Ho, o ho avuto, secondo voi, una dipendenza da ossicodone?
Gentili dottori,
durante l'ultimo anno e mezzo circa, causa forti dolori da capsulite, ora guarita al 90%, ho preso Targin 10mg (nei picchi Depalgos 5mg) in questo modo: 20mg al giorno, punte massime 35mg (per max 5gg), generalmente per 2 settimane con altrettante due di sospensione totale.
Periodo continuativo più lungo di assunzione: 1 mese, però come detto ho sempre sospeso per 1, 2 o 3 settimane, in media, e una volta per più di 1 mese.
Ora sono quasi due mesi che non lo assumo e non ho avuto sintomi né un vero craving, anche se ogni tanto un po' ci penso, ma fugacemente, nulla di che (e aggiungo che ho 2 scatole piena a casa, quindi accesso al farmaco).
Non ho mai avuto sintomi da sospensione, se non dopo 1 mese di assunzione (avvenuto solo 1 volta), ma veramente molto leggeri, una vaga e leggera sensazione di nausea e disagio durata 5/6 giorni, senza neanche la tentazione di prendere altro ossicodone.
Mai avuto storie di abusi, tantomeno con droghe illegali.
Mai preso antidepressivi né sentito il bisogno.
Non bevo, non fumo.
Occasionalmente 15gocce di Lexotan per dormire (ma non per ansia).
Durante la terapia, avvertivo ovviamente emozioni molto piacevoli, e stavo meglio del solito, a livello mentale, più felice e calmo, e avevo la tendenza a proseguire qualche giorno in più anche se i sintomi di dolore erano al momento scomparsi.
Però quando sospendevo non ho mai avvertito un vero "craving", anche se un pensiero ogni tanto lo buttavo.
Quindi con onestà posso dire di aver fatto un leggero abuso: la partenza è SEMPRE STATA il dolore fisico, però ovviamente apprezzavo tutti gli altre effetti piacevoli.
Però siccome tengo alla salute e so bene che si perde il controllo facilmente della droga ed è lei che controlla te mi sono sempre fermato senza troppi problemi.
La mia domanda: data la mia storia, l'aver sempre sospeso ecc.
voi direste che non sono dipendente dalla sostanza oppure che in realtà ho (o ho avuto) una dipendenza anche se magari molto leggera e/o allo stadio iniziale?
Grazie mille
durante l'ultimo anno e mezzo circa, causa forti dolori da capsulite, ora guarita al 90%, ho preso Targin 10mg (nei picchi Depalgos 5mg) in questo modo: 20mg al giorno, punte massime 35mg (per max 5gg), generalmente per 2 settimane con altrettante due di sospensione totale.
Periodo continuativo più lungo di assunzione: 1 mese, però come detto ho sempre sospeso per 1, 2 o 3 settimane, in media, e una volta per più di 1 mese.
Ora sono quasi due mesi che non lo assumo e non ho avuto sintomi né un vero craving, anche se ogni tanto un po' ci penso, ma fugacemente, nulla di che (e aggiungo che ho 2 scatole piena a casa, quindi accesso al farmaco).
Non ho mai avuto sintomi da sospensione, se non dopo 1 mese di assunzione (avvenuto solo 1 volta), ma veramente molto leggeri, una vaga e leggera sensazione di nausea e disagio durata 5/6 giorni, senza neanche la tentazione di prendere altro ossicodone.
Mai avuto storie di abusi, tantomeno con droghe illegali.
Mai preso antidepressivi né sentito il bisogno.
Non bevo, non fumo.
Occasionalmente 15gocce di Lexotan per dormire (ma non per ansia).
Durante la terapia, avvertivo ovviamente emozioni molto piacevoli, e stavo meglio del solito, a livello mentale, più felice e calmo, e avevo la tendenza a proseguire qualche giorno in più anche se i sintomi di dolore erano al momento scomparsi.
Però quando sospendevo non ho mai avvertito un vero "craving", anche se un pensiero ogni tanto lo buttavo.
