Zoloft 200 e sessualità
Buongiorno,
come accennato nel precedente consulto, da 10 giorni ho aumentato il dosaggio di Zoloft da 150mg a 175mg, ma c'è un problema: la disfunzione sessuale, già presente anche al vecchio dosaggio ma comunque sopportabile, è peggiorata a tal punto che non riesco più a portare a termine un rapporto sessuale.
Esiste un rimedio farmacologico da associare a Zoloft (anche da assumere solo al bisogno) che possa migliorare, o meglio ancora risolvere, questo fastidioso effetto collaterale?
Altrimenti non riuscirò mai a capire se dosi più alte possano migliorare i sintomi ossessivo-compulsivi o, al contrario, peggiorarli ulteriormente.
Ovviamente ho già chiesto al mio psichiatra, ma dice che non conosce rimedi di questo tipo.
Nella vostra esperienza, avete mai avuto pazienti con disturbo ossessivo compulsivo, i cui sintomi peggiorano con antidepressivi "serotoninergici"?
Grazie mille!! !
come accennato nel precedente consulto, da 10 giorni ho aumentato il dosaggio di Zoloft da 150mg a 175mg, ma c'è un problema: la disfunzione sessuale, già presente anche al vecchio dosaggio ma comunque sopportabile, è peggiorata a tal punto che non riesco più a portare a termine un rapporto sessuale.
Esiste un rimedio farmacologico da associare a Zoloft (anche da assumere solo al bisogno) che possa migliorare, o meglio ancora risolvere, questo fastidioso effetto collaterale?
Altrimenti non riuscirò mai a capire se dosi più alte possano migliorare i sintomi ossessivo-compulsivi o, al contrario, peggiorarli ulteriormente.
Ovviamente ho già chiesto al mio psichiatra, ma dice che non conosce rimedi di questo tipo.
Nella vostra esperienza, avete mai avuto pazienti con disturbo ossessivo compulsivo, i cui sintomi peggiorano con antidepressivi "serotoninergici"?
Grazie mille!! !
[#1]
E' cosa comune, però non capisco perché non possa valutare se i sintomi migliorano, e anche l'effetto collaterale magari. Il suo medico non so di che parere sia. I rimedi eventuali sono sostanzialmente da provare, non c'è uno standard, e si tratterebbe di inserire un altro medicinale solo per questo prima di aver constatato che la dose nuova sia efficace. La sequenza logica è prima sapere se valga o meno la pena di usare una certa dose, poi eliminare la collateralità, almeno in genere è così.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Ex utente
Buongiorno Dott. Pacini,
non riesco a proseguire con 175mg perchè il desiderio "mentale" di avere rapporti sessuali o comunque di praticare la masturbazione c'è, ma il mio organo genitale non risponde, se non con delle mezze erezioni; di conseguenza avverto la mancanza di una vita sessuale appagante.
Per mia esperienza personale, l'effetto collaterale tende a peggiorare con il proseguimento della terapia, per poi ovviamente stabilizzarsi (mi è accaduto con tutti i farmaci "serotoninergici").
L'eventuale rimedio mi permetterebbe di affrontare almeno questa prima fase con maggiore tranquillità.
Mi sento veramente molto frustrato!
non riesco a proseguire con 175mg perchè il desiderio "mentale" di avere rapporti sessuali o comunque di praticare la masturbazione c'è, ma il mio organo genitale non risponde, se non con delle mezze erezioni; di conseguenza avverto la mancanza di una vita sessuale appagante.
Per mia esperienza personale, l'effetto collaterale tende a peggiorare con il proseguimento della terapia, per poi ovviamente stabilizzarsi (mi è accaduto con tutti i farmaci "serotoninergici").
L'eventuale rimedio mi permetterebbe di affrontare almeno questa prima fase con maggiore tranquillità.
Mi sento veramente molto frustrato!
