Sospensione immediata brintellix e cambio terapia

Buonasera dottori, ho richiesto oggi un consulto sulla questione ed ho ottenuto risposte soddisfacenti dal dott Pacini che ringrazio.
Volevo aggiornare sulla situazione e chiedere una cosa è ringrazio anticipatamente chi vorrà rispondere.


Riassumo brevemente prima di porre il nuovo quesito: ero in cura per depressione, ansia con qualche attavco di pamico e lieve doc, con cipralex e lyrica ed avevo ottenuto buoni risultati per un lungo periodo.
Dopodiché per varie cause la depressione è tornata bruscamente e peggiore (non mi alzavo dal letto ed ho desiderato di morire), inoltre ero apatica, con poche emozioni e non riuscivo a raggiungere l'orgasmo neanche da sola.

Dunque lo psichiatra mi ha cambiato l'antidepressivo e dal cipralex mi ha prescritto il brintellix 10 gocce dicendomi che questo antidepressivo mi avrebbe attivato un po' e che probabilmente (non è sicuro) non avrebbe avuto effetti collaterali sulla sfera sessuale.


Dunque da qualche mese ho iniziato la cura con brintellix che mi ha tirato un po' su è vero, ma mi ha creato uno stato di ansia e agitazione molto forti, che perdurare tutt'ora.
Chiedendo in questo sito e al mio medico ho compreso meglio che il brintellix non è indicato per ansia e panico né per il doc e visto che la situazione è peggiorata il mio psichiatra ha decido di passare allo zoloft che è più simile al cipralex ed è indicato anche per ansia e Doc.
Ecco il punto: Nel consulto precedente chiedevo la differenza tra cipralex e zoloft solo per capire cosa aspettarmi e ringrazio.
Aggiornamento e nuovo quesito: ho sentito poi in serata lo psichiatra il quale mi ha detto di interrompere del tutto il brintellix ed iniziare lo zoloft senza scalare brintellix.

I miei dubbi e le mie domande:
Nella vostra esperienza clinica, secondo gli studi e le linee guida
- Ritenete giusto il passaggio da un antidepressivo (brintellix) a zoloft senza scalare il brintellix?

- È possibile nella vostra conoscenza clinica che il brintellix oltre a non curare ansia e panico possa aggravare questi disturbi non solo nella fase iniziale del trattamento?

- lo zoloft ha gli stessi potenziali effetti collaterali sulla sfera sensuale del cipralex o ne ha di più?

- Lo zoloft ha come effetto collaterale l'aumento di peso più o meno del cipralex?

- È vero che lo zoloft oltre che sulla serotonina agisce anche, leggermente, sulla dopamina?

- È vero che lo zoloft risulta meno sedativo del cipralex?

So che ogni organismo reagisce a modo suo, ma ci sono dei parametri e dati che rendono un farmaco diverso dall'altro ed ho bisogno di comprendere.


Grazie mille
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k
"I miei dubbi e le mie domande" che suonano molto di matrice ossessiva a questo punto, visto che: già la prima poteva esserlo, risolta quella ne vengono fuori altre 4 o 5 a raffica. Secondo, sono tutte informazioni (teoriche) che non le servono a prendere alcuna particolare decisione. Le differenze tecniche, per quanto siano informazioni oggettive, si spera e si presume che le conosca anche il medico e le abbia prese in considerazione.

