Peggioramento psichiatrico

Buongiorno,
mi dispiace fare ricorso un'altra volta al portale, ma ho bisogno di un aiuto diagnostico.

Vi ringrazio per la disponibilità e professionalità.

Come dai precedenti consulti, sono un pz psichiatrico dal lontano 1997, adesso di 45 anni, in situazioni molto critiche perché per salvare la sfera lavorativa sono tornato a vivere dai miei ormai anziani genitori.

La mia diagnosi attuale è disturbo di personalità, che si manifesta con doc con sintomi psicotici e depressione.

In seguito al peggioramento repentino di questi giorni, ho aumentato su consiglio dello psichiatra (per adesso via whatsapp) la fluoxetina, da 30 a 40 mg.
Prendo anche bupropione 150 e adesso ho cominciato anche il samyr da 20 mg.
Inoltre prendo 1 tavor da 1mg la sera, e l'atorvastatina per ipercolesterolemia.
Devo fare molti accertamenti per capire se questa ipercolesterolemia deriva dal fegato, e ho anche dei focolai gliotici aspecifici emersi a una rmn cranio.

Purtroppo non riesco a gestire la vita quotidiana, in quanto gran parte delle mie energie vitali sono assorbite dal pensiero monotematico dell'amianto, che adesso secondo una serie di ragionamenti dalla logica impeccabile, che nessuno riesce a smontare (non mi stanno neanche a sentire) sono convinto sia nell'abitacolo dell'auto, che uso parecchio perché i miei abitano fuori città, e sono convinto di essere destinato al mesotelioma, e comunque di essere "marchiato" irreversibilmente da questa cosa dell'amianto.
In questo periodo non ho neanche il tempo di andare a lavare la macchina, anche se gli esperti dicono che non mi aiuterebbe, anzi.
Dovrei fare attività fisica ma non riesco.
In questo momento non sono depresso ma in preda al pensiero, secondo me giustificato, dell'amianto.
Per questa mancanza totale di insight, che prendo per buona, siamo secondo gli psichiatri ai confini fra ossessione e delirio.
Potete capire che il livello di sofferenza è intollerabile.
Purtroppo non riesco a non parlarne con amici e conoscenti e almeno una persona su 5 mi rinforza la paura dell'amianto invece di tranquillizzarmi.

Lo psichiatra preferisce lavorare sull'umore perché tutti i tentativi farmacologici di fermare le ossessioni si sono rivelati inefficaci.

Non vorrei reintrodurre neurolettici perché mi avevano dato problemi cognitivi, solo parzialmente rientrati: quietapina, olanzapina, risperidone e aloperidolo.

La psicoterapia cognitivo-comportamentale che sto facendo mi sembra non stia avendo alcun effetto, tranne un po' quello di sfogo immediato.

Cosa ne pensate della terapia?
Potrebbe l'aumento della fluoxetina o l'introduzione del samyr darmi giovamento?
Dovrei smettere la psicoterapia