Il rivotril può dare riduzione della libido?
Salve, sono una ragazza di 26 anni.
Ho iniziato a soffrire di ansia sin da piccolina (10 anni) per vari traumi.
I miei mi fecero visitare da un npi che mi ha dispensato dopo la prima visita dandomi solo delle gocce per dormire.
Ho vissuto un’adolescenza estremamente serena, ero brillante a scuola, avevo un fidanzato, degli amici e una vita serenissima.
Ho iniziato a sentire l’ansia come qualcosa di invalidante negli anni universitari, dove l’insonnia mi ha spesso fatto compagnia.
Due mesi prima del covid ho perso il nonno dopo una fibrosi polmonare e dopo mesi ad assisterlo si è spento tra le mie mani.
Dopo il lockdown ho subito una serie di delusioni relazionali.
Gli esami online mi hanno rallentato moltissimo portandomi ad avere molte materie non date.
Tutto è culminato con una diagnosi di fibromialgia (da anni soffro di dolori invalidanti e inspiegabili), dopo avere girato per almeno 10 specialisti di specialità differenti.
Sono sprofondata per paura che anche io avessi ereditato l’autoimmunità di mamma.
Un giorno ho assunto Expose sotto indicazione del medico e i miei muscoli hanno ceduto, sono caduta a terra e ho perso il controllo degli arti: subito dopo il mio primo attacco di panico.
Da allora sono in psicoterapia e sto molto molto meglio, la mia relazione è più sana, faccio sport che mi fa bene alla mente e ho ripreso a studiare per bene.
Sono in cura al reparto di medicina interna di un ospedale della mia città, il mio medico ancora non ha iniziato alcun iter diagnostica ma da per scontato che io non abbia fibromialgia, sospetta un disturbo d’ansia somatizzato con contratture mostruose (come lui stesso le definisce).
Facevo prima a cadenza bisettimanale e ora mensile mesoterapia, finirò a breve e mi verrà aperta una cartella clinica per spiegare tutti i miei sintomi sistemici (che non sto qui ad elencare) e per iniziare un percorso fisioterapico e di riabilitazione del pavimento pelvico (si sospetta anche contrattura dello stesso).
In questi mesi ho assunto il rivotril per coadiuvare il trattamento della mia ansia e come miorilassante.
Nell’ultimo mese lo assumo solo la sera (10 gocce) così da dormire e svegliarmi senza piangere per le contratture.
Io vorrei smetterlo di assumerlo perché la mia ansia si è notevolmente ridotta grazie alla psicoterapia e ho anche affrontato esami, senza aver assunto il farmaco, con una tranquillità e sicurezza di me che non vedevo dal liceo.
Adesso vorrei riprovare con un miorilassante non bdz.
Oggi questa mia voglia è aumentato perché nell’ultimo periodo ho notato un calo notevole della libido, è imputabile al rivotril?
in qualche modo, questo suo effetto collaterale (qualora ci fosse) può potenziare quello di riduzione della libido della pillola anticoncezionale che assumo da 3 anni?
(Novadien da 21 compresse).
Può essere che a questo si somma o agisca in maniera isolata il fatto che ho paura ad avere rapporti sessuali per via dei dolori che mi affliggono durante il rapporto?
Ho iniziato a soffrire di ansia sin da piccolina (10 anni) per vari traumi.
I miei mi fecero visitare da un npi che mi ha dispensato dopo la prima visita dandomi solo delle gocce per dormire.
Ho vissuto un’adolescenza estremamente serena, ero brillante a scuola, avevo un fidanzato, degli amici e una vita serenissima.
Ho iniziato a sentire l’ansia come qualcosa di invalidante negli anni universitari, dove l’insonnia mi ha spesso fatto compagnia.
Due mesi prima del covid ho perso il nonno dopo una fibrosi polmonare e dopo mesi ad assisterlo si è spento tra le mie mani.
Dopo il lockdown ho subito una serie di delusioni relazionali.
Gli esami online mi hanno rallentato moltissimo portandomi ad avere molte materie non date.
Tutto è culminato con una diagnosi di fibromialgia (da anni soffro di dolori invalidanti e inspiegabili), dopo avere girato per almeno 10 specialisti di specialità differenti.
Sono sprofondata per paura che anche io avessi ereditato l’autoimmunità di mamma.
Un giorno ho assunto Expose sotto indicazione del medico e i miei muscoli hanno ceduto, sono caduta a terra e ho perso il controllo degli arti: subito dopo il mio primo attacco di panico.
Da allora sono in psicoterapia e sto molto molto meglio, la mia relazione è più sana, faccio sport che mi fa bene alla mente e ho ripreso a studiare per bene.
Sono in cura al reparto di medicina interna di un ospedale della mia città, il mio medico ancora non ha iniziato alcun iter diagnostica ma da per scontato che io non abbia fibromialgia, sospetta un disturbo d’ansia somatizzato con contratture mostruose (come lui stesso le definisce).
Facevo prima a cadenza bisettimanale e ora mensile mesoterapia, finirò a breve e mi verrà aperta una cartella clinica per spiegare tutti i miei sintomi sistemici (che non sto qui ad elencare) e per iniziare un percorso fisioterapico e di riabilitazione del pavimento pelvico (si sospetta anche contrattura dello stesso).
In questi mesi ho assunto il rivotril per coadiuvare il trattamento della mia ansia e come miorilassante.
Nell’ultimo mese lo assumo solo la sera (10 gocce) così da dormire e svegliarmi senza piangere per le contratture.
Io vorrei smetterlo di assumerlo perché la mia ansia si è notevolmente ridotta grazie alla psicoterapia e ho anche affrontato esami, senza aver assunto il farmaco, con una tranquillità e sicurezza di me che non vedevo dal liceo.
Adesso vorrei riprovare con un miorilassante non bdz.
Oggi questa mia voglia è aumentato perché nell’ultimo periodo ho notato un calo notevole della libido, è imputabile al rivotril?
in qualche modo, questo suo effetto collaterale (qualora ci fosse) può potenziare quello di riduzione della libido della pillola anticoncezionale che assumo da 3 anni?
(Novadien da 21 compresse).
Può essere che a questo si somma o agisca in maniera isolata il fatto che ho paura ad avere rapporti sessuali per via dei dolori che mi affliggono durante il rapporto?
[#1]
Il farmaco non porta riduzione della libido.
Se ha una serie di sintomi che vengono classificati anche come somatizzazioni è utile che effettui una visita psichiatrica per una introduzione appropriata di una terapia più mirata e specifica.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Se ha una serie di sintomi che vengono classificati anche come somatizzazioni è utile che effettui una visita psichiatrica per una introduzione appropriata di una terapia più mirata e specifica.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Utente
Grazie mille per la celerità nella risposta. Tuttavia ho da chiederLe come mai nel bugiardino compare come effetto collaterale. Inoltre ho già chiesto alla mia psicoterapeuta se ritiene opportuno che io vada anche da uno psichiatra per affiancare il trattamento farmacologico ma, ad oggi, lei ritiene non sia necessario.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.5k visite dal 27/11/2022.
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