Depressione e farmaci senza effetto
sono un soggetto depresso da circa 4 anni.diagnosticata depressione endogena dai vari medici a cui mi sono rivolto.ho preso una notevole varieta' di priscofarmaci ma senza risultati evidenti.da sempre il disturbo maggiore e' una sensazione di astenia, pur riuscendo a fare delle lunghe passeggiate, cyclette, corsa.
quando ho questa sensazione mi sento molto giu' con l'umore e si innesca un circolo vizioso che aggrava di molto la depressione(insicurezza, ansia,incertezze e anche cattivi pensieri) se non avessi questo fastidio potrei dire di stare meglio. da circa 2 mesi non prendo piu' antidepressivi visto che non hanno avuto gli effetti sperati.
VI RINGRAZIO ANTICIPATAMENTE SE POTETE DARMI DEI SUGGERIMENTI IN MERITO.
GRAZIE E BUON ANNO
quando ho questa sensazione mi sento molto giu' con l'umore e si innesca un circolo vizioso che aggrava di molto la depressione(insicurezza, ansia,incertezze e anche cattivi pensieri) se non avessi questo fastidio potrei dire di stare meglio. da circa 2 mesi non prendo piu' antidepressivi visto che non hanno avuto gli effetti sperati.
VI RINGRAZIO ANTICIPATAMENTE SE POTETE DARMI DEI SUGGERIMENTI IN MERITO.
GRAZIE E BUON ANNO
[#1]
Gentile Utente,
la mancata risposta ad uno o più trattamenti antidepressivi non sempre significa che si è refrattari ai trattamenti psicofarmacologici. Sono molte le cause che determinano risposte parziali o mancate risposte: tra queste si annoverano i dosaggi troppo bassi, l'associazione cronica con farmaci ansiolitici benzodiazepinici (che hanno effetto depressogeno), l'assunzione irregolare delle somministrazioni da parte del paziente, la concomitanza con terapie farmacologiche con effetto depressogeno (es.; alcuni antiipertensivi), la concomitanza con malattia extrapsichiatriche misconosciute con sintomi psichici (es.: disturbi della tiroide, malattia autoimmuni, ecc). Tenga presente inoltre che una buona quota di pazienti refrattari mostra miglioramenti dopo l'associazione di più antidepressivi o di regolatori dell'umore, anche nelle forme non bipolari. Pertanto le consiglio di non scoraggiarsi e di eseguire una nuova visita psichiatrica al fine di capire meglio le sue difficoltà di riposta terapeutica.
Cordiali saluti.
Dr. Claudio Lorenzetti
la mancata risposta ad uno o più trattamenti antidepressivi non sempre significa che si è refrattari ai trattamenti psicofarmacologici. Sono molte le cause che determinano risposte parziali o mancate risposte: tra queste si annoverano i dosaggi troppo bassi, l'associazione cronica con farmaci ansiolitici benzodiazepinici (che hanno effetto depressogeno), l'assunzione irregolare delle somministrazioni da parte del paziente, la concomitanza con terapie farmacologiche con effetto depressogeno (es.; alcuni antiipertensivi), la concomitanza con malattia extrapsichiatriche misconosciute con sintomi psichici (es.: disturbi della tiroide, malattia autoimmuni, ecc). Tenga presente inoltre che una buona quota di pazienti refrattari mostra miglioramenti dopo l'associazione di più antidepressivi o di regolatori dell'umore, anche nelle forme non bipolari. Pertanto le consiglio di non scoraggiarsi e di eseguire una nuova visita psichiatrica al fine di capire meglio le sue difficoltà di riposta terapeutica.
Cordiali saluti.
Dr. Claudio Lorenzetti
Dr. Claudio Lorenzetti
[#2]
Psicoterapeuta, Psichiatra
gentile amco,
mi associo a quanto già rispostole dal dottor lorenzetti, mi permetto di aggiungere solo un suggerimento: secondo il mio parere, e quello di molti altri specialisti del settore, gli antidepressivi sono farmaci prevalentemente sintomatici, ovvero agiscono (spesso, e non sempre) sui sintomi e non sulle cause di malattia. la diagnosi di depressione 'endogena' in realtà dice - sempre - ben poco, endogena sta a significare che 'viene da dentro' ma in fin dei conti non spiega nulla, o quasi. Una consulenza 'psicologica psicoterapica' potrebbe forse fornirle ulteriori chiarimenti e, magari, esserle utile per affrontare più efficacemente la sua condizione di malattia.
cordilai saluti
francesco giubbolini
mi associo a quanto già rispostole dal dottor lorenzetti, mi permetto di aggiungere solo un suggerimento: secondo il mio parere, e quello di molti altri specialisti del settore, gli antidepressivi sono farmaci prevalentemente sintomatici, ovvero agiscono (spesso, e non sempre) sui sintomi e non sulle cause di malattia. la diagnosi di depressione 'endogena' in realtà dice - sempre - ben poco, endogena sta a significare che 'viene da dentro' ma in fin dei conti non spiega nulla, o quasi. Una consulenza 'psicologica psicoterapica' potrebbe forse fornirle ulteriori chiarimenti e, magari, esserle utile per affrontare più efficacemente la sua condizione di malattia.
cordilai saluti
francesco giubbolini
[#3]
gentile utente,
in realta' Lei non ha ben esplicitato per quanto tempo ha effettuato le terapie prescritte, il tipo di farmaci ed i dosaggi.
Questi elementi sono importanti per capire quali delle cause descritte dai colleghi prima di me sono imputabili al fallimento delle terapie stesse.
Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
in realta' Lei non ha ben esplicitato per quanto tempo ha effettuato le terapie prescritte, il tipo di farmaci ed i dosaggi.
