Ansia per il mio ragazzo, vi prego aiutatemi
Gentili dottori, sono fidanzatacon un coetaneo.
Lui è una persona, esuberante, con mille ambizioni, voglia di esplorare e fare esperienze, quindi l'ho amato subito anche per via del suo carattere affine al mio.
I primi mesi andava tutto piuttosto bene, abbiamo viaggiato molto, portato avanti i nostri progetti e altro.
Lui è tornato a vivere con sua madre dopo una relazione con una ragazza anoressica e affetta da disturbo bipolare.
È rimasto con questa ragazza per 5 anni, viveva con lei e si è sottomesso alle sue esigenze facendo tanti sacrifici.
Alla fine non ce l'ha fatta più ed è tornato a vivere con sua madre.
Quest'ultima è in pensione e passa le giornate a fumare, mangiare patatine e stare al PC.
Non è autosufficiente per motivi di salute e il mio ragazzo si fa carico sia di lei che di sua nonna affetta da Alzheimer che però fortunatamente viveconunabadante in un'altra casa.
Gli anni trascorsi con la ragazza problematica sono stati orribili.
Il mio ragazzoè stato vittima di violenza psicologica e fisica manon ha mai voluto chiedere aiuto ad un terapeuta.
Poi si è messo con me e per motivi familiari sono andata a vivere a casa loro vedendo con i miei occhi i vari ordini ai quali viene sottoposto.
Si deve fare carico di tuttioltre ad alzarsi ogni mattina alle 5 per andare a lavorare.
La scorsa estate ha dovuto rimettere a posto casa della nonna.
Un lavoro molto faticoso.
Io aiuto come posso, pago le bollette, faccio la spesa anche se vorrei trovarmi un lavoroper comprarci una casaIl mio ragazzo ha i suoi problemi fisici che in questi anni, sono peggiorati e ho faticato per convincerlo a farsi visitare, poiché luidice di non avere tempo per curarsi.
Apparentemente sembra quello di semprema lo vedo deperire e intristito.
Ora veniamo all'argomento di questo mio consulto.
Ultimamente si è lasciato andareha smesso di pensare ai suoi sogni e ai suoi progettiper chiudersi in se stesso.
Passa le giornate ad eseguire gli ordini che gli vengono impostie giocare al Pc.
E' spesso nervoso, si è come chiuso a riccio con i suoi giochi al Pcchesono diventati per luimezzo per evadere dalla realtà.
Io cerco di aiutarlo come posso, ovviamente, perché lo amo e questo suo atteggiamentomi fa soffrire.
Ha confessato di essere arrivato ad un punto tale da non provare piacere per nessuna cosa, se non me e i suoi giochi.
Un giorno è scoppiato a piangere dopo che eravamo stati a casa della nonna e luinon era riuscito a combinare nulla.
Siamo andati a casa mia e si è messo a giocare con i miei gatti, recuperando parzialmente il buon'umore.
Ho paura che episodi simili siano l'anteprima di unadepressione e non so come aiutarlo, a parte cercare in tutti i modi di distrarlo in modi che non siano i giochi al PC.
Ogni tanto penso di essere anche io parte delle sue preoccupazioni, in quanto affetta da attacchi di panico e crisi d'ansia.
Cosa posso fare per aiutarlo?
Sono davvero terrorizzata.
Distinti saluti e ringrazio in anticipo per la risposta
Lui è una persona, esuberante, con mille ambizioni, voglia di esplorare e fare esperienze, quindi l'ho amato subito anche per via del suo carattere affine al mio.
I primi mesi andava tutto piuttosto bene, abbiamo viaggiato molto, portato avanti i nostri progetti e altro.
Lui è tornato a vivere con sua madre dopo una relazione con una ragazza anoressica e affetta da disturbo bipolare.
È rimasto con questa ragazza per 5 anni, viveva con lei e si è sottomesso alle sue esigenze facendo tanti sacrifici.
Alla fine non ce l'ha fatta più ed è tornato a vivere con sua madre.
Quest'ultima è in pensione e passa le giornate a fumare, mangiare patatine e stare al PC.
Non è autosufficiente per motivi di salute e il mio ragazzo si fa carico sia di lei che di sua nonna affetta da Alzheimer che però fortunatamente viveconunabadante in un'altra casa.
Gli anni trascorsi con la ragazza problematica sono stati orribili.
