La più grave forma di ipocondria mai vista
Buonasera,
Sono un maschio di 32 anni e non riesco (né sono mai riuscito) a vivere la mia vita in modo normale.
Ma sono arrivato ad un punto che è insostenibile per me e per chiunque mi sta intorno.
La mia storia psichiatrica inizia quando avevo 8/9 anni.
I miei genitori divorziano e pian piano da dopo i 10 anni inizio a sviluppare vissuti di marcata depersonalizzazione/derealizzazione (sensazione di essere un automa o come se sognassi, come se i luoghi e i volti familiari fossero sconosciuti) accompagnata da attacchi di panico e, per cercare di spiegare ciò che mi succedeva, seppur così piccolo, iniziai ad avere idee ipocondriache molto radicate (convinzione di avere un tumore cerebrale o altre malattie neurologiche).
La cosa rimane invariata fino a quando non ho 15 anni: un giorno ho un attacco di panico più forte del solito con estrema depersonalizzazione e vengo ricoverato in ospedale.
Mi vengono fatti vari esami tutti negativi ad encefalo e altri distretti.
Mi tranquillizzo e vengo dimesso, inizio a girare psichiatri vari ma essendo troppo giovane nessuno mi prescrive cure particolari se non benzodiazepine da usare all’occasione.
La mia vita da quegli anni (ormai 15 e oltre) prende una piega sempre peggiore.
Sviluppo una gravissima forma di ipocondria, dove per ogni minimo sintomo mi convinco ogni volta di stare per morire di qualcosa, nell’ordine: a 17 anni paura di avere un linfoma visto che avevo la mononucleosi e avevo dei linfonodi ingrossati, a 20 anni di nuovo paura di un tumore cerebrale, a 22 paura di un cancro allo stomaco visto che soffrivo già di reflusso nonostante la giovane età e malinterpretavo i miei sintomi (feci anche una gastroscopia negativa, quando mi videro arrivare i medici mi risero in faccia per la mia età), in tutto questo riuscii a diplomarmi di Liceo Linguistico ma a causa della mia grave ipocondria non potei iscrivermi subito all’università.
Finalmente nel 2012 iniziarono a prescrivermi le prime vere cure (Deniban 50, 1 al giorno + psicoterapia).
Inizio a migliorare ma il medicinale perde effetto e io smetto di andare a psicoterapia per un falso senso di benessere momentaneo.
Sto relativamente bene ma non faccio nulla della mia vita per 3 anni.
Nel 2015 quindi, in lieve ritardo visto che avevo già 25 anni, mi iscrivo a Lingue.
Inizia un periodo relativamente tranquillo, ma peggioro nettamente da dopo la fine delle lezioni (2018). Nel 2019 causa fascicolazioni (sicuramente di origine ansiosa) mi metto in testa di avere la sla (tanto che faccio due elettromiografie ovviamente negative), nel 2020 mi viene una bronchite e la malinterpreto pensando di avere qualche grave malattia polmonare, nello stesso anno mi morde un ragno sulla gamba e sviluppo una reazione strana con lividi e petecchie e mi invento di avere la leucemia, nel 2021 altre malattie immaginarie che non sto a elencare. Vedo un altro psichiatra nel 2019 che mi prescrive Citalopram ma mi curo solo per un mese poi mi viene una sorta di influenza intestinale con vomito ecc e la associo al farmaco smettendolo subito senza nemmeno dargli modo di agire.
