Psichiatria
Salve, fino a novembre stavo bene.
A quasi fine novembre mia madre di 78 anni a cui sono molto legata, cade in casa e si rompe il femore, e ginocchio, della gamba dove lei soffre di trombosi e zoppica per via della polio avuta da piccola.
Fatto sta che viene prima ricoverata in paese e dopo andata in città perché visto la sua situazione, l’operazione può essere difficile.
Io ogni giorno faccio lavoro/ospedale insieme a mio padre per starle vicino, il
Giorno dell’operazione vado in ospedale e aspetto per sei ore che venga riportata in camera, ovviamente avevo ansia normale vista la situazione e paura che morisse.
Fortunatamente tutto va bene.
Sta in ospedale qualche giorno in più perché ha un problemino ai reni, poi viene mandata a casa.
Finalmente (si fa per dire) respiriamo un attimo, nonostante la paura ancora addosso, ma poche settimane dopo, inizia a non voler più mangiare, vuole solo dormire, inizia a vedere cose che non ci sono (capelli sulle pareti, persone) e ci spaventiamo (io molto) la faccio ricoverare in ospedale e le viene diagnosticata una insufficienza renale grave cronica, da lì ri inizio a fare lavoro/ospedale, ma vedo che pian piano che devo andare in ospedale da lei mi viene l’agitazione.
Non vedevo l’ora che tornasse a casa.
Prima di capodanno inizio ad avere i primi sintomi di ansia, ero in sala d’aspetto e sentivo male al cuore, è una agitazione strana.
Torno a casa mi riposo, esco con il mio compagno (ho un compagno e una figlia di 16 anni) e quando torno a casa, mi viene un attacco di ansia fortissimo, con paura di impazzire e far del male al mio compagno (già in passato ho avuto problemi di pensieri ossessivi è doc aggressivo, passati nei anni).
Da lì e la fine, inizio ad aver paura di far del male a lui e a mia figlia, inizio ad e avere il Pensiero fisso di lasciare il mio compagno con annessi stati d’ansia.
Decido prima di contattare una psicologa, ma non mi trovo bene, poi su una pagina Facebook, conosco una psicoterapeuta esperta in doc, specialmente in quello di relazione che è quello che mi da più fastidio (quello aggressivo e raro ormai) ho sempre il pensiero fisso sul mio compagno, non penso ad altro, mi sento distaccata dal mondo penso sempre a lui e alle sensazioni che provo con lui, se siamo insieme analizzo ogni stato d’animo che provo, la psicoterapeuta mi ha diagnosticato il doc da relazione e pure un altro esperto, ma nonostante tutto io non credo alla diagnosi.
A volte mi sento anche distaccata dalla mia vita.
Io ho sempre avuto paura di perdere le persone a me care, mamma, compagno e figlia.
A parte quando 9 anni fa ho avuto il doc da relazione, non è mai più tornato, adesso invece è molto forte e mi fa credere che tuttto quello che penso sul mio compagno e vero.
Nonostante fino a due mesi fa non mi passsava neanche per la testa di lasciarlo.
Sentivo il bene che gli volevo, adesso invece non sento nulla solo l’impulso di lasciarlo, ma senza motivazione, solo perché non sento nulla a livello emozionale.
A quasi fine novembre mia madre di 78 anni a cui sono molto legata, cade in casa e si rompe il femore, e ginocchio, della gamba dove lei soffre di trombosi e zoppica per via della polio avuta da piccola.
Fatto sta che viene prima ricoverata in paese e dopo andata in città perché visto la sua situazione, l’operazione può essere difficile.
Io ogni giorno faccio lavoro/ospedale insieme a mio padre per starle vicino, il
Giorno dell’operazione vado in ospedale e aspetto per sei ore che venga riportata in camera, ovviamente avevo ansia normale vista la situazione e paura che morisse.
Fortunatamente tutto va bene.
Sta in ospedale qualche giorno in più perché ha un problemino ai reni, poi viene mandata a casa.
