Mente annebbiata

Salve.
Scrivo per chiedere pareri su un disturbo che mi colpisce da quasi due anni.
Da Maggio 2021, gradualmente lungo l'arco del mese, ho iniziato ad avvertire un annebbiamento della vista, seguito successivamente da una forte sensazione di annebbiamento al livello mentale (questo sintomo si è verificato circa due settimane dall'esordio del precedente).
Nel periodo in questione ho fatto utilizzo in maniera molto blanda di cannabis, ed in sole 3 occasioni (con un divario di 20 giorni l'una dall'altra circa).
A questi sintomi si è associata una perdita di emotività.
Nel mese successivo ho iniziato a soffrire di ansia a causa di questa situazione, e dopo aver assunto altre due volte della cannabis, ho iniziato ad avere degli attacchi di panico.
Ci tengo a precisare che la mia ansia era dovuta alla paura di aver sviluppato qualche malattia o di aver danneggiato il mio cervello con gli spinelli, nel periodo di esordio dei sintomi non ero per niente ansioso.
L'ansia mi ha portato a consultare uno psichiatra a Luglio dello stesso anno, il quale mi ha fatto iniziare una terapia a base di sertralina (25 mg, poi alzata ad Ottobre 2021 a 50 mg, e infine a 75 mg) e diazepam.
Lo psichiatra ha affermato che il mio annebbiamento mentale fosse dovuto all'ansia, tuttavia, nonostante i farmaci, questa sensazione non se n'è andata.
A Dicembre 2021 la mia situazione era identica a quella precedente agli attacchi di panico, sostanzialmente avevo i sintomi che ho già riportato, e autonomamente, con il consiglio dei miei genitori, ho deciso di terminare la terapia farmacologica, poiché gli effetti collaterali della sertralina non mi permettevano di vivere serenamente.
Ci troviamo nel 2022, in questo anno ho iniziato a frequentare lo studio della mia attuale psicologa, la quale ha verificato che non soffro di ansia, ed egli stessa mi ha recentemente proposto di effettuare una TAC (che non ho ancora svolto).
Da quando il disturbo è iniziato, effettivamente sono stato sottoposto a due visite neurologiche, la prima a Luglio 2021, in pieno periodo di ansia e attacchi di panico.
Il dottore mi ha praticamente liquidato poiché soggetto ansioso.
La seconda visita l'ho invece svolta ad Aprile 2022, e mi è stato detto anche in quel caso, aggiungerei incredibilmente, che soffrissi di uno stato ansioso.
Io ho constatato, a partire dal momento in cui ho iniziato a prendere farmaci, che la mia ansia si colloca assolutamente ai minimi storici.
Sperando di essere stato il più esaustivo a descrivere il tutto, mi auguro che riuscirete a comprendermi.
Da quando mi è iniziato tutto questo, infatti, la mia vita si è sempre più prosciugata, poiché non sono lucido mentalmente e appiattito emotivamente.
Per il resto comunico di aver svolto recentemente esami del sangue, i quali non hanno evidenziato nulla di anormale; specifico di non fare più utilizzo di cannabis dal momento in cui ho iniziato la terapia farmacologica, e attualmente non prendo alcun farmaco.
Vi ringrazio dell'attenzione.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Quale sarebbe lo scopo della tac se già due neurologi ed uno psichiatra non ne hanno valutato l’opportunità sulla base dei sintomi che lamenta?


L’utilizzo di cannabis può provocare i sintomi che lamenta ed una terapia farmacologica è necessaria per una riduzione completa.


Dr. F. S. Ruggiero


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