Questi elementi sono importanti per capire quali delle cause descritte dai colleghi prima di me sono imputabili al fallimento delle terapie stesse.
Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero
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https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#4]
Ex utente
VOLEVO AGGIUNGERE CHE PER BEN 2 ANNI HO PRESO EFEXOR FINO
A 300 MG E DEPAKIN FINO A 1500.POI EUTIMIL E MIRTAPAZINA SEI MESI E SUCCESSIVAMENTE XERISTAR DA 60 MG.LA TERAPIA E STATA DA ME SEMPRE SEGUITA ALLA LETTERA COME CONSIGLIATO DAL MEDICO. INOLTRE PER OTTO MESI HO FATTO PSICOTERAPIA TRANSAZIONALE ANCHE ESSA SENZA RISULTATI. VI RINGRAZIO PER GLI ULTERIORI CONSIGLI E SE PER FAVORE MI POTETE TOGLIERE UN GRANDE DUBBIO E CIOE' SE LA CAUSA DEL MIO MALE DEVE ESSERE PER FORZA IMPUTATA ALLA CARENZA DI NEUROTRASMETTITORI( SOROTONINA, NOROANDRENALINA O DOPAMINA E SE QUESTI POSSO PROCURARMELI IN MODO NATURALE
( ATTIVITA' SPORTIVA,CIBO ECC.)
A 300 MG E DEPAKIN FINO A 1500.POI EUTIMIL E MIRTAPAZINA SEI MESI E SUCCESSIVAMENTE XERISTAR DA 60 MG.LA TERAPIA E STATA DA ME SEMPRE SEGUITA ALLA LETTERA COME CONSIGLIATO DAL MEDICO. INOLTRE PER OTTO MESI HO FATTO PSICOTERAPIA TRANSAZIONALE ANCHE ESSA SENZA RISULTATI. VI RINGRAZIO PER GLI ULTERIORI CONSIGLI E SE PER FAVORE MI POTETE TOGLIERE UN GRANDE DUBBIO E CIOE' SE LA CAUSA DEL MIO MALE DEVE ESSERE PER FORZA IMPUTATA ALLA CARENZA DI NEUROTRASMETTITORI( SOROTONINA, NOROANDRENALINA O DOPAMINA E SE QUESTI POSSO PROCURARMELI IN MODO NATURALE
( ATTIVITA' SPORTIVA,CIBO ECC.)
[#5]
Gentile utente,
per le domande "tecniche" relative agli psicofarmaci, lascio la parola ai colleghi medici, mi unisco però al parere del Dr. Giubbolini, che consiglia di affiancare alla terapia farmacologica un intervento di psicoterapia molto mirato e specifico per la cura della depressione.
La terapia cognitivo-comportamentale è quella scientificamente dimostrata più valida per tale intervento.
Se avesse bisogno di un nominativo di un terapeuta di questo orientamento nella sua zona, mi contatti.
Cordialmente,
Dr. Chiara Cimbro
email: chiacimbro@libero.it
per le domande "tecniche" relative agli psicofarmaci, lascio la parola ai colleghi medici, mi unisco però al parere del Dr. Giubbolini, che consiglia di affiancare alla terapia farmacologica un intervento di psicoterapia molto mirato e specifico per la cura della depressione.
La terapia cognitivo-comportamentale è quella scientificamente dimostrata più valida per tale intervento.
Se avesse bisogno di un nominativo di un terapeuta di questo orientamento nella sua zona, mi contatti.
Cordialmente,
Dr. Chiara Cimbro
email: chiacimbro@libero.it
Dott.ssa Chiara Cimbro
Psicologa Psicoterapeuta
[#6]
Gentile Utente,
le terapie che ha assunto sono sicuramente di provata efficacia, tuttavia, a parte lo Xeristar che sta assumendo ora, gli altri farmaci sono tutti caratterizzati da un potenziale sedativo per cui in una depressione con astenia possono non dare i risultati desiderati. Se è da poco tempo che assume lo Xeristar le consiglierei di proseguire con la terapia in quanto il farmaco è decisamente più attivante rispetto ai precedenti e poi è necessario un po' di tempo per valutare il farmaco da parte dello psichiatra che la sta seguendo. Sono daccordo con la Dott.ssa Cimbro che un trattamento valido da associare è la terapia cognitivo-comportamentale.
Cordiali saluti.
Dr. Claudio Lorenzetti
le terapie che ha assunto sono sicuramente di provata efficacia, tuttavia, a parte lo Xeristar che sta assumendo ora, gli altri farmaci sono tutti caratterizzati da un potenziale sedativo per cui in una depressione con astenia possono non dare i risultati desiderati. Se è da poco tempo che assume lo Xeristar le consiglierei di proseguire con la terapia in quanto il farmaco è decisamente più attivante rispetto ai precedenti e poi è necessario un po' di tempo per valutare il farmaco da parte dello psichiatra che la sta seguendo. Sono daccordo con la Dott.ssa Cimbro che un trattamento valido da associare è la terapia cognitivo-comportamentale.
Cordiali saluti.
Dr. Claudio Lorenzetti
[#8]
gentile utente,
sarebbe il caso di rivolgersi ad uno psichiatra che possa prendere attentamente in considerazione tutte le terapie che ha descritto.
L'associazione della farmacoterapia ad una psicoterapia cognitivo-comportamentale e' una buona indicazione che va valutata 'de visu' con il suo curante.
Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
sarebbe il caso di rivolgersi ad uno psichiatra che possa prendere attentamente in considerazione tutte le terapie che ha descritto.
L'associazione della farmacoterapia ad una psicoterapia cognitivo-comportamentale e' una buona indicazione che va valutata 'de visu' con il suo curante.
Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
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