Declino cognitivo Serenase

Scusate, ho già chiesto in precedenza su questo problema che mi assilla.
Ho 45 anni. Da quest'estate ho registrato un calo cognitivo, che credevo riguardare solo la memoria e invece mi accorgo riguardi anche le capacità logiche, e tutte le aree della cognizione.

La mia tp attuale è Bupropione 150 mg, Fluoxetina 30 mg, Tavor 1 mg (la sera).
In più prendo anche Atorvastatina 10 mg per colesterolo ldl a 200.

Il problema è che l'ultima volta non avevo menzionato il fatto che dall'inizio del mese di agosto fino a circa il 20 dicembre ho preso Serenase 2mg/ml in dosaggi variabili fino a un massimo di 15 gocce.
Mi era stato prescritto da un nuovo psichiatra, consigliatomi dsa un amico che è stato curato con successo, ma con me è stato un disastro.
Adesso sono tornato al vecchio psichiatra.
Il Serenase l'abbiamo tolto gradualmente fra novembre e dicembre.

La diagnosi psichiatrica è disturbo della personalità.
Si manifesta con doc con sintomi psicotici (secondo lo psichiatra storico non sono propriamente psicotici).
Le ossessioni al confine col delirio riguardavano la presenza dell'amianto in casa.
Adesso sono in grosso rientrate.

Ho fatto EEG negativo e RMN cranio in cui sono emersi focolai gliotici aspecifici, secondo il neurologo non legati ai deficit cognitivi.

Adesso dovrei fare i test neurocognitivi, prenotati per il 20 marzo presso una struttura privata.
Ma io anche in caso di normalità non sarei tranquillo, perché prima ero un genio.
Ho studiato filosofia e adesso non riesco ad afferrare concettualmente il paradosso del mentitore (su wikipedia è espresso nella formula "Questa frase è falsa" di cui non si può dire né che sia vera né che sia falsa senza cadere in contraddizione, ma io l'ho imparato a memoria, non l'ho "interiorizzato").
Per quanto riguarda la memoria mi scordo cose banali sul lavoro (es.
nome collega), che poi mi risultano estranee per alcuni minuti quando mi vengono ricordate, per poi infine tornarmi familiari.


Quello che vi chiedo: può essere colpa del Serenase?
L'effetto è irreversibile?


Ringrazio in anticipo, buon we
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.5k 1k
Non può essere imputato all’alloperidolo ma più probabilmente all’andamento della sua malattia.

L’utilizzo di Serenase nel suo caso avrebbe comunque indicazione.


Dr. F. S. Ruggiero


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[#2]
Attivo dal 2007 al 2023
Ex utente
Grazie della risposta. Io leggendo su internet (anche se non dovrei) mi riconosco parecchio nel disturbo dipendente di personalità. Ma il mio psichiatra dice che c'è un po' di tutto. Comunque il Serenase mi dava appiattimento emotivo e cognitivo. Anche adesso mi sento appiattito anche emotivamente: non riesco più a piangere e mi sembra di non provare più empatia per nessuno. Prima ero radicalmente diverso, in quanto avevo una visione tragica dell'esistenza, molto più intensa. Questa cosa dell'amianto, venuta fuori peraltro in periodo di covid, mi ha sconvolto.
[#3]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.5k 1k
Le ribadisco che vi è indicazione all’uso di un neurolettico

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[#4]
Attivo dal 2007 al 2023
Ex utente
Grazie,
io prima del Serenase avevo preso Seroquel, olanzapina e risperidone. Del passaggio da seroquel a olanzapina non ricordo il motivo, mentre il risperidone mi è stato prescritto quando sono peggiorati i deliri/ossessioni sull'amianto. Per due-tre anni l'olanzapina a 2,5 e per un periodo a 5 ha funzionato molto bene. Col risperidone invece non mi sono mai trovato. Invece il passaggio a aloperidolo, che però mi ha dato appiattimento cognitivo e emotivo (e all'inizio anche ipersonnia), è stato fatto dal secondo psichiatra. Poi l'aloperidolo mi è stato tolto gradualmente in novembre e dicembre. Da quest'estate ho anche diminuito il tavor: da 4 (dipendenza) a 1. Per qualche giorno avevo provato anche Abilify ma mi dava forte tachicardia.
Adesso sto un pochino meglio rispetto a quest'autunno, ma proprio per questo mi rendo più conto di quanti errori ho commesso e di come non sto funzionando a livello sociale. Ho acquistato una casa che non mi piace per niente, sia come abitazione che soprattutto come contesto, e adesso mi trovo anche in difficoltà economica. Inoltre il lavoro che svolgo, oltre a intelligenza, memoria e concentrazione, richiede competenze relazionali che al momento non ho (va detto che sono diventato un severo giudice di me stesso, mentre prima non lo ero). Registro un appiattimento emotivo. A volte ho anche sensi di colpa che psichiatra e psicoterapeuta (che vedo raramente per problemi suoi di salute) considerano ingiustificati. Ho la tendenza a chiedere molti consigli e a fuggire dalle responsabilità. Presente anche clinofilia, da sempre.

Quale potrebbe essere - alla luce di tutto questo - un antipsicotico adatto, e a che dosaggio?
[#5]
Attivo dal 2007 al 2023
Ex utente
Volevo porvi altre due domande: 1. ma la diagnosi vi torna o è incongrua?
(disturbo della personalità // Doc con sintomi psicotici // depressione)
2. è una psicosi franca?
[#6]
Attivo dal 2007 al 2023
Ex utente
Io ho paura della schizofrenia. è giustificata nel mio caso tale paura?