Quietapina 25 mg ansiogena?
Salve!
Ho 21 anni, sono nato nel 2001.
Prendo la paroxetina a 20 mg attualmente, per ridurre ansia, ansia sociale soprattutto, e ho un "disturbo ossessivo" diagnosticato che a quanto ho capito e legato a meccanismi ansiogeni.
Vado da uno psichiatra privato e uno psicologo.
Dopo una lite sicuramente abbastanza violenta con i miei (ho alcuni disordini familiari purtroppo) è stata chiamata l'ambulanza e anche le forze dell'ordine.
Sono andato al pronto soccorso e lì mi ha visitato anche una psichiatra.
Ho passato un buon momento in quanto il medico e la psichiatra e psicoterapeuta che ho incontrato sono stati comprensivi e gentili!
Però la psichiatra mi ha consigliato/prescritto in ricetta rossa la quietapina 25 mg la sera.
Dopo alcuni giorni, ieri ho preso la prima pastiglia.
Mi è parso di avere una sensibilità che ho tuttora (in forma minore rispetto a quando l'ho appena presa) ASSURDA a rumori improvvisi o cose del genere, ho percepito un effetto sicuramente ansiogeno nonostante mi venisse da dormire non riuscivo.
Tuttora dopo ore sento ancora queste cose in forma meno intensa.
Ieri sera non riuscivo a guardare il Cellulare né la TV né niente, o l'ansia aumentava fino a tachicardia.
So che è un antipsicotico e quindi mi è stato prescritto off label la psichiatra me lo ha definito come forte ansiolitico anche... Appena presa per un po' avevo anche la sensazione che mi "modificasse" molto leggermente la vista delle cose, in certi casi non vedevo le cose totalmente ferme intorno a me, ma è una cosa minima ovviamente.
Ora non capisco se mi convenga prenderla ancora e se questi effetti siano effetti collaterali momentanei solo dei primi giorni, o mi convenga eliminarla.
Non posso attualmente contattare la psichiatra che me l'ha prescritta in quanto era una del pronto soccorso e il mio psichiatra privato non c'entra nulla con questa prescrizione.
Prossimamente devo fare anche una visita psichiatrica all'ospedale, devo prenotarla mi è stata consigliata al pronto soccorso, in poco tempo mi è stato assicurato che me la faranno.
Il fatto è che da un lato MI SENTO FORSE UN MINIMO PIÙ SEDATO, ma dall'altro SENTO LA TACHICARDIA o una sensibilità totale a rumori improvvisi e cose simili... E HO MOLTA PAURA A RIPRENDERLA.
ANZI NON VORREI PROPRIO pensandoci
Con la paroxetina, antidepressivo inibitore, a inizio terapia avevo avvertito solo un leggero stordimento, appena la prendevo, di certo non così
Ho 21 anni, sono nato nel 2001.
Prendo la paroxetina a 20 mg attualmente, per ridurre ansia, ansia sociale soprattutto, e ho un "disturbo ossessivo" diagnosticato che a quanto ho capito e legato a meccanismi ansiogeni.
Vado da uno psichiatra privato e uno psicologo.
Dopo una lite sicuramente abbastanza violenta con i miei (ho alcuni disordini familiari purtroppo) è stata chiamata l'ambulanza e anche le forze dell'ordine.
Sono andato al pronto soccorso e lì mi ha visitato anche una psichiatra.
Ho passato un buon momento in quanto il medico e la psichiatra e psicoterapeuta che ho incontrato sono stati comprensivi e gentili!
Però la psichiatra mi ha consigliato/prescritto in ricetta rossa la quietapina 25 mg la sera.
Dopo alcuni giorni, ieri ho preso la prima pastiglia.
Mi è parso di avere una sensibilità che ho tuttora (in forma minore rispetto a quando l'ho appena presa) ASSURDA a rumori improvvisi o cose del genere, ho percepito un effetto sicuramente ansiogeno nonostante mi venisse da dormire non riuscivo.
Tuttora dopo ore sento ancora queste cose in forma meno intensa.
Ieri sera non riuscivo a guardare il Cellulare né la TV né niente, o l'ansia aumentava fino a tachicardia.
So che è un antipsicotico e quindi mi è stato prescritto off label la psichiatra me lo ha definito come forte ansiolitico anche... Appena presa per un po' avevo anche la sensazione che mi "modificasse" molto leggermente la vista delle cose, in certi casi non vedevo le cose totalmente ferme intorno a me, ma è una cosa minima ovviamente.
Ora non capisco se mi convenga prenderla ancora e se questi effetti siano effetti collaterali momentanei solo dei primi giorni, o mi convenga eliminarla.