Il mio ragazzoè stato vittima di violenza psicologica e fisica manon ha mai voluto chiedere aiuto ad un terapeuta.
Poi si è messo con me e per motivi familiari sono andata a vivere a casa loro vedendo con i miei occhi i vari ordini ai quali viene sottoposto.
Si deve fare carico di tuttioltre ad alzarsi ogni mattina alle 5 per andare a lavorare.
La scorsa estate ha dovuto rimettere a posto casa della nonna.
Un lavoro molto faticoso.
Io aiuto come posso, pago le bollette, faccio la spesa anche se vorrei trovarmi un lavoroper comprarci una casaIl mio ragazzo ha i suoi problemi fisici che in questi anni, sono peggiorati e ho faticato per convincerlo a farsi visitare, poiché luidice di non avere tempo per curarsi.
Apparentemente sembra quello di semprema lo vedo deperire e intristito.
Ora veniamo all'argomento di questo mio consulto.
Ultimamente si è lasciato andareha smesso di pensare ai suoi sogni e ai suoi progettiper chiudersi in se stesso.
Passa le giornate ad eseguire gli ordini che gli vengono impostie giocare al Pc.
E' spesso nervoso, si è come chiuso a riccio con i suoi giochi al Pcchesono diventati per luimezzo per evadere dalla realtà.
Io cerco di aiutarlo come posso, ovviamente, perché lo amo e questo suo atteggiamentomi fa soffrire.
Ha confessato di essere arrivato ad un punto tale da non provare piacere per nessuna cosa, se non me e i suoi giochi.
Un giorno è scoppiato a piangere dopo che eravamo stati a casa della nonna e luinon era riuscito a combinare nulla.
Siamo andati a casa mia e si è messo a giocare con i miei gatti, recuperando parzialmente il buon'umore.
Ho paura che episodi simili siano l'anteprima di unadepressione e non so come aiutarlo, a parte cercare in tutti i modi di distrarlo in modi che non siano i giochi al PC.
Ogni tanto penso di essere anche io parte delle sue preoccupazioni, in quanto affetta da attacchi di panico e crisi d'ansia.
Cosa posso fare per aiutarlo?
Sono davvero terrorizzata.
Distinti saluti e ringrazio in anticipo per la risposta
[#1]
A volte per aiutare una persona la cosa migliore è cercare di convincerlo a farsi aiutare da un professionista. Quello che lei descrive potrebbe sembrare un quadro depressivo o comunque di caló importante dell’umore. Tuttavia a distanza non è possibile formulare diagnosi. Sarebbe opportuno rivolgersi ad uno specialista psichiatra per una valutazione diretta e, eventualmente, per impostare una terapia che possa essere di aiuto.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
[#2]
Utente
Buongiorno dottore e la ringrazio di cuore anche per la celere risposta.
Il problema è proprio questo, le spiego; lui non ha la minima intenzione di farsi curare, quando si tocca l'argomento "psicologo" non ne vuole parlare. Lei come convincerebbe una persona cara ad andare da uno specialista?
Saluti
Il problema è proprio questo, le spiego; lui non ha la minima intenzione di farsi curare, quando si tocca l'argomento "psicologo" non ne vuole parlare. Lei come convincerebbe una persona cara ad andare da uno specialista?
Saluti
[#4]
Utente
Stesso discorso quando gli ho detto che visti i suoi problemi di salute che si sono anche aggravati gli ho detto di andare da un medico e lui "e che vado a fare dal pneumologo, l'asma ce l'ho lo stesso" Mi sono infuriata. E così lui ha accettato di farsi visitare. Quindi il 26 ha la visita dal pneumologo.
Odio tutto questo.
Odio tutto questo.
[#5]
Senza conoscere una persona è difficile sapere come comportarsi. Per alcuni può essere utile fare leva sulla volontà di essere di aiuto agli altri: se non sto bene prima io come posso aiutare mia madre o altri? Per altre persone può essere utile far presente che la condizione di salute, anche psichica, sta degradando i rapporti affettivi e sentimentali, portandoli verso una pericolosa deriva. Per altri occorre magari essere più decisi e quasi imporre la necessità di prendersi cura di se stessi. Non so se sono riuscito ad esserle utile.
Un caro saluto
Un caro saluto
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.4k visite dal 21/01/2023.
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