Quindi con onestà posso dire di aver fatto un leggero abuso: la partenza è SEMPRE STATA il dolore fisico, però ovviamente apprezzavo tutti gli altre effetti piacevoli.
Però siccome tengo alla salute e so bene che si perde il controllo facilmente della droga ed è lei che controlla te mi sono sempre fermato senza troppi problemi.
La mia domanda: data la mia storia, l'aver sempre sospeso ecc.
voi direste che non sono dipendente dalla sostanza oppure che in realtà ho (o ho avuto) una dipendenza anche se magari molto leggera e/o allo stadio iniziale?
Grazie mille
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"Però quando sospendevo non ho mai avvertito un vero "craving","
Il craving non è da sospensione. Ma nel suo caso, come le è venuta questa preoccupazione ? Si parte da un "non-problema", secondo quello che espone. Perché le viene in mente che lo sia ?
Il craving non è da sospensione. Ma nel suo caso, come le è venuta questa preoccupazione ? Si parte da un "non-problema", secondo quello che espone. Perché le viene in mente che lo sia ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Intanto grazie dottore. Mi viene in mente perché, come scritto:
1) l'assunzione del farmaco è sempre partita dal dolore fisico, però avevo piacere nel proseguire per un po' anche quando il dolore era terminato;
2) non ho né avuto un vero "craving", però ci penso al farmaco ogni tanto, anche senza dolore, nel senso che alle volte mi manca il piacere che dava durante l'assunzione e ho un minimo di tentazione nel prenderlo.
1) l'assunzione del farmaco è sempre partita dal dolore fisico, però avevo piacere nel proseguire per un po' anche quando il dolore era terminato;
2) non ho né avuto un vero "craving", però ci penso al farmaco ogni tanto, anche senza dolore, nel senso che alle volte mi manca il piacere che dava durante l'assunzione e ho un minimo di tentazione nel prenderlo.
[#3]
Questi due non sono elementi diagnostici di dipendenza.
Ciò non significa che è escluso che le venga in mente in futuro di assumerlo.
Le persone che sviluppano dipendenza lo fanno partendo come utilizzatori.
I criteri presuppongono la perdita di un legame funzionale tra effetto e assunzione, e un'evoluzione paradossa dell'assunzione (che aumenta a dispetto di uno scadimento dell'effetto).
Ciò non significa che è escluso che le venga in mente in futuro di assumerlo.
Le persone che sviluppano dipendenza lo fanno partendo come utilizzatori.
I criteri presuppongono la perdita di un legame funzionale tra effetto e assunzione, e un'evoluzione paradossa dell'assunzione (che aumenta a dispetto di uno scadimento dell'effetto).
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#4]
Utente
Grazie per il chiarimento, quindi per lei il fatto che io abbia quasi sempre proseguito oltre il dolore fisico per il piacere psichico della sostanza non rappresenta comunque un elemento di rischio/preoccupazione? ossia, come mi "cataloga": è normale o quasi provare queste sensazioni e idee?
Mia madre pesa 25kg meno di me, le è stato dato per la prima volta l'Ossicodone (Targin) a 75 anni, prima 10mg al giorno e poi a 20mg, ha avuto effetto sul dolore ma, anche se lo prendeva a digiuno, non provava alcun piacere psichico, nonostante io le chiedessi sempre "ma non ti fa sentire più serena, rilassata?" e lei sempre rispondeva sempre "NO".
Idem con mio suocero di 80 anni.
Io quando ricominciavo dopo una sospensione di appena 2 settimane, sentivo il piacere psichico anche con dose iniziale 5mg di Targin, anche se più lieve, ovviamente.
Mia madre pesa 25kg meno di me, le è stato dato per la prima volta l'Ossicodone (Targin) a 75 anni, prima 10mg al giorno e poi a 20mg, ha avuto effetto sul dolore ma, anche se lo prendeva a digiuno, non provava alcun piacere psichico, nonostante io le chiedessi sempre "ma non ti fa sentire più serena, rilassata?" e lei sempre rispondeva sempre "NO".
Idem con mio suocero di 80 anni.