Non ha bisogno di comprendere, il contrario. Quello che Lei cerca non è nelle risposte alle domande.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
Utente
Utente
Si, ceto le ossessioni ci sono, ma in realtà cerco risposte nelle domande. Tendo a voler sapere cosa aspettarmi da un farmaco o da un viaggio o da un ristorante, per fare un esempio, che poi tutto può cambiare e andare diversamente e le aspettative deluse ci può stare, ma non mi piace andare alla cieca. Se prendo l'antibiotico chiedo al dottore che tipo di antibiotico è perché alcuni antibiotici mi fanno venire la candida e così cerco di prevenirla. Se un farmaco come ad esempio lo zoloft può avere effetti di particolare nausea o inappetenza o.agitazione o se agisce sulla dopamina o meno è giusto che io debba saperlo così mi regolo di conseguenza, poi ovviamente la nausea potrebbe non verificarsi e allora meglio, ma se tendenzialmente la determina cerco di adottare altre soluzioni ed essere preparata, visto che, ad esempio il brintellix mi ha creato mal di stomaco e nausea fino ai conati di vomito. Questo vale per tutto dottore, non prendo nessun farmaco di cui non sono ampiamente infornata ed ho la capacità di comprendere, idem per il resto delle cose della mia vita perché essere consapevoli e adeguatamente informati aiuta a comprendere se stessi ed il prossimo.

Sì certo il mio psichiatra sa tutte queste cose ma non ho avuto occasione di parlarci in modo approfondito, cosa che potrò fare al.prossimo incontro, ma intanto dovrei inizisre la nuova terapia e quindi ho pensato di chiedere un parere ed informazioni su questo sito.
Grazie mille
Buona giornata
[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k
". Se un farmaco come ad esempio lo zoloft può avere effetti di particolare nausea o inappetenza o.agitazione o se agisce sulla dopamina o meno è giusto che io debba saperlo"

Ha deciso Lei che deve saperlo, e alla fine troverà tutto e il contrario di tutto in rete. A mio avviso non ne vale la pena perché non c'è una risposta sostanzialmente. La dopamina è inutile, non vedo perché debba ragionare su cose che non può comprendere, nessuno glielo chiede, sono solo nomi a caso su cui si fa delle idee di chissà che tipo che poi influenzano le interpretazioni delle cose.

E' molto diverso dall'esempio della Candida. Lì c'è un motivo preciso: verifica se non sono determinati antibiotici che Lei già sa.

Ogni soggetto con tendenza ossessiva giustifica le sue domande, in questo modo ne perde di vista la natura.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#4]
Utente
Utente
Grazie dottore, si certo l'esempio dell'antibiotivo era per far capire cosa cerco. Lo stesso discorso non è del tutto applicabile agli antidepressivi e so cbe in rete si può trovare di tutto, per questo preferisco rivolgermi a auedyo sito dove ci sono medici specializzati. Certo che una risposta determinante ( bianco o nero) non c'è, ma comunque ci sono linea guida e informazioni che hanno dietro una ricerca.
La questione nausea mi interessa perché soffro già di mo di reflusso e con alcuni farmaci sono arrivata ai conati di vomito. So che inizialmente può accadere e tende a scomparire, ma con il brintellix ad esempio non è scomparso.
La dopamina mi interessa perché mi si alza la prolattina con estrema facilità e mi si blocca il.ciclo mestruale e inoltre un effetto anche minimo sulla dopamina per me sarebbe importante visto che in passato con bassi dosaggi di deniban mi ero trovata bene per tirare su l'umore e abbassare l'ansia.
Inoltre la questione peso, visto che sono in sovrappeso dopo la terapia con cipralex e lyrica è relativamente importante, ma comunque mi ha creato disagio e quindi potrei organizzarmi per una dieta.

Dunque capire le differenze tra cioralex che ho già assunto e zolofche devo iniziare sono oer me importanti al pari della mia salute, perché è quello il punto la salute.
Grazie mille ancora dottore
[#5]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k
"Certo che una risposta determinante ( bianco o nero) non c'è, ma comunque ci sono linea guida e informazioni che hanno dietro una ricerca."

