Ritardo mentale con innesti psicopatologici
Salve, mio fratello assume attualmente: faxine 75 mg (1 al dì), lexotan plus 6mg (2 al dì), leponex 50mg (3 al dì), depakin 500 (4 al dì), esilgan (1 al dì),artane (3 al dì), rivotril gocce(60 gocce al dì).
A volte quando da in escandescenze il medico ci ha detto di aggiungere le gocce serenase. Ha sempre sofferto di "crisi" di nervi, trema (volontariamente), si getta per terra (volontariamente) scalcia e urla (volontariamente) e si procurava graffi al volto. Negli ultimi due anni la situazione è peggiorata.. sempre più spesso è stato portato al pronto soccorso perchè si gettava per terra (non si è mai fratturato il capo, sempre ben attento a non causarsi danni dolorosi), urla e sbraita anche in assenza di contrarietà, minaccia spesso di voler accoltellare persone che secondo lui lo hanno umiliato, dice di voler spaccare la faccia a tizio o a caio. In particolare ha problemi con mio padre, non tollera di vederselo davanti, mio padre è una persona innocua. Quel che ci preoccupa è l'escalation che osserviamo di giorno in giorno, prima sbraitava contro mia mamma (non c'è più), ora contro mio padre e presto toccherà a me. Ha cominciato a buttare per aria le nostre due televisioni, il microonde, i piatti, le tazze e credo che prossimamente possa cimentarsi con qualche altro oggetto e scagliarcelo contro. Io e mio padre abbiamo paura, già dormiamo con le porte chiuse a chiave, stiamo sempre sul chi va là per ogni cosa di cui ha bisogno, ma non basta mai, ho paura di dormire perchè se mi addormento temo che a svegliarmi possano essere le sue urla. Io ho 34 anni e mio padre 69. Viviamo in funzione di come si sveglia la mattina. Il suo medico (un professore di Roma) dice che la cura è questa.. io dico che questa è la nostra condanna a morte. Viviamo in Campania e non esistono luogli, posti, centri in cui si occupino adeguatamente dei pazienti psichiatrici, non che io sappia. Chiedo a chi avrà avuto la pazienza di leggere.. se esiste un farmaco che possa lenire la situazione, qualcosa di nuovo.. non so, magari il prof non è aggiornato. Se la cura pare adeguata, se c'è qualcosa che non torna. Insomma chiedo aiuto, aiuto a capire cosa fare, cosa.Non se ne può più. Mio fratello ha 28 anni, è in cura da quando ne aveva 14. Ha avuto due ricoveri ospedalieri, gli ha cambiato cura già 4 o 5 volte nell'arco di 14 anni, e con tanti sacrifici da parte di noi tutti si è riusciti ad andare avanti, ora però prima che si legga di noi nei titoli di cronaca nera di un giornale, le cose devono cambiare, la malattia di mio fratello ha contribuito ad uccidere mia madre, io e mio padre saremo i prossimi? Nel 2006 ha subito un quasi t.s.o perchè aveva aggredito me e mio padre. Cosa devo fare?
A volte quando da in escandescenze il medico ci ha detto di aggiungere le gocce serenase. Ha sempre sofferto di "crisi" di nervi, trema (volontariamente), si getta per terra (volontariamente) scalcia e urla (volontariamente) e si procurava graffi al volto. Negli ultimi due anni la situazione è peggiorata.. sempre più spesso è stato portato al pronto soccorso perchè si gettava per terra (non si è mai fratturato il capo, sempre ben attento a non causarsi danni dolorosi), urla e sbraita anche in assenza di contrarietà, minaccia spesso di voler accoltellare persone che secondo lui lo hanno umiliato, dice di voler spaccare la faccia a tizio o a caio. In particolare ha problemi con mio padre, non tollera di vederselo davanti, mio padre è una persona innocua. Quel che ci preoccupa è l'escalation che osserviamo di giorno in giorno, prima sbraitava contro mia mamma (non c'è più), ora contro mio padre e presto toccherà a me. Ha cominciato a buttare per aria le nostre due televisioni, il microonde, i piatti, le tazze e credo che prossimamente possa cimentarsi con qualche altro oggetto e scagliarcelo contro. Io e mio padre abbiamo paura, già dormiamo con le porte chiuse a chiave, stiamo sempre sul chi va là per ogni cosa di cui ha bisogno, ma non basta mai, ho paura di dormire perchè se mi addormento temo che a svegliarmi possano essere le sue urla. Io ho 34 anni e mio padre 69. Viviamo in funzione di come si sveglia la mattina. Il suo medico (un professore di Roma) dice che la cura è questa.. io dico che questa è la nostra condanna a morte. Viviamo in Campania e non esistono luogli, posti, centri in cui si occupino adeguatamente dei pazienti psichiatrici, non che io sappia. Chiedo a chi avrà avuto la pazienza di leggere.. se esiste un farmaco che possa lenire la situazione, qualcosa di nuovo.. non so, magari il prof non è aggiornato. Se la cura pare adeguata, se c'è qualcosa che non torna. Insomma chiedo aiuto, aiuto a capire cosa fare, cosa.Non se ne può più. Mio fratello ha 28 anni, è in cura da quando ne aveva 14. Ha avuto due ricoveri ospedalieri, gli ha cambiato cura già 4 o 5 volte nell'arco di 14 anni, e con tanti sacrifici da parte di noi tutti si è riusciti ad andare avanti, ora però prima che si legga di noi nei titoli di cronaca nera di un giornale, le cose devono cambiare, la malattia di mio fratello ha contribuito ad uccidere mia madre, io e mio padre saremo i prossimi? Nel 2006 ha subito un quasi t.s.o perchè aveva aggredito me e mio padre. Cosa devo fare?
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Gentile utente,
se nonostante la terapia la situazione che lei descrive è così grave, allora vuol dire che la terapia va quantomeno rivista; soprattutto in funzione di una corretta diagnosi che lei non ha riportato. Gli elementi da lei descritti farebbero pensare ad una psicosi grave ma il tutto è da valutare da parte di uno specialista di persona. Il fatto che il vostro specialista sia a Roma credo che ostacoli abbastanza i controlli periodici a cui suo fratello deve sottoporsi per la verifica dell'efficacia della terapia. I centri di salute mentale si fanno carico di situazioni come queste.
Cordiali saluti
se nonostante la terapia la situazione che lei descrive è così grave, allora vuol dire che la terapia va quantomeno rivista; soprattutto in funzione di una corretta diagnosi che lei non ha riportato. Gli elementi da lei descritti farebbero pensare ad una psicosi grave ma il tutto è da valutare da parte di uno specialista di persona. Il fatto che il vostro specialista sia a Roma credo che ostacoli abbastanza i controlli periodici a cui suo fratello deve sottoporsi per la verifica dell'efficacia della terapia. I centri di salute mentale si fanno carico di situazioni come queste.
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
[#2]
Ex utente
La diagnosi è quella che ho inserito nel titolo: Ritardo mentale con innesti psicopatologici, ho dimenticato di specificarlo nel post di ieri. Abbiamo parlato con lo specialista di Roma e anche lui ci ha consigliato di rivolgerci al centro di salute mentale, fin'ora mio fratello non aveva mai voluto accettare l'ipotesi di cambiare medico. La ringrazio per avermi dato una risposta.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.3k visite dal 27/07/2009.
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