Soffro di disturbo bipolare e/o disturbo ossessivo compulsivo da 10 anni a cosa ho diritto? Grazie

Buonasera e piacere,
Soffro di malattia psichiatrica da circa 10 anni e sono in cura da uno psichiatra dagli stessi anni ma soprattutto nei primi anni sono stato seguito molto mentre ora non faccio tante visite (se non zero) in quanto ho trovato una cura a me idonea di antidepressivi più antipsicotici.

Faccio uso di maveral (antidepressivo-150mg la sera) e abilify (antipsicotico aripiprazolo 15 mg la mattina).

Ho avuto un episodio all'età adolescenziale di 17 anni e sono stato ricoverato e in seguito uscito dall'ospedale grazie agli infermieri che si sono presi cura di me.

Ho notato un aumento del sonno tanto da dormire la mattina fino a tardi e anche il pomeriggio senza poterci resistere, dei movimenti involontari del corpo e sensi a volte di scoraggiamento o troppa euforia (da giovane e prima di assumere questi farmaci il tutto era più grave).

Non so se si tratti di bipolarismo o disturbo ossessivo compulsivo (la psichiatra scrisse bipolarismo e poi ossessivo compulsivo più in là) in quanto tuttora non riesco a frenare dei pensieri nella testa e addirittura 4 anni fa c'è stato un periodo nel quale ripetevo sempre lo stesso pensiero senza che questo andasse via (per fortuna i farmaci frenavano un po altrimenti sarei stato di nuovo ricoverato).

Inoltre sono aumentato di peso da 69 kg a 100kg dopo aver fatto uso di questi farmaci.

Dopo tutto questo riassunto volevo sapere nel caso presentassi domanda per invalidità avrei diritto almeno al 46% idoneo per essere inserito nella categorie protette o il tutto è poco per questo?

Grazie a chiunque possa rispondere, tanti saluti e buone feste.

Non scrivo il mio nome per motivi di privacy.
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
La percentuale di invalidità dipende dalla diagnosi. Esistono delle tabelle alle quali generalmente ci sia attiene per la valutazione, ma la commissione valuta anche in base alla documentazione fornita che oltre alla diagnosi può riportare la funzionalità residua e il grado di autonomia. In definitiva il consiglio è quello comunque di richiedere l’accertamento dell’invalidità. Poi si valuterà a seconda di quanto la commissione stabilità per lei.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

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