E che non le servono a niente nel momento in cui pone un certo tipo di domanda. La domanda: con quale mi troverò meglio non ha risposta, non dipende dalla disponibilità di dati. Avrò un determinato effetto ? E se sì, lo avrò più con A o con B, stesso discorso. E' il tipo di domanda, non che non ci siano dati, ci mancherebbe.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#6]
Utente
Utente
Ok dottore ho capito il senso...Non possiamo sapere anticipatamente con quale farmaco mi troverò meglio basandomi sui dati, l'esperienza clinica e le linee guida, credevo in parte di sì, anche se comprendo che un antidepressivo non è un antibiotico. Es ho un'infezione faccio esame colturale con antibiogramma e di certo saprò quale antibiotico è più indicato per la mia infezione.

Volevo solo capire la differenza tra ciprale e zoloft visto che devo iniziare lo.zolof che deve sostituire il brintellix. Tutto qui, non volevo prescrizioni o indicazioni, ma solo capire, perché seppur il cioralex appartiene alla stessa categoria dello.zoloft ( ssri) non solo la stessa cosa, altrimenti non sarebbero principio attivo ed indicazioni diverse. Solo questo...aspetterò di vedere lo specialista per farmi spiegare le differenze perché su internet appunto si trovano nozioni spesso sbagliate e qui sul.soto non riesco ad avere la risposta.

È il medico che mi segue che fa la prescrizione e che decide certo, ma sono io che decido se assumere o meno un farmaco in base ad alcuni criteri e senza un'informazione più che dettagliata io non assumo nulla, da sempre, fin da piccola. Sono fatta così ed ho l'intelligenza e la cultura per capire le differenze tra un antibiotico e l'altro, tra un tipo di cortisone ed altri, tra un antidolorifico e l'altro, tra una benzodiazepina ed un'altra e tra un antidepressivo e l'altro ed è mio assoluto diritto sapere cosa mi viene prescritto, il meccanismo d'azione, i possibili effetti collaterali ed effetti generali, così da decidere come comportarmi.
Ad esempio quando ho iniziato anni fa il.cipralex non ero stata informata bene sul fatto che all'inizio della terapia avrei potuto avere aumento di ansia, agitazione, nausea e tremori e dunque ho interrotto spaventata la terapia. Quando l'ho iniziato la seconda volta lo sapevo e mi sono regolta di conseguenza, prendendo qualche giorno dal lavoro, prevenendo do la nausea con un antiemetico ed evitando discussioni con collegi e familiari perché le mie reazioni erano alterata. Ho la mania del controllo e me la tengo perché dopo.aver perso il controllo.a causa di gravi traumi è una cosa che mi salva...
Grazie ancora per il tempo e le risposte dottore. Buona giornata e buon lavoro.
[#7]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k
Infatti le indicazioni sono analoghe, e il principio attivo è diverso invece. Il problema non pare sussista perché ha una prescrizione, quindi che si chieda la differenza con un altro di sua scelta ha poco costrutto. Quando fa un antibiogramma possono venire fuori tre o quattro antibiotici possibili per il suo tipo di batterio.


Se questo deve essere il suo atteggiamento nei confronti dei medici, per carità, è aggressivo e diffidente senza motivo. Oltretutto Lei ritiene di saper scegliere i medicinali sulla base di intelligenza e cultura ? Se lo dice Lei... Certo, si faccia informare e accusi chi la segue di non averla informata, se crede che porti a qualcosa.

Non ha colto il senso del problema, e fa affermazioni in parte ingenue, in parte irrealistiche.
"Ho la mania del controllo e me la tengo" e non la tratta come tale, ma come una cosa positiva, il che la conduce ad assumere atteggiamenti come quello sopra, che reclama come diritto. Non si preoccupi, avrà diritti infiniti.

