Dipendenza da cocaina. percorso di guarigione
Buongiorno, vorrei cortesemente un consulto su come aiutare un mio caro a curarsi dalla dipendenza da cocaina.
Credo che ne faccia uso ormai da 6 anni, ma gli ultimi anni ha avuto un peggioramento, passa giorni e giorni in cui non dorme, sparisce da casa e non sappiamo come rintracciarlo a giorni in cui dorme per svariate giornate consecutivamente.
Abbiamo provato a rivolgerci ad una comunità, ma i tempi di attesa per accedere sono lunghi, a meno che non si paghi una quota di 4 mila euro mensili, in quel caso lo accetterebbero subito, disponibilità che purttoppo non abbiamo.
Siamo andati da un psichiatra, non so riportare il contenuto preciso della conversazione in quanto non ero presente, ma da quello che mi hanno riportato i familiari, lo psichiatria ha ribadito che non c'è molto da fare e di aspettare che lo chiamino in comunità.
Dopo questo incontro lui ha avuto un'altra esplosione di rabbia, in cui ha ribadito la convinzione che non riuscirà mai a smettere.
Io sono preoccupata per l'incolumità sua ma anche dei miei familiare, visto che queste esplosioni di rabbia sono molto frequenti e non escludo che possano trasformarsi in violenza fisica.
Chiedo a voi, che strade possiamo ricorrere, e a chi possiamo rivolgerci, a costo di andare contro la sua volontà.
Vi ringrazio per l'attenzione.
Credo che ne faccia uso ormai da 6 anni, ma gli ultimi anni ha avuto un peggioramento, passa giorni e giorni in cui non dorme, sparisce da casa e non sappiamo come rintracciarlo a giorni in cui dorme per svariate giornate consecutivamente.
Abbiamo provato a rivolgerci ad una comunità, ma i tempi di attesa per accedere sono lunghi, a meno che non si paghi una quota di 4 mila euro mensili, in quel caso lo accetterebbero subito, disponibilità che purttoppo non abbiamo.
Siamo andati da un psichiatra, non so riportare il contenuto preciso della conversazione in quanto non ero presente, ma da quello che mi hanno riportato i familiari, lo psichiatria ha ribadito che non c'è molto da fare e di aspettare che lo chiamino in comunità.
Dopo questo incontro lui ha avuto un'altra esplosione di rabbia, in cui ha ribadito la convinzione che non riuscirà mai a smettere.
Io sono preoccupata per l'incolumità sua ma anche dei miei familiare, visto che queste esplosioni di rabbia sono molto frequenti e non escludo che possano trasformarsi in violenza fisica.
Chiedo a voi, che strade possiamo ricorrere, e a chi possiamo rivolgerci, a costo di andare contro la sua volontà.
Vi ringrazio per l'attenzione.
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Credo che siate incappati in un qualcosa che ha a che fare con il mondo settario.
Non ho capito di preciso perché si veda la "comunità" come fosse una parola magica. La terapia della dipendenza da cocaina può essere tentata con vari approcci, fermo restando che a differenza di altre dipendenze non c'è uno standard così universale, e ci sono pochi studi a sostegno di poche opzioni. Però ci sono.
Una cura farmacologica si può tentare certamente. I familiari però devono essere pronti a sapere che la persona è instabile e lo sarà durante la cura nei primi tempi anche se dopo migliora, e che non devono porsi in maniera morale ma pratica sulla gestione della cura. Inoltre va saputo che la persona dipendente tende a chiedere aiuto per la dipendenza, ma anche "falsi" aiuti per procurarsi la cocaina, per cui questo non è magicamente azzerato dal giorno 1 della cura.
Il ricovero interrompe l'esposizione, ma questo non ha a che vedere con il trattamento della dipendenza, solo con l'intossicazione del momento. La comunità svolge spesso la funzione di un luogo per isolare la persona a lungo termine, che non è un ricovero ospedaliero, ma rimane il fatto che gli accessi non sono immediati, e che nessuno obbliga la persona a rimanere, oltre al fatto che non necessariamente dentro si fa qualche cosa di terapeutico.
Anzi, esistono anche luoghi che, pur visibilissimi in rete , e pur offrendo un pronto intervento (che di per sé sarebbe anche cosa buona), poi mettono in campo messaggi e interventi non medici, se non completamente opposti alle nozioni mediche. In ciò purtroppo non c'è una netta distinzione rispetto a strutture regolarissime e gratuite, che purtroppo possono rappresentare dei tentativi di far qualcosa ma senza premesse chiare o sensate.
Non ho capito di preciso perché si veda la "comunità" come fosse una parola magica. La terapia della dipendenza da cocaina può essere tentata con vari approcci, fermo restando che a differenza di altre dipendenze non c'è uno standard così universale, e ci sono pochi studi a sostegno di poche opzioni. Però ci sono.
Una cura farmacologica si può tentare certamente. I familiari però devono essere pronti a sapere che la persona è instabile e lo sarà durante la cura nei primi tempi anche se dopo migliora, e che non devono porsi in maniera morale ma pratica sulla gestione della cura. Inoltre va saputo che la persona dipendente tende a chiedere aiuto per la dipendenza, ma anche "falsi" aiuti per procurarsi la cocaina, per cui questo non è magicamente azzerato dal giorno 1 della cura.
Il ricovero interrompe l'esposizione, ma questo non ha a che vedere con il trattamento della dipendenza, solo con l'intossicazione del momento. La comunità svolge spesso la funzione di un luogo per isolare la persona a lungo termine, che non è un ricovero ospedaliero, ma rimane il fatto che gli accessi non sono immediati, e che nessuno obbliga la persona a rimanere, oltre al fatto che non necessariamente dentro si fa qualche cosa di terapeutico.
Anzi, esistono anche luoghi che, pur visibilissimi in rete , e pur offrendo un pronto intervento (che di per sé sarebbe anche cosa buona), poi mettono in campo messaggi e interventi non medici, se non completamente opposti alle nozioni mediche. In ciò purtroppo non c'è una netta distinzione rispetto a strutture regolarissime e gratuite, che purtroppo possono rappresentare dei tentativi di far qualcosa ma senza premesse chiare o sensate.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#3]
Non esistendo un'opzione standard, c'è molta variabilità. Quindi il punto non è tanto un Servizio in sé, bisogna vedere poi che programmi ci sono per la cocaina, e se utilizzano le tecniche disponibili.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.9k visite dal 24/02/2023.
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