Credo di soffrire di disturbo borderline di personalità
Salve, sono una ragazza di 19 anni ed é ormai da quasi un anno che mi è sorto un dubbio, credo di avere il disturbo borderline ed è per questo che sto per cominciare un percorso di terapia, tuttavia mi piacerebbe avere l’opinione da più specialisti.
In passato ho subito dei traumi a causa di alcuni problemi in famiglia, ora questi problemi sono stati risolti ma sento che influenzano la mia vita tutt’ora.
Faccio fatica ad avere amicizie durature e profonde, generalmente do molto alle persone anche se le ho conosciute da poco, e appena mi rendo conto che queste persone non soddisfano le mie aspettative, non mi danno quanto do io o semplicemente commettono un piccolo errore le allontano.
L’unica relazione stabile che ho é quella con il mio fidanzato anche se a volte è molto turbolenta a causa mia e dal mio terrore di essere abbandonata.
Mi rendo conto che non è facile stare con me, lui mi dedica molto tempo e mi ritengo molto fortunata ad avere una persona come lui al mio fianco, ma quando per esempio decide di passare una serata con gli amici invece di passarla con me mi sento quasi tradita, come se non mi volesse più e tendo ad avere reazioni esagerate.
A mente lucida quando ci ripenso mi sento molto in colpa, mi sento quasi una manipolatrice seriale ma in quei momenti faccio fatica a controllare le mie emozioni e finisco per piangere per ore o esplodere dalla rabbia, o molto spesso entrambi.
Quando succedono questi episodi non riesco più a fare niente e faccio quasi fatica ad alzarmi dal letto e tutto questo solamente perché il mio fidanzato una volta ogni tanto vuole passare una serata tra amici, mi rendo conto che non è una cosa normale e quando questa rabbia mi passa mi sento estremamente in colpa e da lì ricominciano le paranoie per paura di perderlo.
Soffro molto la solitudine e mi sento spesso vuota ed è per questo che cerco sempre di occupare il più possibile le mie giornate con diverse attività.
Inoltre non ho un’idea molto chiara di me stessa, ogni mese ho degli obiettivi diversi, non ho un’idea chiara del mio futuro, non sono mai in grado di descrivere a pieno le mie emozioni.
In passato ho avuto problemi con il cibo e di autolesionismo, al momento non più ma nei momenti in cui mi sento sola o abbandonata la voglia di farmi del male è ancora molta.
So per certo che questo messaggio non basta per ricevere una diagnosi ed è per questo che sto per cominciare la terapia, tuttavia mi chiedo: è possibile che io soffra di questo disturbo o questo mio dubbio è infondato?
Premetto che ho iniziato ad avere questi problemi più o meno da un anno, un anno e mezzo, prima non avevo questi problemi all’interno della mia relazione e avevo molte amicizie quindi in ogni caso sono abbastanza convinta che tutto ciò sia una risposta ai traumi che ho subito in passato.
In passato ho subito dei traumi a causa di alcuni problemi in famiglia, ora questi problemi sono stati risolti ma sento che influenzano la mia vita tutt’ora.
Faccio fatica ad avere amicizie durature e profonde, generalmente do molto alle persone anche se le ho conosciute da poco, e appena mi rendo conto che queste persone non soddisfano le mie aspettative, non mi danno quanto do io o semplicemente commettono un piccolo errore le allontano.
L’unica relazione stabile che ho é quella con il mio fidanzato anche se a volte è molto turbolenta a causa mia e dal mio terrore di essere abbandonata.
Mi rendo conto che non è facile stare con me, lui mi dedica molto tempo e mi ritengo molto fortunata ad avere una persona come lui al mio fianco, ma quando per esempio decide di passare una serata con gli amici invece di passarla con me mi sento quasi tradita, come se non mi volesse più e tendo ad avere reazioni esagerate.
A mente lucida quando ci ripenso mi sento molto in colpa, mi sento quasi una manipolatrice seriale ma in quei momenti faccio fatica a controllare le mie emozioni e finisco per piangere per ore o esplodere dalla rabbia, o molto spesso entrambi.
Quando succedono questi episodi non riesco più a fare niente e faccio quasi fatica ad alzarmi dal letto e tutto questo solamente perché il mio fidanzato una volta ogni tanto vuole passare una serata tra amici, mi rendo conto che non è una cosa normale e quando questa rabbia mi passa mi sento estremamente in colpa e da lì ricominciano le paranoie per paura di perderlo.
Soffro molto la solitudine e mi sento spesso vuota ed è per questo che cerco sempre di occupare il più possibile le mie giornate con diverse attività.
Inoltre non ho un’idea molto chiara di me stessa, ogni mese ho degli obiettivi diversi, non ho un’idea chiara del mio futuro, non sono mai in grado di descrivere a pieno le mie emozioni.
In passato ho avuto problemi con il cibo e di autolesionismo, al momento non più ma nei momenti in cui mi sento sola o abbandonata la voglia di farmi del male è ancora molta.
So per certo che questo messaggio non basta per ricevere una diagnosi ed è per questo che sto per cominciare la terapia, tuttavia mi chiedo: è possibile che io soffra di questo disturbo o questo mio dubbio è infondato?
Premetto che ho iniziato ad avere questi problemi più o meno da un anno, un anno e mezzo, prima non avevo questi problemi all’interno della mia relazione e avevo molte amicizie quindi in ogni caso sono abbastanza convinta che tutto ciò sia una risposta ai traumi che ho subito in passato.
[#1]
"mi è sorto un dubbio"
E già da questo si può avere un'impressione almeno di una componente.
L'autodiagnosi non si fa poiché porta sempre ad un errore (quasi sempre) secondo determinate regole. Cioè non si sbaglia a caso, non si ipotizza a caso.
In passato ha avuto altre diagnosi ?
E già da questo si può avere un'impressione almeno di una componente.
L'autodiagnosi non si fa poiché porta sempre ad un errore (quasi sempre) secondo determinate regole. Cioè non si sbaglia a caso, non si ipotizza a caso.
In passato ha avuto altre diagnosi ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#3]
D'accordo, ma per iniziare una terapia si parte dalla diagnosi. Quando parlava di autolesionismo di preciso quale tipo di atti erano ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#5]
Si parte dalla diagnosi, e poi si intraprende una cura. Che intendeva per "Percorso" di cura ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#7]
Ma perché una psicologa ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#9]
Uno psichiatra, per esempio
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 2.3k visite dal 06/02/2023.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Disturbi di personalità
I disturbi di personalità si verificano in caso di alterazioni di pensiero e di comportamento nei tratti della persona: classificazione e caratteristiche dei vari disturbi.