Io e i miei cugini
Buongiorno, ho 29 anni.
Volevo fare una domanda, se è accettabile come consulto rispetto alle regole.
Come si può spiegare il fatto che io per una diagnosi ufficiale di: Doc con umore abbassato in senso reattivo, attacchi di panico ecc, dopo aver intrapreso diverse cure farmacologiche e psicoterapeutiche (Efexor, Seropram, Paroxetina, Latuda e Olanzapina, più benzodiazepine al bisogno) (terapia cognitivo- comportamentale, cognitiva, analisi) mi ritrovi comunque ad aver paura un po' di viaggiare fuori città perché mi vengono pensieri assurdi tipo Ho paura di avere colpe, di impazzire, che si intensificano al punto da avere a volte panico.
Poi sono Dsa, non riesco a studiare, mi rimangono 14 esami alla fine della triennale a 29 anni e faccio servizio civile (lavoro che non mi piace molto e mi faccio un po' il culo per 444 euro al mese).
E ho due cugini maschi di 29 -31 anni che da sempre è come fossero costantemente "simil ipomaniacali", pochissime paure, molte passioni, molta passione nel fare le cose (uno è architetto e lavora tanto perché ha passione, l'altro psicologo pure lui appassionato del suo lavoro).
Finito il liceo hanno da subito saputo cosa volevano fare, laureati molto brillantemente.
Uno dei due voleva sposarsi, si è sposato, avere un figlio e lo sta per avere.
Da sempre molto socievoli, animatori delle feste.
Mentre io faccio palestra o guardo un film e provo "piacere" per poco, poi è come se tornassi allo stato abituale di "mancanza di piacere".
Non mi sono trovato in una fase letargica da non mangiare, stare sempre a letto, faccio una vita apparentemente normale, lavoro, studio (per quanto i Dsa me lo consentono) però è come se la vita non mi desse piacere, non so come dire.
Questi miei cugini li invidio da sempre, perché stanno sulla Luna rispetto a me.
La cosa bella è che per questo loro essere appassionati non fanno cavolate tipo sperperare soldi o sesso promiscuo ecc.
Quello di 29 anni un po' sì è spericolato, non ha paura di nulla.
Cioè la mia domanda è perché di base ci sono individui che sembrano "provare più entusiasmo e passione" per la vita rispetto ad altri, tipo me?
Volevo fare una domanda, se è accettabile come consulto rispetto alle regole.
Come si può spiegare il fatto che io per una diagnosi ufficiale di: Doc con umore abbassato in senso reattivo, attacchi di panico ecc, dopo aver intrapreso diverse cure farmacologiche e psicoterapeutiche (Efexor, Seropram, Paroxetina, Latuda e Olanzapina, più benzodiazepine al bisogno) (terapia cognitivo- comportamentale, cognitiva, analisi) mi ritrovi comunque ad aver paura un po' di viaggiare fuori città perché mi vengono pensieri assurdi tipo Ho paura di avere colpe, di impazzire, che si intensificano al punto da avere a volte panico.
Poi sono Dsa, non riesco a studiare, mi rimangono 14 esami alla fine della triennale a 29 anni e faccio servizio civile (lavoro che non mi piace molto e mi faccio un po' il culo per 444 euro al mese).
E ho due cugini maschi di 29 -31 anni che da sempre è come fossero costantemente "simil ipomaniacali", pochissime paure, molte passioni, molta passione nel fare le cose (uno è architetto e lavora tanto perché ha passione, l'altro psicologo pure lui appassionato del suo lavoro).
Finito il liceo hanno da subito saputo cosa volevano fare, laureati molto brillantemente.
Uno dei due voleva sposarsi, si è sposato, avere un figlio e lo sta per avere.
Da sempre molto socievoli, animatori delle feste.
Mentre io faccio palestra o guardo un film e provo "piacere" per poco, poi è come se tornassi allo stato abituale di "mancanza di piacere".
Non mi sono trovato in una fase letargica da non mangiare, stare sempre a letto, faccio una vita apparentemente normale, lavoro, studio (per quanto i Dsa me lo consentono) però è come se la vita non mi desse piacere, non so come dire.
Questi miei cugini li invidio da sempre, perché stanno sulla Luna rispetto a me.
La cosa bella è che per questo loro essere appassionati non fanno cavolate tipo sperperare soldi o sesso promiscuo ecc.
Quello di 29 anni un po' sì è spericolato, non ha paura di nulla.
Cioè la mia domanda è perché di base ci sono individui che sembrano "provare più entusiasmo e passione" per la vita rispetto ad altri, tipo me?
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La sua domanda probabilmente non ha risposta. Siamo tutti diversi. Tutti abbiamo un modo di vivere, interpretare e reagire alla realtà che è soltanto nostro, seppure con degli schemi di base che possono essere comuni ad altre persone. Capisco il suo livello di sofferenza e il vedere questi suoi cugini come persone felici da ammirare e invidiare. Le posso assicurare che anche le persone apparentemente più felici, ammirabili e invidiabili, hanno i loro momenti di sofferenza, tristezza e debolezza.
Lasciando da parte i suoi cugini, sarebbe opportuno che discutesse di queste sue sensazioni con uno specialista, al fine di ottimizzare la terapia in atto. Sarebbe altresì probabilmente molto utile associare un percorso di psicoterapia che potrebbe ulteriormente consentirle di raggiungere altri miglioramenti.
Cordiali saluti
Lasciando da parte i suoi cugini, sarebbe opportuno che discutesse di queste sue sensazioni con uno specialista, al fine di ottimizzare la terapia in atto. Sarebbe altresì probabilmente molto utile associare un percorso di psicoterapia che potrebbe ulteriormente consentirle di raggiungere altri miglioramenti.
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1k visite dal 21/01/2023.
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