Se poi parliamo di cure, il ragionamento è diverso, ma naturalmente se tutti sono in grado di capire anche la farmacologia e la medicina, allora è strano che non abbiano il diritto di curarsi da soli visto che ci siamo.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#8]
Utente
Utente
Buonasera dottore. Il ciprale non l'ho scelto io, mi fu prescritto e l'ho usato per anni insieme al lyrica con buoni risultati, purtroppo poi tra effetti collaterali ( apatia, mancanza di emozioni, mancanza di libido, mal di stomaco) e dopo mancanza di effetto, inteso che non controllava più la depressione mi è stato cambiato con brintellix, non solo perché questo forse avrebbe avuto meno effetti collaterali sulla libido, ma perché ero a terra e lo psichiatra mi ha ddtto che il brintellix mi avrebbe "attivato" rispetto al cipralex che è più sedativo. Questo è avvenuto, ma purtroppo il brintellix non mi controlla l'ansia né la fobia sociale sopraggiunta dopo la morte di mia madre ( giovane) e la pandemia.

È vero quando faccio l'antibiogramma vengono fuori più antibiotici indicati per il tipo di batterio, ma tra questi è indicata la percentuale di resistenza e sensibilità e la scelta del medici ricade di solito su quello più sensibile, ma se l'antibiotico più sensibile fosse ad esempio l'amoxicillina e la levofloxacina la scelta ricadrebbe sul secondo perché da me meglio tollerato a livello gastrico e intestinale.

Il mio atteggiamento è diffidente per natura o meglio non lo era prima, poi a causa di alcuni vissuti ed esperienze negli anni sono diventata diffidente, verso tutto o quasi. Ci metto un po' di tempo a fidarmi, ma succede di trovarmi bene con dei medici, dipende anche da come si rapportano loro con me. Aggressiva non lo sono quasi mai, ma è capitato nella vita e mai dal nulla.

Io chiedo di essere informata e non accuso nessuno di non farlo, è capitato, come le ho scritto, che in passato io non sia stata informata e di conseguenza mi sia ritrovata ad affrontare effetti collaterali che non mi aspettavo e l'ho fatto presente..Capisco che molti pazienti hanno paura dei farmaci, soprattutto degli psicofarmaci e quindi meglio non parlare di effetti collaterali, ma non è il mio caso.

Il mio caso ad ogfi era semplicemente sapere le differenze tra cipralex e zoloft per potermi regolare, ovvero se sono farmaci simili so quello che mi devo aspettare, che può verificarsi o memo, ma almeno non mi prende alla sprovvista, inoltre mi premeva sapere se lo.zoloft fosse in qualche modo più efficace su ansia e panico rispetto al cipralex e meno sedativo, visto che l'effetto sedativo del cipralex è una cosa che mi ha condizionato molto sul lavoro e sulla vita e visto che in rete si legge che lo zoloft è più "attivante" rispetto al cipralex questo mi avrebbe fatto piacere visto che sono molto giù. Stessa cosa per il fatto che si legge in alcune pubblicazioni che la sertralina sia anche leggermente un dopaminergico, cosa che è mio diritto sapere visto che sono molto sensibile e mi si alza la prolattina facilmente. Tutto questo non per decidere se prenderlo o meno, ho già deciso che seguirò le indicazioni del mio medico, con cui c'è un rapporto ad oggi di fiducia, ma solo per sapere cosa aspettarmi nel bene e nel male.

Riguardo alla mania del controllo non la tratto come una cosa positiva, probabilmente mi sono espressa frettolosamente e male, volevo dire che purtroppo mi è venuta a causa di alcuni traumi e situazioni vissute durante l'infanzia ( violenza fisica e psicologica da parte di un genitore senza possibilità di devisione o ribellione e abbandono da parte dell'altro genitore) e l'adolescenza ( violenza fisica e psicologica da parte del mio primo fidanzato con rapimento durante il quale ho subito violenza e sono riuscita a scappare e traferirmi in un'altra città ( la storia è ovviamente più lunga e complessa di cosi come può immaginare) che mi hanno portato a non fidarmi e a non mettere la mia vita nelle mani del prossimo che almeno con me si è rivelato deleterio, ma questa non è una regola, dipende sempre dalla persona con cui ho a che fare. Dopo anni di studi e psicoterapia e traumi vari ad oggi decido io per me è non permetto più a nessuno di impormi qualcosa e non permetto più a me stessa di subire un'ingiustizia. Ovviamente se un chirurgo deve operarmi o se il meccanico mi deve aggiustare l'auto non posso sostituirmi a loro, ci mancherebbe, ma comunque devo essere informata e decidere autonomamente. Purtroppo in alcuni casi, per fortuna in altri.

