Preoccupazione motivata o immotivata?

Premessa: Il dottor Cecchini rispose ai miei consulti e visionò il mio holter dicendomi si trattasse di ansia.

Rivolgo questo consulto ad altri medici.

Dottori, non so se questo consulto sia di pertinenza cardiologica o meno.

La mia vita nell’ultimo anno è cambiata.

Un anno fa ebbi una forte tachicardia: sentivo i battiti accelerati, mi spavento e ho la malsana idea di mettermi il saturimetro e vedere 152 battiti mi sconvolse.

Qualche minuto e tutto gradualmente svanisce.

Quei numeri ritornano in mente ogni giorno ed io vivo in una costante angoscia.

Da quel gg avrò ogni giorno un sintomo collegato al cuore: tachicardi, extrasistole, morse al cuore, vuoti nel petto, terrore puro.

Ogni notte mi svegliavo con il cuore all’impazzata.

In una mi è impossibile calmarmi e vado al PS, mi riscontrano tachicardia sinusale, 25 gocce di Diazepam, mi tranquillizzano dicendo che è ansia al 100 % e mi mandano a casa.

Mi sento sempre peggio.

Mi reco da un cardiologo privato che mi fa ecg (in piena crisi tachicardica), ecografia e holter delle 24 con responso di ansia, tachicardia sinusale (160 bpm e rotti) e cuore perfettamente sano dal punto di vista strutturale.

Signorina lei è ansiosa
A quel punto mi dico che se anche il cardiologo mi dice così, è così.

Passo un periodo più o meno tranquillo.

Nel frattempo il mio curante mi dice di assumere Diazepam mattina e sera (5 gocce e 5 gocce).

Pressione arteriosa ottima, a volte ai limiti del basso.

Solo una volta l’ho trovata alta (100/158) ma ero in piena crisi di tachicardia e terrore riconducibile ad attacco di panico ma non appena finito, tornata normale.

Affronto la mia stagione lavorativa e i sintomi sono quasi spariti a parte qualche piccolo episodio.

Tornano qualche mese fa con la solita dinamica: extrasistole > morse al petto > preoccupazione > battiti alle stelle.

Decido di intraprendere un percorso di terapia breve strategica dove mi viene detto che sto sperimentando la cardiofobia e che soffro di attacchi di panico (questo lo sapevo, ne soffro da anni) con tendenza ossessiva.

Ho dei compiti da svolgere che svolgo con più o meno costanza e le cose andavano sempre meglio.

Ora devo affrontare un breve viaggio in aereo e la cosa mi terrorizza, temporeggio da giorni.

Ho paura di potermi sentire male con il cuore.

Ho paura l’aereo peggiori una possibile cardiopatia o problema elettrico del cuore.

Ultimamente i miei battiti a riposo sono aumentati a 85-90, ogni sforzo che faccio (spostare cose più o meno pesanti, qualche lavoro domestico dove è richiesta più forza) i miei battiti aumentano in modo significativo, extrasistole spesso (quando cambio posizione, quando ingoio cibo, quando inizio a camminare, quando mi sdraio).

Io credo possa trattarsi di tachicardia sinusale inappropriata a questo punto.

Non so più che pesci prendere.

Risulto ridicola a chiedere cosa potrebbe essere.

Vorrei venirne fuori e tornare a svolgere una vita serena.

Grazie se mi risponderete.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Può rivolgersi ad uno specialista in psichiatria per un trattamento specifico ed adeguato alla condizione che lamenta da tempo.

Dr. F. S. Ruggiero


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