Diagnosi adhd nell'adulto presso centro privato

Buonasera, sono un ragazzo di 26 anni, da anni soffro di disturbi d'ansia e sintomi depressivi, profondo senso di inadeguatezza e bassa autostima, sono stato seguito in passato da due differenti psichiatri, assunto SSRI, Xanax e Pregabalin senza mai comprendere la natura dei miei malesseri che in maniera più o meno latente mi porto dietro fin dall'infanzia.
Recentemente mi sono rivolto in un centro privato e fissato un colloquio conoscitivo di due ore assieme a uno Psichiatra-psicoterapeuta, dal lungo confronto sono stati affrontati molti temi tra i quali il mio rapporto con la scuola e le sospensioni scolastiche che ho subito nel corso degli anni, il mio sofferto percorso universitario portato a termine con estrema fatica, la mia ansia da prestazione, la paura del rifiuto, la mia dipendenza da cannabis che mi porto dietro da ormai tanti anni, il mio disastroso rapporto con il sonno e i frequenti incubi che mi accompagnano da sempre, il sonnambulismo, i fenomeni di sleep talking, le mie difficoltà attentive in qualunque contesto (relazionale, scolastico e lavorativo).
A conclusione di questo iniziale confronto il dottore ha ipotizzato che potessi avere un disturbo da deficit dell'attenzione mai diagnosticato.
Sono così seguiti ulteriori esami: EEG con neurologo, test cognitivi, actigrafo al polso per una settimana, analisi del sangue, questionari autovalutativi, questionari somministrati ai miei genitori e test dell'impulsività.
Il risultato è stato una conferma dell'ipotesi, mi è stata diagnosticato l'ADHD e settimana prossima inizierò una terapia con metilfenidato 10mg (equasym) con affiancamento di terapia cognitivo comportamentale per i miei disturbi d'ansia e di bassa autostima.
La cosa che mi spaventa è il fatto di aver perseguito un iter privato e non essermi affidato al SSN, il timore è nato dalla reazione di forte perplessità che il farmacista mi ha manifestato quando mi sono presentato con la ricetta, ho percepito una certa riluttanza che mi ha portato a temere che in futuro potrei avere problemi a procurarmi il farmaco di cui potrei necessitare.
Se un domani dovessi cambiare città chi sarà disposto a rilasciarmi la ricetta?
Ho paura di non poter assicurarmi in futuro il trattamento farmacologico che ho diritto di avere non essendo in possesso di una certificazione rilasciata da un ente pubblico ma "solo" di una diagnosi.
Possiedo un esaustiva anamnesi rilasciata dal centro a cui mi sono rivolto, con tutto l'elenco e il nome dei test a cui sono stato sopposto con relativi risultati, è possibile con il seguente materiale effettuare una convalidazione e successiva certificazione presso un centro specializzato pubblico?
Ritenete possa essere necessario o i miei timori sono infondati?

Grazie per il tempo che mi avete manifestato,
Cordiali saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
"in futuro potrei avere problemi a procurarmi il farmaco di cui potrei necessitare."

In che senso ?
La certificazione di un ente pubblico consente di avere il medicinale tramite il SSN, ma in questo caso si tratta di metilfenidato nell'adulto. Mi pare che la prescrizione del medico serva, è fuori indicazione nel senso dell'età, ma anche nel caso di un centro pubblico lo è.

Ora Lei è andato in farmacia con ricetta dello specialista (bianca, semplice) o rossa del medico di base ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
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Utente
Utente
Buonasera Dr.Pacini e grazie per la celere risposta,
Mi sono presentato in farmacia con la ricetta che mi è stata fornita dal mio psichiatra, si trattava di ricetta medica a ricalco la quale è stata trattenuta dal farmacista.
Quello che mi chiedevo è questo: se un indomani dovessi trasferirmi e conseguentemente farmi affiancare da un altro medico/psichiatra attraverso SSN, la diagnosi ricevuta attraverso il centro a cui mi sono rivolto con conseguente documentazione in mio possesso avrebbe validità al fine di ricevere il trattamento farmacologico?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Ma se lo psichiatra è privato, come fa ad avere la ricetta a ricalco ?

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
Probabilmente mi sto confondendo perché non avvezzo a queste procedure. Si trattava di due ricette sovrapposte, ho pensato erroneamente che il nome di quella tipologia fosse appunto "a ricalco", temo di aver fatto una clamorosa gaffe. Entrambe le copie sono state trattenute dal farmacista per effettuare l'ordine del farmaco.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Si, infatti, perché è appunto richiesta quel tipo di ricetta, che però non è del medico privato. Mi chiedevo come potesse essere, se il medico è privato.

Dr.Matteo Pacini
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