Non so più chi sono. sono distrutto e senza più voglia di vivere
ho già inserito due consulti in merito alla mia storia. In breve, ho avuto uno scambio con una mia ex, chiedendo se fossi mai stato un abusatore sotto l’aspetto sessuale, e siamo finiti per parlare di sesso, ricordando momenti insieme e io ho fatto il terribile errore di fare apprezzamenti su una sua particolare parte del corpo.
La mia ragazza ha visto lo scambio di messaggi ed ha distrutto 6 anni di relazione, in un lampo. La sua convinzione è che io l’abbia tradita, che abbia fatto chissà cosa con chissà quante donne, che l’abbia presa in giro per tutta la durata del nostro rapporto.
Miriadi di spam presenti nella mia mail le hanno confermato la convinzione che io abbia sistematicamente tradito, che sia andato a prostitute ed altro.
Mi sto distruggendo la mente. Da mesi. Mi sento indegno di tutto ed ho paura a parlare con qualsiasi persona di sesso femminile. Perché mi sembra di mancarle di rispetto.
Nonostante sia in terapia da mesi, non riesco a darmi pace.
Ripeto, ogni giorno, che mai e poi mai ho pensato anche lontanamente di tradire la mia compagna. Non è una cosa che mi interessa.
La psicologa della mia ragazza, per quel che mi ha detto lei, le ha confermato che i miei sono stati tutti abusi. Fin dal principio.
Sono a pezzi.
Non voglio fare del male a nessuno.
Non l’ho mai voluto e non me lo perdono.
Per questo sto debitamente lontano ed evito ogni socialità con il sesso opposto.
Mi sono arrivate accuse di narcisismo, di gaslighting, e chi più ne ha, più ne metta.
Mi è stato detto che ho problemi con le donne, perché la mia compagna è a conoscenza dei conflitti che ho con mia madre; una persona pesantemente tossica.
La mia compagna non ha mancato di farmi notare come mi meriti certe cose.
Che devo ammettere di avere problemi con le donne, che riscrivo continuamente la realtà quando provo a spiegarmi, a spiegare la mia posizione, a scusarmi, cosa che faccio da mesi.
Ho fatto ogni tipo di gesto: ho chiesto di cambiare reparto rinunciando alla carriera (lavoravamo insieme), regalato 8.000 euro di mobilia.
Tutto per cercare di farmi perdonare.
Non è mai abbastanza.
Sono stato accusato di non capire, di non essere sensibile perché non mi sono licenziato subito.
Mi dovevo licenziare anche senza avere un altro lavoro. Ha detto ogni cosa, nei particolari, ai colleghi in comune. Che ora mi odiano.
Si è licenziata lei, evidenziando, in silenzio, che è a causa mia. Ha festeggiato con i colleghi davanti a me, e sono stato in silenzio a non fare niente, a subire e basta.
Voglio morire, non reggo più la vita, i sensi di colpa e le pressioni che sto subendo.
Sono in depressione da mesi.
Le scrivo e trovo sempre un muro.
Sono stato etichettato, a vita, come indegno, infame, e chi più ne ha più ne metta.
Non voglio più vivere.
Non so più come uscirne.
Mi sento narcisista, maligno, malvagio e non voglio esserlo.
Sto impazzendo.
Vorrei solo mettere fine alla mia vita.
Non ho più niente.
E non so più chi sono.
Quindi al posto della madre "pesantemente tossica e tiranna" ha trovato una donna che, in preda a una rabbia narcisistica per un presunto torto, ha cercato di distruggerla. In psicoanalisi si chiama coazione a ripetere, cioè rivivere la stessa situazione con persone diverse.
Ne parli col suo terapeuta, se la tecnica EMDR ha funzionato per sua madre può funzionare anche per questo suo nuovo trauma. In seguito la psicoterapia può aiutarla a gestire le relazioni, evitando le persone manipolatrici e distruttive.
Per approfondire: Gaslighting: come si riconosce e come uscirne
Franca Scapellato
La tecnica EMDR è in corso d'opera.
Quello che mi colpisce tanto, anche della sua risposta, è la rabbia narcisistica.
Io amo quella ragazza e non posso pensare a questo. Mi sento tanto colpevole e vorrei espiare le mie colpe in ogni modo.
Ogni volta che leggo di tradimento vero e di persona che cerca il perdono, mi sento preso in causa e sprofondo nel malumore.
È un tunnel senza fine. Mi pongo continue domande sul fatto di essere o meno narcisista, manipolatore e quant'altro. Non riesco a darmi pace per aver fatto del male alla persona che ritenevo più importante.
Ho dei sensi di colpa enormi e non passano da mesi. Nemmeno un minimo.
Non so come uscirne o come fare.
Franca Scapellato
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