Panico/ossessione che non mi permette di dormire
Da più di una settimana non riesco a dormire bene in quanto mi viene un forte panico nel momento in cui mi metto a letto, nonostante io abbia molto sonno, mi tiene sveglio fino alle prime luci dell'alba e dopo poche ore suona la sveglia per andare a lavoro.
Sta diventando davvero invalidante e sono molto preoccupato.
Provo a spiegare la mia situazione.
Da premettere che sono un soggetto ansioso in quanto sono cresciuto in una famiglia pessima e disfunzionale.
Sono seguito da una psicoterapeuta da circa due anni con cui sono riuscito a migliorare tantissimo e a raggiungere risultati ottimi.
Ho assunto l'antidepressivo Brintellix per alcuni anni fino ad un paio di mesi fa.
Visti i risultati e considerando il fatto che stavo parecchio bene, ho deciso di scalare il Brintellix nel giro di qualche settimana diminuendo di una goccia ogni 3/4 giorni.
Fatta questa premessa, qualche settimana fa ho avuto una forte rinite allergica che mi ha causato un malessere generale e una congiuntivite, tra i vari sintomi sgradevoli, ho avuto il naso completamente chiuso per più di una settimana.
Inizialmente pensavo fosse un'influenza ma vedendo che i giorni passavano e io non guarivo, anzi peggioravo, sono andato dal mio medico di base che ha capito subito che era una forte reazione allergica e mi ha prescritto una cura farmacologica della durata di 7 giorni: antistaminico Robisal, Bentelan compresse, uno spray cortisonico Nasonex e un collirio per la congiuntivite.
Devo dire che dopo pochi giorni sono guarito e sono tornato finalmente a respirare.
Durante la cura, forse a causa dei farmaci, ho avuto la sgradevolissima sensazione di respirare aria fredda durante la notte.
Questa sensazione mi ha generato del panico ed è diventata una fissazione.
Anche se ora ho smesso di prendere quei farmaci e non ho più quel fastidio, non appena mi metto a letto mi ci fisso e mi viene una agitazione tale da farmi battere forte il cuore, aver il respiro accelerato e fare pipì ogni 15 minuti circa.
Sono consapevole che è solo una mia ossessione, infatti durante il giorno non ho mai questa sensazione se non quando ci penso raramente ma non è un problema.
In passato ho avuto delle ossessioni che sono andate via con molte difficoltà.
Dopo tanti sacrifici ero riuscito a stare bene, ero consapevole dei traguardi che avevo raggiunto e invece ora sto molto male.
Ho avuto una ricaduta ma non capisco perchè.
Mi chiedo, è possibile che io abbia scalato il Brintellix troppo velocemente e/o il Bentaln abbia contribuito a scatenare nuovamente la mia ansia ossessiva?
Ho chiamato la struttura pubblica dove ero seguito da una psichiatra (per quanto riguarda la parte farmacologica) ma ho scoperto essere andata in pensione.
A questo punto mi sono rivolto al mio medico di base che mi ha prescritto 7 gocce di Xanax solo la sera prima di andare a letto ma non fa effetto.
Cosa posso fare?
Sapreste darmi dei consigli su come potermi muovere?
Grazie a chi potrà aiutarmi.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
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https://www.instagram.com/psychiatrist72/
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Descrive dei sintomi aspecifici.
La visita specialistica è il prossimo passo.
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Si arriva su questo sito con la volontà di un confronto, ma sulla base di cosa ci si deve confrontare con lei?
Prima chiede come muoversi e poi chiede la diagnosi, dopodiché polemizza.
Evidentemente ha voglia di perdere tempo.
Se dovesse postare altre richieste se sono incongrue come questa riceverà risposte simili.
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Alla mia veneranda età con una esperienza ventennale ed un corso di studi decennale non posso tollerare che un giovanetto 38enne mi debba dire quale comportamento devo tenere perché si disturba perché non ottiene ciò che vuole, quando e come vuole. E per questo pensa di diventare vendicativo.
Ci si riempie la bocca di paroloni che poi si scrivono anche senza conoscerne il reale significato con il solo scopo di avere un comportamento lesivo verso gli altri.
Lei dovrebbe rileggere meglio le sue richieste dopodichè comprendere come cambia la domanda sulla base del suo bisogno.
Le ribadisco che continuerò a rispondere contro la sua richiesta, e le faccio notare che cercare di evitare che un professionista svolga il proprio ruolo, in modo educato o meno, è, alla base, un reato.
La polemica inutile la fa lei che si permette di giudicare me senza conoscermi e senza aver avuto nessuno contatto clinico con me.
Abbia più rispetto degli altri
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Io le auguro di crescere che è meglio, il mio pomeriggio è sicuramente ottimo, nel mio studio con i miei pazienti che apprezzano la mia attività e le cure che li portano a stare ottimamente.
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Si continua a comportare da ragazzino a cui si è rotto il giocattolo.
Le ribadisco che si comporta da maleducato e mi attribuisce cose che appartengono solo al suo pensiero.
Si comporta in questo modo perché pensa di essere anonimo all’interno del sito, sapendo perfettamente che può essere identificato senza alcun problema.
Approfitta di questa condizione perché il mio nome compare in chiaro e sono riconoscibile e raggiungibile in modo più immediato rispetto a lei.
Abbia il coraggio di scrivere il suo nome e cognome come compare il mio, invece di fare il bullo da tastiera.
Deve avere proprio una vita insoddisfacente.
Non accetto i suoi saluti sarcastici.
E glielo scrivo con gentilezza, calma e maturità.
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