Aumento dose o affiancamento di altri farmaci?
Salve dottori.
Mi trovo in una condizione molto particolare che mi sta arrovellando da un po' di giorni.
Sono un ragazzo di 22 anni che settembre 2020 ha iniziato una terapia farmacologica con entact 20mg per via dell'ansia e della depressione.
Prima dell'inizio della terapia ero in una situazione definita piuttosto "critica" dal mio psichiatra.
Erano ormai 4 anni che convivevo con ansia, agorafobia e fobie che si generavano in maniera ciclica.
Ovviamente prima di rivolgermi ad uno psichiatra ho sostenuto due psicoterapie, una sistemico-relazionale e l'altra cognitivo-comportamentale che hanno portato pochissimi risultati.
Come già detto a settembre 2020 la situazione era completamente precipitata non riuscivo a fare più di 300m fuori casa, pesavo meno di 50kg perché avevo forte difficoltà a mangiare e avevo spesso attacchi di panico e episodi di depersonalizzazione.
Attualmente dopo essere arrivati ad 1 anno e più di terapia a 20mg mi sento molto meglio rispetto alla condizione di partenza.
Riesco a lavorare, ho ripreso piano piano la vita sociale, ho ripreso a mangiare e a fare attività fisica (peso 82kg con la maggior parte di massa muscolare).
Unico problema è che sotto stress iniziano ad emergere alcuni sintomi somatici d'ansia come il mal di stomaco, inizio a sentirmi agitato e inizio a soffrire di una leggera ansia anticipatoria.
Facendo un esempio più pratico quando sono in treno per allontanarmi a 40km da casa mi capita spesso di sentirmi piuttosto agitato come una leggera ansia di fondo.
Oppure quando provo a dormire fuori casa avverto una forte difficoltà nel rilassarmi.
Attualmente pensare di allontanarmi magari di 100, 200km da casa ancora mi crea ansia il pensiero.
Nei contesti sociali molto affollati di persone inizio a sentirmi molto stressato.
Attualmente questa situazione mi cruccia parecchio, non mi sento guarito e mi sento in una sorta di via di mezzo.
Mi sento come se stessi bene ma non completamente.
Come sarebbe meglio procedere secondo voi?
Mi trovo in una condizione molto particolare che mi sta arrovellando da un po' di giorni.
Sono un ragazzo di 22 anni che settembre 2020 ha iniziato una terapia farmacologica con entact 20mg per via dell'ansia e della depressione.
Prima dell'inizio della terapia ero in una situazione definita piuttosto "critica" dal mio psichiatra.
Erano ormai 4 anni che convivevo con ansia, agorafobia e fobie che si generavano in maniera ciclica.
Ovviamente prima di rivolgermi ad uno psichiatra ho sostenuto due psicoterapie, una sistemico-relazionale e l'altra cognitivo-comportamentale che hanno portato pochissimi risultati.
Come già detto a settembre 2020 la situazione era completamente precipitata non riuscivo a fare più di 300m fuori casa, pesavo meno di 50kg perché avevo forte difficoltà a mangiare e avevo spesso attacchi di panico e episodi di depersonalizzazione.
Attualmente dopo essere arrivati ad 1 anno e più di terapia a 20mg mi sento molto meglio rispetto alla condizione di partenza.
Riesco a lavorare, ho ripreso piano piano la vita sociale, ho ripreso a mangiare e a fare attività fisica (peso 82kg con la maggior parte di massa muscolare).
Unico problema è che sotto stress iniziano ad emergere alcuni sintomi somatici d'ansia come il mal di stomaco, inizio a sentirmi agitato e inizio a soffrire di una leggera ansia anticipatoria.
Facendo un esempio più pratico quando sono in treno per allontanarmi a 40km da casa mi capita spesso di sentirmi piuttosto agitato come una leggera ansia di fondo.
Oppure quando provo a dormire fuori casa avverto una forte difficoltà nel rilassarmi.
Attualmente pensare di allontanarmi magari di 100, 200km da casa ancora mi crea ansia il pensiero.
Nei contesti sociali molto affollati di persone inizio a sentirmi molto stressato.
Attualmente questa situazione mi cruccia parecchio, non mi sento guarito e mi sento in una sorta di via di mezzo.
Mi sento come se stessi bene ma non completamente.
Come sarebbe meglio procedere secondo voi?
[#1]
Dal controllo con il suo specialista potranno scaturire diverse opzioni di variazione della terapia che possano agire su questi sintomi residui.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Utente
Dr. Ruggiero la ringrazio per la risposta.
Lei credo che nell'eventualità si possa optare per un aumento del farmaco nonostante sia off label? Credo che ad oggi il farmaco si sia comunque dimostrato efficace eliminando sintomi molto invalidanti.
La ringrazio anticipatamente della risposta
Lei credo che nell'eventualità si possa optare per un aumento del farmaco nonostante sia off label? Credo che ad oggi il farmaco si sia comunque dimostrato efficace eliminando sintomi molto invalidanti.
La ringrazio anticipatamente della risposta
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 585 visite dal 11/03/2023.
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