Malattia psicosomatica
[#1]
Gentile Utente,
purtroppo dalla sua descrizione non è possibile risalire alla causa di queste manifestazioni: i sintomi da lei lamentati potrebbero far parte di effetti collaterali di alcuni farmaci usati (non ha specificato il trattamento)in queste condizioni oppure essere espressione stessa della patologia ansioso-depressiva di cui è affetto, fino a questo momento non sensibile ai trattamenti prescritti. Infine esiste la possibilità che entrambe le condizioni prospettate siano presenti. Per la verità non è molto chiaro neppure di che cosa soffre in realtà: la depressione "sintomo" si riscontra in numerose condizioni cliniche anche extrapsichiatriche (es. una insufficiente funzionalità tiroidea o l'uso di alcuni farmaci per l'ipetensione arteriosa), la depressione "disturbo" è invece una malattia che però si distingue in due grossi gruppi (unipolare e bipolare) a sua volta costituiti da vari tipi. Il termine ansia, invece, non contraddistingue una patologia vera e propria in quanto certi livelli d'ansia sono perfettamente normali (un po' come il termine glicemia non significa diabete). Gli attacchi di panico, da lei citati, sono infine un sintomo d'ansia particolare (acuta, cioè di breve durata ma particolarmente intensa) che se ripetuti nel tempo configurano il quadro clinico del Disturbo di Panico. Se mi manda una e-mail le posso inviare in allegato alla risposta degli opuscoli informativi sia sulla depressione "disturbo" sia sul Disturbo di Panico in modo tale che lei possa verificare se i sintomi da lei lamentati appartengono ai disturbi suddetti. In alternativa può richiedere del materiale analogo all'Istituto IDEA di Milano. Ovviamente tali opuscoli non sostituiscono il giudizio diagnostico del medico psichiatra e quindi una visita specialistica, hanno un valore puramente divulgativo. I miei più cordiali saluti.
Dr. Claudio Lorenzetti
c.lorenzetti@alice.it
purtroppo dalla sua descrizione non è possibile risalire alla causa di queste manifestazioni: i sintomi da lei lamentati potrebbero far parte di effetti collaterali di alcuni farmaci usati (non ha specificato il trattamento)in queste condizioni oppure essere espressione stessa della patologia ansioso-depressiva di cui è affetto, fino a questo momento non sensibile ai trattamenti prescritti. Infine esiste la possibilità che entrambe le condizioni prospettate siano presenti. Per la verità non è molto chiaro neppure di che cosa soffre in realtà: la depressione "sintomo" si riscontra in numerose condizioni cliniche anche extrapsichiatriche (es. una insufficiente funzionalità tiroidea o l'uso di alcuni farmaci per l'ipetensione arteriosa), la depressione "disturbo" è invece una malattia che però si distingue in due grossi gruppi (unipolare e bipolare) a sua volta costituiti da vari tipi. Il termine ansia, invece, non contraddistingue una patologia vera e propria in quanto certi livelli d'ansia sono perfettamente normali (un po' come il termine glicemia non significa diabete). Gli attacchi di panico, da lei citati, sono infine un sintomo d'ansia particolare (acuta, cioè di breve durata ma particolarmente intensa) che se ripetuti nel tempo configurano il quadro clinico del Disturbo di Panico. Se mi manda una e-mail le posso inviare in allegato alla risposta degli opuscoli informativi sia sulla depressione "disturbo" sia sul Disturbo di Panico in modo tale che lei possa verificare se i sintomi da lei lamentati appartengono ai disturbi suddetti. In alternativa può richiedere del materiale analogo all'Istituto IDEA di Milano. Ovviamente tali opuscoli non sostituiscono il giudizio diagnostico del medico psichiatra e quindi una visita specialistica, hanno un valore puramente divulgativo. I miei più cordiali saluti.
