Paura e ansia appena sveglio

Salve,

sono un uomo di 52 anni, ho vissuto un primo attacco di ansia a 42 anni dopo aver assistito alla morte di un parente al pronto soccorso, ansia che ho curato e superato nell'arco di un anno circa.

Ora il problema si sta ripresentando ma in maniera più marcata, sto per perdere il lavoro da libero professionista e al mattimo faccio molta fatica ad alzarmi dal letto perché ho il terrore di affrontare la giornata, anzi la vita.

Spessissimo alle 3 del mattino mi alzo e mi rannicchio sul divano con la coperta e mi ripeto a voce bassa parole quasi senza senso tipo "ho paura mamma", "aiutami papà", "aiutami Dio", "perché mi hai fatto questo" ecc...

Lo faccio nel soggiorno perché ho vergogna che mi sentano mia moglie o peggio i figli.

Se poi mi lavo e vesto e riesco a uscire di casa questa ansia e paura dimuniscono fino quasi a scomparire e tutto quello che mi è successo mi sembra un sogno.

Uno psichiatra mi ha prescritto la sera prima di dormire Zoloft 0, 75 (una pasticca e mezza) ed all' occorrenza tavor oro solubile che cerco di evitare perché mi fa venire molta sonnolenza, anche se devo dire la sera sono sereno e mi addormento bene.

Sono disperato e il lavoro anche a causa di questa situazione va ancora peggio.

Sento di aver bisogno di parlare con un professionista che prenda veramente a cuore la mia situazione, qualcuno l'ho provato ma ho la sensazione di distacco (mi sbaglierò anche) e la cosa mi turba perché sento di non essere capito e peggio di essere abbandonato a me stesso, sono una brava persona e provo tanta vergogna di quello che mi sta succedendo non riuscendo a portare avanti neanche il mio lavoro.

Aiutatemi sono disperato, ho dei bei bambini, una moglie che mi vuol bene e mi accudisce in questo periodo che mi sento male e non capisco perché mi sta succedendo tutto questo.

Grazie.