Attacchi di panico, ansia e depressione sempre più frequenti
Da più di un mese ormai soffro sempre più frequente di attacchi di panico, seguiti da un forte senso di svuotamento, paranoia e agitazione.
Spesso queste ultime due si manifesta con la forma di momenti di rabbia, verbale, a volte anche fisica contro oggetti (per ora mai persone), o peggio, crampi allo stomaco, mal di testa lancinanti, tremore, colpi di freddo, sudorazione.
A volte ho la sensazione di svenire, giramenti di testa, impossibilità a formulare frasi e questo succede anche quando non ho attacchi di panico.
Sono scatenati dal contatto diretto o indiretto (anche con informazioni) riguardo la mia ex-compagna, la nostra relazione si è chiusa appunto poco più di un mese fa.
Sono seguito da un psicologo che non crede che ci sia qualcosa che non va e nonostante è disposto a darmi un contatto psichiatrico crede che non sia necessario per il tipo di problema che si presenta.
Il picco peggiore è avvenuto nelle ultime due settimane e lui non è ancora stato informato della gravità aumentata degli attacchi.
La terapia l'ho iniziata per un annullamento di personalità dovuto alla relazione, in cui ho smesso di reagire ed agire per i miei bisogni e ho iniziato ad agire in funzione soltanto della coppia o dell'altra persona, che è poi la ragione per cui la relazione è finita, con il carico sulle mie spalle.
Avevo già precedentemente attacchi di panico dovuti a: pensiero di tradimento, confronti con altre persone, rapporti sociali con numeri elevati di persone, paura delle folle, sensazione di disadattamento da situazioni nuove e imprevedibili.
E' sempre sfociata in reazioni "esagerate" come la ricerca dell'attenzione e il bisogno di essere rassicurato.
Non ci sono stati traumi, a parte quest'ultimo della rottura (se considerabile tale) che io ricordi.
Faccio utilizzo di Xanax in gocce prescritto dal medico di base per calmare sporadici attacchi di panico nel passato, e scrivo questo messaggio perché nonostante l'assunzione di 10 gocce un ora prima di un contatto non desiderato, indiretto, con informazioni riguardanti il partner, ho avuto un attacco di panico più forte di quelli precedenti, risultato in crampi, sudorazione, sensazione di svenimento e vomito.
Ho perso l'appetito mentre stavo mangiando e mi sono calmato respirando ma nel frattempo ho urlato contro i miei genitori, che si trovavano a pranzo con me di lasciarmi stare e andarsene.
La situazione sta diventando insostenibile e non riesco più ad uscire di casa per il terrore che qualsiasi informazione possa farmi scattare, sono diventato ipersensibile agli argomenti relazioni, sesso, e futuro generalizzato.
Mettere sotto forma di testo tutto questo mi ha aiutato a calmarmi, non so nemmeno se ho una domanda specifica, non so che altro dire.
Spesso queste ultime due si manifesta con la forma di momenti di rabbia, verbale, a volte anche fisica contro oggetti (per ora mai persone), o peggio, crampi allo stomaco, mal di testa lancinanti, tremore, colpi di freddo, sudorazione.
A volte ho la sensazione di svenire, giramenti di testa, impossibilità a formulare frasi e questo succede anche quando non ho attacchi di panico.
Sono scatenati dal contatto diretto o indiretto (anche con informazioni) riguardo la mia ex-compagna, la nostra relazione si è chiusa appunto poco più di un mese fa.
Sono seguito da un psicologo che non crede che ci sia qualcosa che non va e nonostante è disposto a darmi un contatto psichiatrico crede che non sia necessario per il tipo di problema che si presenta.
Il picco peggiore è avvenuto nelle ultime due settimane e lui non è ancora stato informato della gravità aumentata degli attacchi.
La terapia l'ho iniziata per un annullamento di personalità dovuto alla relazione, in cui ho smesso di reagire ed agire per i miei bisogni e ho iniziato ad agire in funzione soltanto della coppia o dell'altra persona, che è poi la ragione per cui la relazione è finita, con il carico sulle mie spalle.
Avevo già precedentemente attacchi di panico dovuti a: pensiero di tradimento, confronti con altre persone, rapporti sociali con numeri elevati di persone, paura delle folle, sensazione di disadattamento da situazioni nuove e imprevedibili.
E' sempre sfociata in reazioni "esagerate" come la ricerca dell'attenzione e il bisogno di essere rassicurato.
Non ci sono stati traumi, a parte quest'ultimo della rottura (se considerabile tale) che io ricordi.
Faccio utilizzo di Xanax in gocce prescritto dal medico di base per calmare sporadici attacchi di panico nel passato, e scrivo questo messaggio perché nonostante l'assunzione di 10 gocce un ora prima di un contatto non desiderato, indiretto, con informazioni riguardanti il partner, ho avuto un attacco di panico più forte di quelli precedenti, risultato in crampi, sudorazione, sensazione di svenimento e vomito.
Ho perso l'appetito mentre stavo mangiando e mi sono calmato respirando ma nel frattempo ho urlato contro i miei genitori, che si trovavano a pranzo con me di lasciarmi stare e andarsene.
La situazione sta diventando insostenibile e non riesco più ad uscire di casa per il terrore che qualsiasi informazione possa farmi scattare, sono diventato ipersensibile agli argomenti relazioni, sesso, e futuro generalizzato.
Mettere sotto forma di testo tutto questo mi ha aiutato a calmarmi, non so nemmeno se ho una domanda specifica, non so che altro dire.
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La terapia benzodiazepinica non è utile nel trattamento di questi sintomi.
E' opportuno che faccia valutare la situazione da uno specialista in psichiatria che possa introdurre una terapia specifica e risolutiva.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
E' opportuno che faccia valutare la situazione da uno specialista in psichiatria che possa introdurre una terapia specifica e risolutiva.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.2k visite dal 02/04/2023.
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