E se non soffrissi di psicosi?
Salve, sono un ragazzo di quasi 27 anni e sono in cura psichiatrica e psicoterapica da circa 5 o 6 mesi.
Considerando i numerosi terapisti con cui mi sono confrontato negli anni precedenti e durante l'adolescenza, penso di aver finalmente trovato una persona davvero in grado di aiutarmi.
Tuttavia, ho dei dubbi sulla diagnosi fino ad ora utilizzata nel mio caso, ovvero quella di psicosi non altrimenti specificata.
Nell'estate del 2021, probabilmente a causa di stress elevato e prolungato, ho cominciato a sentirmi osservato da una presenza ogni volta che ero seduto da solo in camera mia.
La presenza, nei miei pensieri, era una testa umana volante, di sesso neutrale ma tendenzialmente maschile, che si trovava dietro di me, in alto oppure alla mia altezza quando la sentivo più vicina.
Non so quanti pomeriggi ho trascorso a girarmi ogni pochi secondi per controllare che non ci fosse nulla.
In qualche modo, la testa spariva ogni volta che mi giravo, oppure si spostava rimanendo sempre fuori dal mio campo visivo.
Tuttavia, non sono mai stato completamente convinto che ci fosse, e qui viene il mio dubbio.
Se non ne ero completamente convinto, perchè la dottoressa insiste sul fatto che fosse un sintomo psicotico?
Forse la dottoressa si basa sul mio comportamento nei confronti del pensiero, piuttosto che sul pensiero stesso, dato che fisicamente mi sono comportato come se la testa ci fosse davvero?
Aggiungo che soffro anche di sintomi ossessivi e compulsivi e che ho una personalità tendenzialmente paranoide.
Vi ringrazio per l'aiuto.
Considerando i numerosi terapisti con cui mi sono confrontato negli anni precedenti e durante l'adolescenza, penso di aver finalmente trovato una persona davvero in grado di aiutarmi.
Tuttavia, ho dei dubbi sulla diagnosi fino ad ora utilizzata nel mio caso, ovvero quella di psicosi non altrimenti specificata.
Nell'estate del 2021, probabilmente a causa di stress elevato e prolungato, ho cominciato a sentirmi osservato da una presenza ogni volta che ero seduto da solo in camera mia.
La presenza, nei miei pensieri, era una testa umana volante, di sesso neutrale ma tendenzialmente maschile, che si trovava dietro di me, in alto oppure alla mia altezza quando la sentivo più vicina.
Non so quanti pomeriggi ho trascorso a girarmi ogni pochi secondi per controllare che non ci fosse nulla.
In qualche modo, la testa spariva ogni volta che mi giravo, oppure si spostava rimanendo sempre fuori dal mio campo visivo.
Tuttavia, non sono mai stato completamente convinto che ci fosse, e qui viene il mio dubbio.
Se non ne ero completamente convinto, perchè la dottoressa insiste sul fatto che fosse un sintomo psicotico?
Forse la dottoressa si basa sul mio comportamento nei confronti del pensiero, piuttosto che sul pensiero stesso, dato che fisicamente mi sono comportato come se la testa ci fosse davvero?
Aggiungo che soffro anche di sintomi ossessivi e compulsivi e che ho una personalità tendenzialmente paranoide.
Vi ringrazio per l'aiuto.
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"In qualche modo, la testa spariva ogni volta che mi giravo,". Da questa frase sembrerebbe che Lei fosse convinto che c'era, per cui se non la vedeva significava che si era nascosta.
Inoltre, "una presenza" è termine riferito a qualche entità esterna, anche se dice che era nei suoi pensieri, quindi interno. Bisognerebbe vedere allora cosa diceva, perché ora è dopo che si è curato.
Con che cura è stato meglio ?
Inoltre, "una presenza" è termine riferito a qualche entità esterna, anche se dice che era nei suoi pensieri, quindi interno. Bisognerebbe vedere allora cosa diceva, perché ora è dopo che si è curato.
Con che cura è stato meglio ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3k visite dal 12/03/2023.
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