Io quando ricominciavo dopo una sospensione di appena 2 settimane, sentivo il piacere psichico anche con dose iniziale 5mg di Targin, anche se più lieve, ovviamente.
[#5]
Non siamo tutti uguali nel recepire i prodotti, ma che un oppiaceo possa dare sensazioni piacevoli non mi pare cosa sorprendente.
Il problema non è tanto quello, quanto la capacità di rinforzo del comportamento, che è la via su cui si struttura la dipendenza. Una cosa piacevole chiunque la vorrebbe ripetere, e spesso, mentre nessuno vuole la dipendenza. Quello che va fuori controllo è il fatto che la ripetizione del comportamento viaggia su due binari, di cui uno può prendere il sopravvento e portare verso l'uso al di là dell'intenzionalità e del giudizio di opportunità. Alcune sostanze sono in grado di far sviluppare questo automatismo, altre no.
Il problema non è tanto quello, quanto la capacità di rinforzo del comportamento, che è la via su cui si struttura la dipendenza. Una cosa piacevole chiunque la vorrebbe ripetere, e spesso, mentre nessuno vuole la dipendenza. Quello che va fuori controllo è il fatto che la ripetizione del comportamento viaggia su due binari, di cui uno può prendere il sopravvento e portare verso l'uso al di là dell'intenzionalità e del giudizio di opportunità. Alcune sostanze sono in grado di far sviluppare questo automatismo, altre no.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#6]
Utente
La ringrazio per la risposta, Dottore, tutto chiaro, se possibile vorrei solo chiederle se, basandosi su tutta la sua esperienza clinica, escludendo l'uso di altre sostante e psicofarmaci (che appunto io non ho mai usato), per il mio periodo di utilizzo e a questi dosaggi che ritengo abbastanza bassi, sia possibile un calo della libido e/o una disfunzione erettile, in quanto ho letto che l'Ossicodone abbassa i livelli di Testosterone, però non mi è chiaro:
1) sospeso il farmaco, i livelli tornano normali da soli?
2) in effetti mentre assumevo il farmaco avevo difficoltà a completare i rapporti, ma non tanto nella erezione in sé per sé.
Ora che ho sospeso da due mesi, sento comunque un po' di difficoltà nei rapporti e un leggero calo della libido, che non avevo mai avuto.
E' possibile ciò anche a questi dosaggi e dopo sospensione?
grazie di cuore
1) sospeso il farmaco, i livelli tornano normali da soli?
2) in effetti mentre assumevo il farmaco avevo difficoltà a completare i rapporti, ma non tanto nella erezione in sé per sé.
Ora che ho sospeso da due mesi, sento comunque un po' di difficoltà nei rapporti e un leggero calo della libido, che non avevo mai avuto.
E' possibile ciò anche a questi dosaggi e dopo sospensione?
grazie di cuore
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Dopo due mesi non penserei a qualcosa di relativo al farmaco assunto. Mi sembra però che esprima più che altro delle preoccupazioni a fronte di cose definite lievi, il che indica più un'ipotesi di tipo ansioso.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#8]
Utente
L'ho definito lieve (il calo della libido) nel senso che erezioni e rapporti sessuali ancora ci sono, però con maggiore difficoltà e con alcuni "fallimenti", e certo questo un po' d'ansia la dà, a prescindere.
Comunque ho capito la sua risposta in merito ai due mesi senza sostanza, che quindi rendono difficile il collegamento a questo disturbo con il precedente utilizzo. E' vero anche che a 45 anni cominciano i primi cambiamenti andrologici e inoltre la psiche gioca sicuramente un ruolo importante nell'ambito sessuale.
Grazie ancora.
Comunque ho capito la sua risposta in merito ai due mesi senza sostanza, che quindi rendono difficile il collegamento a questo disturbo con il precedente utilizzo. E' vero anche che a 45 anni cominciano i primi cambiamenti andrologici e inoltre la psiche gioca sicuramente un ruolo importante nell'ambito sessuale.
Grazie ancora.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 5.6k visite dal 29/12/2022.
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