Bipolarismo di tipo 2 considerazioni terapia
Gentile Staff di Medici, ho 60 anni e circa a 31 anni ho avuto la mia prima forte crisi depressiva.
Lo psichiatra che mi ebbe in cura consigliò Prozac 20 mg e dopo sono stato meglio.
Nel corso degli anni ho cominciato ad alternare lunghe fasi depressive invernali seppur con Cipralex o altri Ssri e stati di benessere con scarso bisogno di sonno e molta energia.
Lo psichiatra che mi seguiva costantemente mi ha fatto dopo molta psicoterapia diagnosi di disturbo bipolare di tipo 2.
La mia domanda verte sulla terapia.
Attualmente assumo Brintellix 20 e Lamotrigina 200 al mattino, Topiramato 100 ore 20, Minias 20 gocce prima di coricarmi.
Purtroppo non posso assumere il Litio perché cardiopatico e affetto da fibrillazione atriale persistente.
Noto però ancora alcuni lievi viraggi alla fase ipo maniacale, seppur in lieve misura con la tendenza a volte a gratificarmi con qualche regalo.
Il mio psichiatra dice che gli altri antiepilettici sono nocivi per un cardiopatico e che il Topiramato dovrebbe smorzare la mania.
Cosa ne pensate di questa terapia?
Dovrei cambiare qualcosa a vostro avviso?
Vi ringrazio molto per il tempo dedicatomi e porgo i più cordiali saluti.
Lo psichiatra che mi ebbe in cura consigliò Prozac 20 mg e dopo sono stato meglio.
Nel corso degli anni ho cominciato ad alternare lunghe fasi depressive invernali seppur con Cipralex o altri Ssri e stati di benessere con scarso bisogno di sonno e molta energia.
Lo psichiatra che mi seguiva costantemente mi ha fatto dopo molta psicoterapia diagnosi di disturbo bipolare di tipo 2.
La mia domanda verte sulla terapia.
Attualmente assumo Brintellix 20 e Lamotrigina 200 al mattino, Topiramato 100 ore 20, Minias 20 gocce prima di coricarmi.
Purtroppo non posso assumere il Litio perché cardiopatico e affetto da fibrillazione atriale persistente.
Noto però ancora alcuni lievi viraggi alla fase ipo maniacale, seppur in lieve misura con la tendenza a volte a gratificarmi con qualche regalo.
Il mio psichiatra dice che gli altri antiepilettici sono nocivi per un cardiopatico e che il Topiramato dovrebbe smorzare la mania.
Cosa ne pensate di questa terapia?
Dovrei cambiare qualcosa a vostro avviso?
Vi ringrazio molto per il tempo dedicatomi e porgo i più cordiali saluti.
[#1]
Persiste il viraggio con questa terapia o è stata iniziata da poco?
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Buonasera.
La cura è ben impostata e deve dare fiducia al suo specialista. Non sempre si riesce a stabilizzare completamente l'umore, e fasi di lieve ipertimia e di subdepressione vanno accettate.
La cura è ben impostata e deve dare fiducia al suo specialista. Non sempre si riesce a stabilizzare completamente l'umore, e fasi di lieve ipertimia e di subdepressione vanno accettate.
Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-
[#3]
Ex utente
Gentile dottor Ruggiero, la terapia è di lunga data circa 5 anni . Purtroppo nell'ottobre 2019 ho avuto una ischemia cerebrale di origine cardioembolica da FA . Già mio padre e mio nonno la avevano avuta . io anche con terapia preventiva per ipertensione arteriosa con ACE inibitore e propranololo , l'ho avuta ugualmente. Senza esiti gravi ed i lievi sono ormai rientrati . Tuttavia assumo Lixiana 60 , Bisoprololo e Perindopril per FA persistente. La mia domanda verte sulla terapia , se a suo avviso qualcosa andrebbe ritoccato . Sempre con un farmaco che non vada ad incidere sul cuore. Il mio curante pare abbastanza ancorato a questa terapia quinquennale. La ringrazio ancora per la pazienza !
[#4]
Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze
Buongiorno,
la delicatezza della questione cardiaca c'è e il bilancio con la patologia dell'umore che sembra tutt'altro che critica pende dal lato del non fare cambiamenti che potrebbero destabilizzare l'una e l'altra. Tanto più è impossibile da qua consigliare principi attivi diversi e/o variazioni di dosaggio.
L'unica cosa che si può fare e fare in modo di valutare se il disturbo bipolare è comunque ad un livello di compenso non sufficiente e far sì che psichiatra e cardiologo lavorino in stretta rete valutando e poi monitorando il cambiamento di terapia, mai più di un farmaco per volta.
Cordialmente,
la delicatezza della questione cardiaca c'è e il bilancio con la patologia dell'umore che sembra tutt'altro che critica pende dal lato del non fare cambiamenti che potrebbero destabilizzare l'una e l'altra. Tanto più è impossibile da qua consigliare principi attivi diversi e/o variazioni di dosaggio.
L'unica cosa che si può fare e fare in modo di valutare se il disturbo bipolare è comunque ad un livello di compenso non sufficiente e far sì che psichiatra e cardiologo lavorino in stretta rete valutando e poi monitorando il cambiamento di terapia, mai più di un farmaco per volta.
Cordialmente,
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.9k visite dal 15/01/2023.
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