Da quegli anni ad oggi sono precipitato in una spirale ipocondriaco/depressiva credo mai vista nella storia: sono un uomo adulto che vive come un adolescente (e lo sembro anche, mi chiedono ancora i documenti per ogni cosa), non lavoro, non studio più, sono magro, debole, ansioso, rimango tutto il giorno a letto pensando che sto morendo di qualcosa di grave e avvertendo continue somatizzazioni e stranezze, ho in testa di avere una malattia nuova ogni giorno quasi. Sono mantenuto da mia madre e vivo ancora con le mance di mio padre come un ragazzino. Vedo tutti intorno a me vivere normalmente e io non riesco nemmeno a funzionare in modo nemmeno lontanamente paragonabile. Mi sveglio e ciondolo per casa tutto il giorno senza un obbiettivo, con le lacrime agli occhi e la morte nel cuore, atterrito e terrorizzato ascoltando ogni minimo cenno del mio corpo: un dolorino intercostale diventa un infarto, un dolorino lombare diventa una metastasi ossea, un mal di testa diventa un tumore, un mal di pancia o stomaco un cancro a intestino o stomaco, e così via.
Non esiste nessun caso grave come il mio, ne sono sicuro, è impossibile essere messi peggio di così a livello di ipocondria. NON riesco a vivere la mia vita, ho buttato talmente tanti anni che sento di essere senza speranza e inoltre ho la convinzione che morirò comunque di qualcosa da un momento all’altro e che quindi non ha nessun senso fare qualcosa per aiutarmi. Inoltre ho perso la fiducia e la capacità di avere speranza in un futuro migliore che avevo quando ero più piccolo e che comunque mi ha fatto andare avanti per anni. Ora mi sento solo perso e vecchio, e non mi interessa di fare nulla per me stesso.
Inoltre sono dipendente dallo Xanax (seppur non a dosaggi esagerati, nell’ordine di una trentina di gocce al giorno, a volte poco più a volte meno) senza il quale non metto piede fuori casa per paura mi venga qualche attacco d’ansia.
Perché sono fatto così? Cosa c’è che non va in me? Perché non riesco ad essere come tutti gli altri? E soprattutto cos’ho esattamente? Questa non è vita, è solamente un’inerzia eterna, come se aspettassi di ammalarmi veramente un giorno e morire, la mia mente ipocondriaca mi fa pensare solamente a questo.
Sono un maschio di 32 anni e non riesco (né sono mai riuscito) a vivere la mia vita in modo normale.
Ma sono arrivato ad un punto che è insostenibile per me e per chiunque mi sta intorno.
La mia storia psichiatrica inizia quando avevo 8/9 anni.
I miei genitori divorziano e pian piano da dopo i 10 anni inizio a sviluppare vissuti di marcata depersonalizzazione/derealizzazione (sensazione di essere un automa o come se sognassi, come se i luoghi e i volti familiari fossero sconosciuti) accompagnata da attacchi di panico e, per cercare di spiegare ciò che mi succedeva, seppur così piccolo, iniziai ad avere idee ipocondriache molto radicate (convinzione di avere un tumore cerebrale o altre malattie neurologiche).
La cosa rimane invariata fino a quando non ho 15 anni: un giorno ho un attacco di panico più forte del solito con estrema depersonalizzazione e vengo ricoverato in ospedale.
Mi vengono fatti vari esami tutti negativi ad encefalo e altri distretti.
Mi tranquillizzo e vengo dimesso, inizio a girare psichiatri vari ma essendo troppo giovane nessuno mi prescrive cure particolari se non benzodiazepine da usare all’occasione.
La mia vita da quegli anni (ormai 15 e oltre) prende una piega sempre peggiore.
Sviluppo una gravissima forma di ipocondria, dove per ogni minimo sintomo mi convinco ogni volta di stare per morire di qualcosa, nell’ordine: a 17 anni paura di avere un linfoma visto che avevo la mononucleosi e avevo dei linfonodi ingrossati, a 20 anni di nuovo paura di un tumore cerebrale, a 22 paura di un cancro allo stomaco visto che soffrivo già di reflusso nonostante la giovane età e malinterpretavo i miei sintomi (feci anche una gastroscopia negativa, quando mi videro arrivare i medici mi risero in faccia per la mia età), in tutto questo riuscii a diplomarmi di Liceo Linguistico ma a causa della mia grave ipocondria non potei iscrivermi subito all’università.