[#3]
Se per sua esperienza personale è sempre stato così, allora si capisce meglio il ragionamento, perché non per tutti è così, per una certa parte migliora dopo i primi tempi. O comunque, si può valutare se funziona e poi valutare se è migliorato l'effetto.
Il punto è che introdurre una cosa prima senza aver valutato se ne vale la pena significa poi non capire più se interferisca dopo sull'efficacia.
Il punto è che introdurre una cosa prima senza aver valutato se ne vale la pena significa poi non capire più se interferisca dopo sull'efficacia.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#4]
Ex utente
Capisco perfettamente.
Comunque, ho deciso di abbandonare anche questo psichiatra e di rimanere con 150mg, che poi nel mio caso è come se fossero 100, vista la bassa concentrazione ematica.
In futuro, se il mio medico di base sarà d'accordo, ridurrò il dosaggio a 100mg, visto il peggioramento del doc a 150.
Non le nego, che adesso vorrei solo spararmi in testa!!!
Comunque, ho deciso di abbandonare anche questo psichiatra e di rimanere con 150mg, che poi nel mio caso è come se fossero 100, vista la bassa concentrazione ematica.
In futuro, se il mio medico di base sarà d'accordo, ridurrò il dosaggio a 100mg, visto il peggioramento del doc a 150.
Non le nego, che adesso vorrei solo spararmi in testa!!!
[#5]
Mi scusi ma torniamo allora al discorso di partenza che stavolta non ha menzionato. Cioè che a Lei sembra che il doc sia peggiorato con questa cura e peggio aumentandola. Il tutto tenendo conto che in realtà sarebbe sottodosato. La cosa che fondamentalmente non si capisce è cosa ci sia che rende la sua visione così diversa da quella del suo medico, visto che voleva salire con la dose (logico in sé, ma ovviamente non rispetto alla sua versione delle cose).
In ogni caso, lasciare lo psichiatra per rimanere così non mi pare abbia senso, tantomeno tra un po' ridurre se il medico di basa sarà d'accordo (mica deve essere d'accordo, se mai deve indicarle lui se fare o meno modifiche e quali). Chieda un altro parere e soprattutto cerchi di far capire meglio come mai in tutto questo tempo avrebbe seguito una cura con cui stava peggio.
In ogni caso, lasciare lo psichiatra per rimanere così non mi pare abbia senso, tantomeno tra un po' ridurre se il medico di basa sarà d'accordo (mica deve essere d'accordo, se mai deve indicarle lui se fare o meno modifiche e quali). Chieda un altro parere e soprattutto cerchi di far capire meglio come mai in tutto questo tempo avrebbe seguito una cura con cui stava peggio.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#6]
Ex utente
A quanto pare, è proprio questo il problema: quello che avverto io non coincide con quello che dice la psichiatria.
Inizio a pensare che la diagnosi di disturbo bipolare che mi è stata fatta tantissimi anni fa era corretta; forse è per questo motivo che il mio doc peggiora quando il dosaggio dell'antidepressivo aumenta. Lei crede sia possibile?
Inizio a pensare che la diagnosi di disturbo bipolare che mi è stata fatta tantissimi anni fa era corretta; forse è per questo motivo che il mio doc peggiora quando il dosaggio dell'antidepressivo aumenta. Lei crede sia possibile?
[#7]
Quello che è oscuro è come mai però su una cosa così semplice come dire se una cosa va meglio o va peggio non siate d'accordo, e per un periodo breve o iniziale, su un periodo lungo. Anche da parte sua dico, perché di fatto stando sempre peggio però conviene di proseguire una determinata cura, il che appunto non si capisce bene.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#9]
Io mi farei spiegare dal medico il suo punto di vista, con molta serenità. Improbabile che una cura vada avanti se uno sta peggio o anche uguale, a lungo senza modifiche. Del resto non sembra che ne abbiate parlato, non sa riferire cosa dice il medico. Glielo chieda.
Dr.Matteo Pacini
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Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 1.9k visite dal 26/11/2022.
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