Insonnia da 9 mesi relativa a stress lavorativo

Salve è da circa 9 mesi che soffro di insonnia dovuta a stress lavorativo.
Ho sempre avuto buoni rapporti con i colleghi ma quando ho iniziato un nuovo lavoro nel pubblico, mi sono trovato per la prima volta ad essere bersaglio di alcune critiche e atteggiamenti.
Inizialmente siamo stati assunti io e un'altro collega e dopo alcuni mesi è tornata dalla maternità un'altra collega che ne io ne il collega conoscevamo.
Il direttore del Servizio ci sistemo' in un ufficio con tre postazioni, io in una scrivania e il collega divideva quella con la collega (decisione della collega).
Dopo un mese sentii la chiamata della collega al collega per far spostare me dalla scrivania per lui.
Inizialmente ci rimasi male e il giorno dopo senza dire quasi nulla mi trasferii nell'altro ufficio.
Facendo finta di niente i rapporti non furono male, mi invitano sempre nelle pause caffè ecc, il collega veniva a pranzo con me però sparlavano di continuo.
Dopo diversi mesi arrivo' un'altra collega che venne sistemata nel mio ufficio.
Il rapporto era ottimo ed il fatto che fosse anche amica dell'altra collega creò un gruppo.
La cosa strana però fu' che a questa collega non stava simpatico l'altro collega e quindi tutte e due parlavano male, rimanendo solo io a difenderlo (nonostante tutte le cose che mi ha detto alle spalle).
Tutto bene finché la collega nuova non cambiò lavoro.
Le cose piano piano tornarono come prima con l'unica differenza di essermi affezionato alla vecchia collega.
Con l'arrivo di una nuova collega mi sali l'ansia a mille, mi vedevo isolato, tremarella, insonnia, mancanza di appetito ecc.
La vecchia collega mi chiese più volte il motivo per cui ero strano ed io confessai che sapevo sparlassero di me ecc.
Lei si mise a piangere e mi disse che in caso litigassi con lei dovevo farlo anche con il collega (con cui all'inizio non riuscivo a non andarci d'accordo).
Vari tira e molla e dopo il no contact mio venne fatto dalla collega.
Mi disse 5 volte perché litigavo solo con lei e allora con poca lucidità dissi che il collega era un lecchino, opportunista.
La collega riferì tutto e chiese al capo Servizio il mio trasferimento ad altra sede.
Venni trasferito, pensavo l'ansia passasse invece senza sonnirem bon dormo un solo minuto e penso a rotazione a quello che ho fatto.
Penso di aver avuto da bambino la paura dell'abbandono, in effetti in tutti i tipi di relazioni non mi sono mai impegnato quasi a dire " E' normale che sono solo, non mi sono impegnato".
Non capisco cone mai in 9 mesi non mi sia passato il ricordo della collega (fisicamente non è brutta e poi è sposata, però non è quello).
Mi mancano ancora i momenti in cui prendevamo il caffè nelle pause lavoro, i nuovi colleghi sono simpaticissimi, usciamo anche la sera però il fatto di essere stato scaricato due volte, prima dall'ufficio e poi dalla sede su input della collega mi fa male e non riesco a farmi passare niente.
Non posso prendere il sonnirem a vita, mi sembra peggio di un lutto operd ragazza.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
La questione psichiatrica su cosa verterebbe?


Dr. F. S. Ruggiero

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Utente
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Salve, capisco che non ho ben esposto il problema, il fatto è che non capisco che per un episodio così banale ( banale nel senso che è solo lavoro, la vita è fatta di altro, anche se non sempre riesco veramente a convincermi di questo) l'insonnia non mi passi più. Sono andato da un neurologo è mi ha prescritto il sonnirem per dormire e lo xanam a bisogno oltre al depachim. Ho scalato le quantità e mi e' tornata subito l'ansia e l'insonnia. Pensavo che con il tempo mi passasse ma ho dei continui rimuginii, ho meno memoria e concentrazione, senza farmaci non riesco a dormire un solo minuto. Alcune volte provo una leggera rabbia nei confronti dei vecchi colleghi e altre un rimpianto per il rapporto perso. Prima di questo evento, dopo essere uscito da lavoro, non ci pensavo più, ora ci penso sempre. Il problema è che mi porto un po' di irritabilità anche fuori, in famiglia, con gli amici, giocando a calcetto, addirittura questa estate sono andato a vedere il mio gruppo preferito, i Metallica eppure pensavo a quei rapporti di lavoro durante il concerto. Ho paura di sviluppare un ossessione, pur capendo che ora lavoro in un'altra sede, non riesco a chiudere quel capitolo della mia vita che ha rappresentato per 4 anni e mezzo la mia confort zone. Le chiedo scusa per l'esposizione dire poco chiara è un complimento, ma dopo 9 mesi convivere con questa sensazione che non mi passa è veramente frustrante ed ho paura che non diventi altro. Mi capita spesso di dover camminare per rilassarmi, anche nell'andito di casa, sarà che pensavo di essere molto più forte mentalmente ma invece anche l'autostima è scesa al minimo e invece la mia permalosita' al massimo. Addirittura all'inizio avevo preso male anche la sua risposta ( la ringrazio per questa, non mi capisca male, ma sono sempre sul chi và là), credo di dare troppa importanza anche alle opinioni altrui. Ripeto, mi sembra di avere il cervello sempre acceso che pensa sempre alle stesse cose e ad immaginare come sarebbero andate le cose se avessi risposto diversamente ai colleghi ecc. Cordiali saluti
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Probabilmente la questione va considerata in modo differente.

L'evento può essere scatenante ma non responsabile della sintomatologia in modo diretto.

Un trattamento benzodiazepinico agisce parzialmente ma non prende in considerazione la possibilità di trattare effettivamente la questione che la disturba in modo maggiore e che provoca la sintomatologia.

Pertanto, il tutto va rivisto da uno specialista in psichiatria con un inquadramento più appropriato.



Dr. F. S. Ruggiero


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