Finalmente nel 2012 iniziarono a prescrivermi le prime vere cure (Deniban 50, 1 al giorno + psicoterapia).
Inizio a migliorare ma il medicinale perde effetto e io smetto di andare a psicoterapia per un falso senso di benessere momentaneo.
Sto relativamente bene ma non faccio nulla della mia vita per 3 anni.
Nel 2015 quindi, in lieve ritardo visto che avevo già 25 anni, mi iscrivo a Lingue.
Inizia un periodo relativamente tranquillo, ma peggioro nettamente da dopo la fine delle lezioni (2018). Nel 2019 causa fascicolazioni (sicuramente di origine ansiosa) mi metto in testa di avere la sla (tanto che faccio due elettromiografie ovviamente negative), nel 2020 mi viene una bronchite e la malinterpreto pensando di avere qualche grave malattia polmonare, nello stesso anno mi morde un ragno sulla gamba e sviluppo una reazione strana con lividi e petecchie e mi invento di avere la leucemia, nel 2021 altre malattie immaginarie che non sto a elencare. Vedo un altro psichiatra nel 2019 che mi prescrive Citalopram ma mi curo solo per un mese poi mi viene una sorta di influenza intestinale con vomito ecc e la associo al farmaco smettendolo subito senza nemmeno dargli modo di agire.
Da quegli anni ad oggi sono precipitato in una spirale ipocondriaco/depressiva credo mai vista nella storia: sono un uomo adulto che vive come un adolescente (e lo sembro anche, mi chiedono ancora i documenti per ogni cosa), non lavoro, non studio più, sono magro, debole, ansioso, rimango tutto il giorno a letto pensando che sto morendo di qualcosa di grave e avvertendo continue somatizzazioni e stranezze, ho in testa di avere una malattia nuova ogni giorno quasi. Sono mantenuto da mia madre e vivo ancora con le mance di mio padre come un ragazzino. Vedo tutti intorno a me vivere normalmente e io non riesco nemmeno a funzionare in modo nemmeno lontanamente paragonabile. Mi sveglio e ciondolo per casa tutto il giorno senza un obbiettivo, con le lacrime agli occhi e la morte nel cuore, atterrito e terrorizzato ascoltando ogni minimo cenno del mio corpo: un dolorino intercostale diventa un infarto, un dolorino lombare diventa una metastasi ossea, un mal di testa diventa un tumore, un mal di pancia o stomaco un cancro a intestino o stomaco, e così via.
Non esiste nessun caso grave come il mio, ne sono sicuro, è impossibile essere messi peggio di così a livello di ipocondria. NON riesco a vivere la mia vita, ho buttato talmente tanti anni che sento di essere senza speranza e inoltre ho la convinzione che morirò comunque di qualcosa da un momento all’altro e che quindi non ha nessun senso fare qualcosa per aiutarmi. Inoltre ho perso la fiducia e la capacità di avere speranza in un futuro migliore che avevo quando ero più piccolo e che comunque mi ha fatto andare avanti per anni. Ora mi sento solo perso e vecchio, e non mi interessa di fare nulla per me stesso.
Inoltre sono dipendente dallo Xanax (seppur non a dosaggi esagerati, nell’ordine di una trentina di gocce al giorno, a volte poco più a volte meno) senza il quale non metto piede fuori casa per paura mi venga qualche attacco d’ansia.
Perché sono fatto così? Cosa c’è che non va in me? Perché non riesco ad essere come tutti gli altri? E soprattutto cos’ho esattamente? Questa non è vita, è solamente un’inerzia eterna, come se aspettassi di ammalarmi veramente un giorno e morire, la mia mente ipocondriaca mi fa pensare solamente a questo.
[#1]
Fino a quando non si cura in modo deciso i sintomi permarranno.
Si faccia visitare da uno psichiatra.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Si faccia visitare da uno psichiatra.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
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