Xanax fa male al cervello

Buongiorno, ho 44 anni e uso 1 compressa di xanax 0, 50 rilascio prolungato alla sera prima di dormire da quasi 5 anni.
In passato mi e' capitato di usare farmaci come mirtazapina e Valdorm con scarsi risultati sul sonno, alternati anche a periodi di anni in cui non ho usato niente.
Questo farmaco e' il più efficace, non mi causa la classica tolleranza, probabilmente perché e' a rilascio prolungato, non mi causa stanchezza diurna e ho i riflessi normali e non rallentati.
Il mio neurologo 5 anni fa mi ha detto che questa piccola dose posso usarla per sempre, che non causa problemi di alzeihmer o atrofia cerebrale.
Ovviamente so che causa dipendenza pur essendo una piccola dose.
Leggendo su internet, diversi studi che affermano che le benziodiezepine causano più probabilità di alzeihmer o problemi cognitivi mi sono un po' allarmata.
Qual'e' la verita'?
Anche perché mi risulta che anche uno scarso sonno non faccia bene al cervello... puo' questa piccola dose causarmi problemi al cervello quando sarò più anziana?
Secondo gli studi già dopo 6 mesi di uso continuo c'e' un rischio aumentato ma non riesco a capire se sia poi la realtà...grazie mille a chi mi vorrà rispondere
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
L'utilizzo di benzodiazepine nel lungo termine va evitato proprio per una questione relativa ad effetti a lungo termine sulla funzione cognitiva.

L'assenza di un trattamento specifico per disturbi psichiatrici predispone similmente a condizioni di alterazione cognitiva nel lungo termine.

L'insonnia è considerato un sintomo di un quadro clinico più complesso e va trattato il tutto in modo appropriato.

E' utile che faccia rivalutare la situazione da uno specialista in psichiatria.



Dr. F. S. Ruggiero


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Utente
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Grazie per la risposta. Cordiali saluti
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Utente
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Mi scusi Dottore vorrei porle altre 2 domande. Lo xanax r.p e' più dannoso di quello a rilascio immediato? Un uso saltuario ( 1- volte settimana) può comunque causare alterazioni cognitive? Grazie
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Gentile utente,
La formulazione pronta rispetto al quella a rilascio prolungato, allo stato attuale, non dovrebbe presentare differenze nell’ aumentare il rischio di eventuali future problematiche di tipo cognitivo. Sembra emergere dagli studi che il rischio aumenti in relazione ai dosaggi utilizzati e ai tempi per i quali i farmaci sono stati assunti. Maggiori sono i dosaggi e i tempi, maggiore sembra essere il rischio di poter sviluppare deficit cognitivi nel lungo termine.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
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Utente
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Grazie mille Dottore per la sua gentile risposta. Riguardo l'uso 1- 2 volte la settimana, pensa che può essere dannoso al cervello come l'uso continuativo?
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
In linea di massima dovrebbe essere meno dannoso un uso sporadico o molto sporadico rispetto a un uso continuativo. Ma mi porrei piuttosto il problema di provare a risolvere il problema di base che la induce a fare un uso anche sporadico di benzodiazepine. Per questo motivo sarebbe utile parlarne con uno specialista psichiatra.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
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Utente
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Grazie ancora Dottore e buona serata