Domande insonnia cronica, seroquel e CBT-i

Buongiorno cari dottori, vorrei porvi 3 quesiti sull'insonnia:
1.
Per un insonne cronico, che purtroppo non riesce a riposare senza l'utilizzo di psicofarmaci, sarebbe migliore per lui scegliere di esserne dipendente a vita con i relativi effetti indesiderati, oppure avere carenze di sonno non assumendoli?
So che può risultare una domanda strana, ma una terapia prolungata ha comunque effetti collaterali, come alcuni antipsicotici che hanno cardiotossicità, o le bzd che danno problemi di memoria, mentre non riposare predispone a diverse malattie cardiache e metaboliche, nonchè cali di prestazioni cognitive.


2.
Negli ultimi 4 mesi ho assunto seroquel 25mg per la mia insonnia, dopo 1 anno con trazodone 25mg - 50mg, associato al brintellix per il mio disturbo d'ansia che ha curato.
Con il seroquel mi addormento in 10 minuti, faccio le prime 4-5 ore di sonno profondo, poi nella seconda parte della notte ho circa 4 microrisvegli (mi giro e riaddormento), tuttavia durante il giorno sento stanchezza e non sono mai davvero riposato.
Stanotte ho provato a non prenderlo e non sono riuscito a dormire se non 3 ore di sonno leggero, spezzate in 3 sonnellini da 1 ora; avevo pensieri in testa e cardiopalmo.
Vorrei sapere se seroquel dà dipendenza, per comprendere se l'insonnia provata sia farmaco-correlata o se fosse la "mia originaria".


3.
Cosa ne pensate della CBT-i?


Grazie mille a chi prenderà del tempo per rispondermi.