Psicosi in famiglia
Buongiorno, sono un uomo di 38 anni, volevo avere un'informazione.
Mio fratello soffre di psicosi ed è in cura, la cura sembra aver stabilizzato la malattia, ora anche io avverto dei sintomi psichiatrici che non saprei inquadrare bene perché non ho la stessa sintomatologia di mio fratello, all'apparenza sembro una persona normale, lavoro e nel mio campo sono abbastanza stimato, i miei problemi sono riconducibili più alla sfera sociale, in pratica per quanto senta il bisogno di relazioni sociali non riesco a instaurarne, se conosco una ragazza nuova tendo a far scemare presto la conversazione che si instaura, non ho voglia di aprirmi, di parlare di me, spesso non trovo argomenti di conversazione oltre quelli lavorativi, ma non sono con le donne è una cosa che mi capita in ogni ambito sociale, alla fine tendo a voler stare per conto mio per quando desideri una relazione, ho poche amicizie che vedo di rado e non riesco ad allacciare nuovi legami, nonostante i miei colleghi mi stimino non sono mai riuscito ad andare oltre al semplice rapporto lavorativo con loro, a volte si organizzano eventi sociali tra colleghi e io declino spesso gli inviti.
So che il ritiro sociale è uno dei sintomi della psicosi, eppure io non ho quella sintomatologia conclamata come le allucinazioni o i pensieri distorti tipica di questa condizione.
Potrebbe trattarsi di una forma più lieve, vista la forte connotazione genetica di questa patologia?
E se si devo intraprendere la stessa cura di mio fratello?
Mio fratello soffre di psicosi ed è in cura, la cura sembra aver stabilizzato la malattia, ora anche io avverto dei sintomi psichiatrici che non saprei inquadrare bene perché non ho la stessa sintomatologia di mio fratello, all'apparenza sembro una persona normale, lavoro e nel mio campo sono abbastanza stimato, i miei problemi sono riconducibili più alla sfera sociale, in pratica per quanto senta il bisogno di relazioni sociali non riesco a instaurarne, se conosco una ragazza nuova tendo a far scemare presto la conversazione che si instaura, non ho voglia di aprirmi, di parlare di me, spesso non trovo argomenti di conversazione oltre quelli lavorativi, ma non sono con le donne è una cosa che mi capita in ogni ambito sociale, alla fine tendo a voler stare per conto mio per quando desideri una relazione, ho poche amicizie che vedo di rado e non riesco ad allacciare nuovi legami, nonostante i miei colleghi mi stimino non sono mai riuscito ad andare oltre al semplice rapporto lavorativo con loro, a volte si organizzano eventi sociali tra colleghi e io declino spesso gli inviti.
So che il ritiro sociale è uno dei sintomi della psicosi, eppure io non ho quella sintomatologia conclamata come le allucinazioni o i pensieri distorti tipica di questa condizione.
Potrebbe trattarsi di una forma più lieve, vista la forte connotazione genetica di questa patologia?
E se si devo intraprendere la stessa cura di mio fratello?
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Per risolvere il suo dubbio deve far fare una valutazione diretta da uno specialista in psichiatria.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Dr. F. S. Ruggiero
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https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.6k visite dal 22/11/2022.
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