Non posso attualmente contattare la psichiatra che me l'ha prescritta in quanto era una del pronto soccorso e il mio psichiatra privato non c'entra nulla con questa prescrizione.
Prossimamente devo fare anche una visita psichiatrica all'ospedale, devo prenotarla mi è stata consigliata al pronto soccorso, in poco tempo mi è stato assicurato che me la faranno.
Il fatto è che da un lato MI SENTO FORSE UN MINIMO PIÙ SEDATO, ma dall'altro SENTO LA TACHICARDIA o una sensibilità totale a rumori improvvisi e cose simili... E HO MOLTA PAURA A RIPRENDERLA.
ANZI NON VORREI PROPRIO pensandoci
Con la paroxetina, antidepressivo inibitore, a inizio terapia avevo avvertito solo un leggero stordimento, appena la prendevo, di certo non così
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E che discorso è ? Non può contattare il suo psichiatra privato perché non è stato lui a prescriverla ? Perché mai ? Anzi, lo informi di questa avvenuta aggiunta. Non ho capito: da chi va ora, da quello dell'ospedale, dal suo privato...
Perché "deve" prenotare una visita all'ospedale ? Non ho capito il verbo "dovere"...
Perché "deve" prenotare una visita all'ospedale ? Non ho capito il verbo "dovere"...
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Mi scusi mi pareva ovvio ciò che intendessi, avrò sbagliato verbo, cioè mi è stata consigliata anche una visita psichiatrica in ospedale.
Lei mi sconsiglia di fare anche quella? Sarebbe gratuita, una visita in più da un altro specialista.
Nel senso, lo psichiatra lo vedo solo ogni tanto se vuole cambiarmi farmaci o rivedere qualcosa di occupa soltanto della terapia farmacologica, perché il mio terapeuta (psicologo) da cui vado una volta a settimana per fare psicoterapia è un altro
Lei mi sconsiglia di fare anche quella? Sarebbe gratuita, una visita in più da un altro specialista.
Nel senso, lo psichiatra lo vedo solo ogni tanto se vuole cambiarmi farmaci o rivedere qualcosa di occupa soltanto della terapia farmacologica, perché il mio terapeuta (psicologo) da cui vado una volta a settimana per fare psicoterapia è un altro
[#3]
Utente
Oppure, come ha detto, mi dice che sarebbe il caso soprattutto di informare il mio psichiatra privato? Io non credo comunque la prenderò ancora, mi è stata più che altro semplicemente "consigliata" la quetiapina, sul referto ospedaliero, ma non mi è mai accaduto prima di sentirmi così con un farmaco..
La visita ulteriore in ospedale invece pensavo di farla per contattare e sentire anche l'opinione di uno specialista in più sulla mia situazione, dato che in ospedale me l'hanno consigliata ...anche per il fatto che la dottoressa riteneva che la PAROXETINA forse DOVREBBE essere aumentata di Dosaggio..
Sarebbe assurdo secondo lei, dato che ho già uno psichiatra privato (a meno che io non decida di cambiarlo)?
Cordialmente
La visita ulteriore in ospedale invece pensavo di farla per contattare e sentire anche l'opinione di uno specialista in più sulla mia situazione, dato che in ospedale me l'hanno consigliata ...anche per il fatto che la dottoressa riteneva che la PAROXETINA forse DOVREBBE essere aumentata di Dosaggio..
Sarebbe assurdo secondo lei, dato che ho già uno psichiatra privato (a meno che io non decida di cambiarlo)?
Cordialmente
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Non capisco perché stia nascondendo la cosa al suo psichiatra privato. Ai fini della sua cura, voglio dire, sta facendo una cura avendo di fatto cambiato prescrittore, quindi come funziona: ha uno psichiatra e però fa la cura data da un altro, poi ritornerà da lui a dirgli come sta con la cura data da un altro senza averglielo detto, e nel frattempo va da un altro pubblico.
Non capisco questa inutile confusione. Da chi vuole andare lo decide Lei. Da una parte parla di doveri, dall'altra non si sa perché non ragguaglia il medico che ha già su quello che è accaduto.
Decide di avere un parere in più: che c'è di male ?
Le hanno consigliato di andare a fare la visita: per forza, è un consiglio di prassi.
Non capisco questa inutile confusione. Da chi vuole andare lo decide Lei. Da una parte parla di doveri, dall'altra non si sa perché non ragguaglia il medico che ha già su quello che è accaduto.
Decide di avere un parere in più: che c'è di male ?
Le hanno consigliato di andare a fare la visita: per forza, è un consiglio di prassi.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
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