Finalmente (si fa per dire) respiriamo un attimo, nonostante la paura ancora addosso, ma poche settimane dopo, inizia a non voler più mangiare, vuole solo dormire, inizia a vedere cose che non ci sono (capelli sulle pareti, persone) e ci spaventiamo (io molto) la faccio ricoverare in ospedale e le viene diagnosticata una insufficienza renale grave cronica, da lì ri inizio a fare lavoro/ospedale, ma vedo che pian piano che devo andare in ospedale da lei mi viene l’agitazione.
Non vedevo l’ora che tornasse a casa.
Prima di capodanno inizio ad avere i primi sintomi di ansia, ero in sala d’aspetto e sentivo male al cuore, è una agitazione strana.
Torno a casa mi riposo, esco con il mio compagno (ho un compagno e una figlia di 16 anni) e quando torno a casa, mi viene un attacco di ansia fortissimo, con paura di impazzire e far del male al mio compagno (già in passato ho avuto problemi di pensieri ossessivi è doc aggressivo, passati nei anni).
Da lì e la fine, inizio ad aver paura di far del male a lui e a mia figlia, inizio ad e avere il Pensiero fisso di lasciare il mio compagno con annessi stati d’ansia.
Decido prima di contattare una psicologa, ma non mi trovo bene, poi su una pagina Facebook, conosco una psicoterapeuta esperta in doc, specialmente in quello di relazione che è quello che mi da più fastidio (quello aggressivo e raro ormai) ho sempre il pensiero fisso sul mio compagno, non penso ad altro, mi sento distaccata dal mondo penso sempre a lui e alle sensazioni che provo con lui, se siamo insieme analizzo ogni stato d’animo che provo, la psicoterapeuta mi ha diagnosticato il doc da relazione e pure un altro esperto, ma nonostante tutto io non credo alla diagnosi.
A volte mi sento anche distaccata dalla mia vita.
Io ho sempre avuto paura di perdere le persone a me care, mamma, compagno e figlia.
A parte quando 9 anni fa ho avuto il doc da relazione, non è mai più tornato, adesso invece è molto forte e mi fa credere che tuttto quello che penso sul mio compagno e vero.
Nonostante fino a due mesi fa non mi passsava neanche per la testa di lasciarlo.
Sentivo il bene che gli volevo, adesso invece non sento nulla solo l’impulso di lasciarlo, ma senza motivazione, solo perché non sento nulla a livello emozionale.
[#1]
Quali sarebbero i pensieri sul compagno ? Non ne menziona. Dice di pensieri di poter far del male etc, sulle emozioni etc, e di adesso di lasciarlo.
Comunque: il doc non è "da relazione", è doc. Riguarda la relazione, se mai. Questo non svela niente, lo sa anche da sola.
Ma il doc è in cura o no ? Afferma che è passato, ma francamente non si capisce perché dica così.
Comunque: il doc non è "da relazione", è doc. Riguarda la relazione, se mai. Questo non svela niente, lo sa anche da sola.
Ma il doc è in cura o no ? Afferma che è passato, ma francamente non si capisce perché dica così.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Salve ho avuto il doc da relazione in passato nel 2014(sempre diagnosticato)da uno specialista.Passato da solo però senza psicoterapia o altro.Per nove anni sono stata bene,poi dopo il trauma di quello che è successo a mia mamma è tornato fuori.Dopo l’attacco d’ansia ho avuto paura che mi tonrnassero i pensieri avuti gli anni(paura di far del male e doc da relazione) e sono appunto tornati.I pensieri sul mio compagno sono di rifiuto,penso che non lo voglio più,che non sento nulla,che mi annoia,paura a pensare a un futuro con lui,ansia quando sto con lui,e impulsò di lasciarlo.Tutte cose che due mesi fa non pensavo proprio anzi.Sono tuti pensiero scaturiti dopo l’attacco di ansia in casa.Il giorno prima dell’attacco avevo pensato che avrei preferito morire io prima di tutti i miei cari,quindi bene ne volevo,ma dopo l’attacco di ansia ho avuto solo pensieri negativi per lui.Attualmente sono in cura da una psicoterapeuta esperta in doc,e in fattispecie quelli da relazione
[#3]
Quindi sta curando il doc con una psicoterapia. Di che tipo è questa psicoterapia ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#5]
Ok. Per cui qual era la questione a proposito della sua situazione. Ha un problema, fa una terapia indicata, appena iniziata,
Dr.Matteo Pacini
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