultato negativo non riuscissi a metabolizzarlo o interiorizzarlo.
Talvolta, come in questi giorni, ho problemi a camminare: mentre procedo, pur sentendo una base di ansia, resto ingobbito, mi concentro sui passi ed è come se camminare non mi venisse regolare o automatico, ad un certo punto devo fermarmi di colpo ed appoggiarmi come se dovessi svenire o cadere per terra, scoordinato, con le gambe pesanti e come "legate".
come uno che ha il parkinson.
contemporaneamente mi è difficile mantenere lo sguardo dritto, ma devo tenerlo basso.
Nello stesso tempo mi sento la testa cadere e pesante.
questa situazione migliora se cammino appoggiato a qualcuno oppure se stanno di fianco a me.
Può l'ansia fare questo?
Eppure una risonanza e l'esame neurologico sono risultati nel complesso negativi.
Se assumo benzodiazepine queste difficoltà calano anche se per poche ore (prendo Lexotan al bisogno).
Sono disperato, perché questa paura è come se mi vietasse di andarmi a fare anche solo una semplice camminata e rimango sedentario a casa.
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I sintomi possono essere correlati ad uno stato d'ansia non trattato.
L'utilizzo di benzodiazepine non è una scelta adatta.
Può essere utile una valutazione psichiatrica
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
L'utilizzo di benzodiazepine non è una scelta adatta.
Può essere utile una valutazione psichiatrica
Dr. F. S. Ruggiero
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https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5.7k visite dal 11/04/2023.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.