Rimpianti e depressione reattiva

Egregi colleghi,
Sono un medico di 28 anni, attualmente in formazione specialistica in malattie dell'apparato cardiovascolare.

Scrivo per chiedere il vostro parere riguardo una situazione che mi sta distruggendo la vita.

Nel 2015 ho vinto il concorso per entrare nella Scuola Marescialli dei Carabinieri, che ho frequentato per circa un anno.
Successivamente, mosso dal desiderio di chiedere "qualcosa di più" a me stesso, ho passato il test di medicina e mi sono congedato per frequentare l'università, mosso inizialmente da un grande interesse verso la materia.
Verso il terzo anno di medicina iniziarono i primi ripensamenti, che mi portarono a soffrire di ansia con attacchi di panico, controllati farmacologicamente e con brevi cicli di psicoterapia.
A luglio 2022 sono in qualche modo arrivato alla laurea, finendo per tempo e con 110L.

Arrivando ai giorni nostri, mi trovo a fare un lavoro che non sento più mio, che svolgo passivamente e senza alcun tipo di interesse.
In specialità lavoro 12 ore al giorno per 6 giorni la settimana con una paga da fame, il che non contribuisce al mio benessere psicofisico e in una città come Roma che non fa assolutamente per me.

Mi manca l'Arma, mi manca dannatamente.
Vivo con un senso continuo di rimpianto verso quello che ero e che non posso più tornare ad essere.
Avrei altresì avuto una sistemazione stabile con uno stipendio non da poco.

Chi mi conosce cerca di rincuorarmi dicendomi che è stata la scelta giusta, che oggi sono un medico e svolgo una professione nobilissima ed invidiata.

Fatto sta che sono tornati gli attacchi di panico, ho spesso delle crisi di pianto e vorrei solo abbandonare tutto per fare non so cosa.

Chiedo aiuto a voi, spero sappiate aiutarmi in qualche modo, grazie davvero.
[#1]
Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4k 202
Gentile collega,
ho letto il consulto che aveva richiesto nel 2015, il problema è identico. Sarebbe opportuno, al di là di una terapia farmacologica di supporto per gestire l'angoscia, una psicoterapia non troppo breve, non solo orientata sui sintomi, l'aiuti a mettere a fuoco valori e obiettivi.

Franca Scapellato

[#2]
Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze attivo dal 2022 al 2023
Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze
Gent.mo Collega buongiorno,
dici di aver cercato qualcosa di più nel fare questo passaggio e ora, una volta ottenutolo, dopo anni di sacrifici, con successo e riconoscimento anche rispetto alla valutazione di laurea, sei assillato dal dubbio ... Sarebbe stato meglio se....?
Nessuno può rispondere a questa domanda e neanche tu.
Sembrerebbe però che questa non sia punto focale...se no forse ti saresti fermato prima. In più ora rimuginare da solo senza una relazione utile e "guida" dall'altra parte che possa capire con te il da farsi crea solo maggiore ansia e malessere e soprattutto autoavvera la profezia ... Se stai male fare il medico farà schifo (ecco mi fa venire gli attacchi di panico) mentre l'arma, da cui te ne sei andato per fare il medico, è la cosa più fantastica del mondo (non avrei gli attacchi di panico).
Ovviamente gli attacchi di panico sono solo una modalità del tuo cervello di attivare forte l'antifurto e dirti "guarda che devi soffermarti su questa cosa perché fa stare male...non va...dobbiamo capirla ed eliminarla!!!!"
Una buona psicoterapia,un po' di calma con poca impellenza di dover decidere in pochi giorni... Ti aiuteranno ad uscire da questo loop.
Farei mente locale anche però,non da solo perché noi non ci curiamo da soli, con un collega psichiata, all:assetto dell'umore. Perché aldilà del sistema d'allarme che suona, bisogna anche considerare una lieve depressione che potrebbe meritare un trattamento e un monitoraggio a sé.

Aggiornaci se ti va
[#3]
Utente
Utente
Buongiorno colleghi e grazie mille per la tempestiva risposta. Il mio malessere nasce solo da una presa di consapevolezza che è maturata negli ultimi 2-3 anni e che ora è esplosa. Mi affiderò sicuramente ad un terapeuta per capire come gestire questa cosa senza impazzire del tutto.
[#4]
Utente
Utente
Aggiornamento:
Mi sono affidato al servizio di psicologia dell'università e ho eseguito 4 sedute, una a settimana. La dottoressa che mi sta seguendo è veramente in gamba e non smetterò di ringraziarla.
Purtroppo il problema non è diminuito, anzi se possibile si è ingigantito al punto da non permettermi di vivere serenamente neanche un secondo della mia giornata.
Oltre al senso di rimpianto, di negazione e rifiuto totale verso ciò che faccio, ho iniziato a sviluppare dei pensieri autodistruttivi che sto facendo fatica a contenere.
Non so più che pesci prendere, sto vivendo una fortissima depressione per una vita che non è mia.
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