Dr. Claudio Lorenzetti
c.lorenzetti@alice.it
Dr. Claudio Lorenzetti
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Gentile Utente,
purtroppo dalla sua descrizione non è possibile risalire alla causa di queste manifestazioni: i sintomi da lei lamentati potrebbero far parte di effetti collaterali di alcuni farmaci usati (non ha specificato il trattamento)in queste condizioni oppure essere espressione stessa della patologia ansioso-depressiva di cui è affetto, fino a questo momento non sensibile ai trattamenti prescritti. Infine esiste la possibilità che entrambe le condizioni prospettate siano presenti. Per la verità non è molto chiaro neppure di che cosa soffre in realtà: la depressione "sintomo" si riscontra in numerose condizioni cliniche anche extrapsichiatriche (es. una insufficiente funzionalità tiroidea o l'uso di alcuni farmaci per l'ipetensione arteriosa), la depressione "disturbo" è invece una malattia che però si distingue in due grossi gruppi (unipolare e bipolare) a sua volta costituiti da vari tipi. Il termine ansia, invece, non contraddistingue una patologia vera e propria in quanto certi livelli d'ansia sono perfettamente normali (un po' come il termine glicemia non significa diabete). Gli attacchi di panico, da lei citati, sono infine un sintomo d'ansia particolare (acuta, cioè di breve durata ma particolarmente intensa) che se ripetuti nel tempo configurano il quadro clinico del Disturbo di Panico. Se mi manda una e-mail le posso inviare in allegato alla risposta degli opuscoli informativi sia sulla depressione "disturbo" sia sul Disturbo di Panico in modo tale che lei possa verificare se i sintomi da lei lamentati appartengono ai disturbi suddetti. In alternativa può richiedere del materiale analogo all'Istituto IDEA di Milano. Ovviamente tali opuscoli non sostituiscono il giudizio diagnostico del medico psichiatra e quindi una visita specialistica, hanno un valore puramente divulgativo. I miei più cordiali saluti.
Dr. Claudio Lorenzetti
c.lorenzetti@alice.it
purtroppo dalla sua descrizione non è possibile risalire alla causa di queste manifestazioni: i sintomi da lei lamentati potrebbero far parte di effetti collaterali di alcuni farmaci usati (non ha specificato il trattamento)in queste condizioni oppure essere espressione stessa della patologia ansioso-depressiva di cui è affetto, fino a questo momento non sensibile ai trattamenti prescritti. Infine esiste la possibilità che entrambe le condizioni prospettate siano presenti. Per la verità non è molto chiaro neppure di che cosa soffre in realtà: la depressione "sintomo" si riscontra in numerose condizioni cliniche anche extrapsichiatriche (es. una insufficiente funzionalità tiroidea o l'uso di alcuni farmaci per l'ipetensione arteriosa), la depressione "disturbo" è invece una malattia che però si distingue in due grossi gruppi (unipolare e bipolare) a sua volta costituiti da vari tipi. Il termine ansia, invece, non contraddistingue una patologia vera e propria in quanto certi livelli d'ansia sono perfettamente normali (un po' come il termine glicemia non significa diabete). Gli attacchi di panico, da lei citati, sono infine un sintomo d'ansia particolare (acuta, cioè di breve durata ma particolarmente intensa) che se ripetuti nel tempo configurano il quadro clinico del Disturbo di Panico. Se mi manda una e-mail le posso inviare in allegato alla risposta degli opuscoli informativi sia sulla depressione "disturbo" sia sul Disturbo di Panico in modo tale che lei possa verificare se i sintomi da lei lamentati appartengono ai disturbi suddetti. In alternativa può richiedere del materiale analogo all'Istituto IDEA di Milano. Ovviamente tali opuscoli non sostituiscono il giudizio diagnostico del medico psichiatra e quindi una visita specialistica, hanno un valore puramente divulgativo. I miei più cordiali saluti.
Dr. Claudio Lorenzetti
c.lorenzetti@alice.it
[#3]
gentile utente,
anche nella sua precedente richiesta di consulto ha posto, in qualche modo, lo stesso problema.
Pare opportuno parlare direttamente con il suo psichiatra delle problematiche che le si pongono in merito all'utilizzo dei farmaci e valutare l'inizio di un trattamento psicoterapeutico.
Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
anche nella sua precedente richiesta di consulto ha posto, in qualche modo, lo stesso problema.
Pare opportuno parlare direttamente con il suo psichiatra delle problematiche che le si pongono in merito all'utilizzo dei farmaci e valutare l'inizio di un trattamento psicoterapeutico.
Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#4]
Gentile utente,
ciò che lei dice è possibilissimo, anche perché sono manifestazioni tipiche del disturbo di panico, specialmente nei periodi che separano due attacchi successivi. Anche nel caso in cui non ci sono più attacchi, a livello "elettrico", ovvero senza sintomi maggiori di cui si rende conto, il cervello continua a soffrire di questi fenomeni, e delle conseguenze post-critiche. In pratica, ci si sente storditi come se si continuassero ad avere attacchi anche se sembra di non averne più. Naturalmente, dipende molto anche dal tipo di cure che ha effettuato e sta effettuando: normalmente la cura dei soli attacchi di panico non genera questi sintomi, ma se lei assume dei sedativi in maniera continuativa si affaccia un'altra ipotesi, ovvero che questi sintomi non siano del disturbo di panico ma siano effetti collaterali a lungo termine dei sedativi.
Saluti
ciò che lei dice è possibilissimo, anche perché sono manifestazioni tipiche del disturbo di panico, specialmente nei periodi che separano due attacchi successivi. Anche nel caso in cui non ci sono più attacchi, a livello "elettrico", ovvero senza sintomi maggiori di cui si rende conto, il cervello continua a soffrire di questi fenomeni, e delle conseguenze post-critiche. In pratica, ci si sente storditi come se si continuassero ad avere attacchi anche se sembra di non averne più. Naturalmente, dipende molto anche dal tipo di cure che ha effettuato e sta effettuando: normalmente la cura dei soli attacchi di panico non genera questi sintomi, ma se lei assume dei sedativi in maniera continuativa si affaccia un'altra ipotesi, ovvero che questi sintomi non siano del disturbo di panico ma siano effetti collaterali a lungo termine dei sedativi.
Saluti
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#5]
Gentile utente,
tenga presente che molti disturbi a cavallo tra l'organico e lo psichico hanno manifestazioni correlate ad entrambi i campi.
In un disturbo da attacchi di panico, ad esempio, vi è sia una componente psichica, mentale, di pensieri, preoccupazioni, ruminazioni cognitive legate al problema, che una forte componente fisica, che si manifesta con una varia sintomatologia corporea.
E' tuttavia fondamentale, come segnalato dai colleghi, avere una chiara distinzione di quali siano gli effetti dovuti alla farmacoterapia e quali, invece, le sue reazioni soggettive ed individuali.
Cordialmente,
Dr. Chiara Cimbro.
tenga presente che molti disturbi a cavallo tra l'organico e lo psichico hanno manifestazioni correlate ad entrambi i campi.
In un disturbo da attacchi di panico, ad esempio, vi è sia una componente psichica, mentale, di pensieri, preoccupazioni, ruminazioni cognitive legate al problema, che una forte componente fisica, che si manifesta con una varia sintomatologia corporea.
E' tuttavia fondamentale, come segnalato dai colleghi, avere una chiara distinzione di quali siano gli effetti dovuti alla farmacoterapia e quali, invece, le sue reazioni soggettive ed individuali.
Cordialmente,
Dr. Chiara Cimbro.
Dott.ssa Chiara Cimbro
Psicologa Psicoterapeuta
[#6]
Gentile Utente,
forse come indicano i colleghi, sarebbe il caso di affiancare al trattamento farmacologico anche quello psicoterapeutico cognitivo-comportamentale, poichè tale associazione garantisce ottime prospettive di miglioramento in caso di attacchi di panico. E non si parla di anni, ma di mesi.
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it
forse come indicano i colleghi, sarebbe il caso di affiancare al trattamento farmacologico anche quello psicoterapeutico cognitivo-comportamentale, poichè tale associazione garantisce ottime prospettive di miglioramento in caso di attacchi di panico. E non si parla di anni, ma di mesi.
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
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