No, non credo cbe ci si possa curare da soli, ad ognuno il suo mestiere ci mancherebbe. Capire il funzionamento di un farmaco non ti rende medico ma quantomeno mi aiuta per i motivo descritti sopra.
Grazie mille per la sua ennesima risposta. Buona serata
Cordialmente
[#9]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k
Non sono critiche, ma osservazioni sui meccanismi che vedo in atto, per quel che posso vedere in questa sede. Non sempre ci sono cose da sapere prima, e poiché i dati sono espressi in forma statistica, se ne può discutere per ore ma non cambia la pratica. L'informazione allo stesso modo, può scendere nei minimi dettagli, ma quando -per seguire la sua metafora - mi informassi delle diverse qualità di gomme da mettere ad un'auto, in realtà ne saprei quanto prima, così come quando andassi nel dettaglio di un investimento in titoli e fondi. Diciamo che rispetto a ciò che è scritto su un libro riguardo alle caratteristiche di questi medicinali, all'atto pratico è molto più semplice la cosa, e purtroppo ci sono meno sicurezze operative.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#10]
Utente
Utente
Buongiorno dottor Pacini e grazie ancora per la sua risposta. Si capisco che non sono critiche e comprendo, credo, spero, anche il resti del suo discorso. Non possiamo avere la certezza matematica che un farmaco agisca o non agisca in un certo modo seppur alcune indicazioni ed effetti collaterali sono supportati da studi ecc...Lo so, sono consapevole di questo, vale per ogni cosa della vita. Io come le spiegavo cerco di informarmi ed essere consapevole di cosa assumo per regolarmi con il lavoro, l'organismo e per i vari motivi che le ho spiegato nei consulti precedenti. Nel caso specifico mi interessavano le somiglianze e differenze tra zoloft e cipralex, perché il cipralex lo avevo già assunto in pasato, lo zoloft mai e se mi viene detto dal medico che sono simili ma diversi, mi interessava capire in cosa sono diversi, perché in cosa sono simili lo so. Tutto qui. Ad esempio sulle gomme dell'auto io sono una forza, se ha bisogno di consigli sono disponibile. Si scherza, per sdrammatizzare.
Comunque alla fine ho iniziato la terapia con zoloft oggi, ma non più come si era deciso di fare inizialmente e cioè di interrompere direttamente senza scalare il brintellix 10 gocce e assumere direttamente zoloft 50, ma si è deciso di scalare 2 gocce di brintellix ogni 5 giorni e iniziare contemporaneamente zoloft 25 ( tagliando la pasticca di zoloft 50 a metà) ed aumentare di 25 mg ogni 5 giorni fino ad arrivare a 100. Il medico duce che così dovrei avere meno effetti collaterali.
Che ne pensa?
Grazie mille
Buona giornata e buon lavoro
[#11]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k
Quello che ho già detto prima, ma poiché si è dimostrata suscettibile alle osservazioni, non direi di ripeterle. Così facendo come vede ripropone delle domande come se niente fosse, il cui contenuto è sostanzialmente superato e comunque non rilevante, e non mette a fuoco invece il meccanismo che la porta a porle, che non è per niente il bisogno di informazioni, o il diritto di averle.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#12]
Utente
Utente
Dottore buonasera e grazie ancora per la nuova risposta. Senza dubbio il mio voler sapere e capire ha radici diverse dalla semplice curiosità e dal diritto di sapere, certo, ma anche queste due componenti fanno parte di me. Sono una persona che ha sempre studiato nella vita, curiosa per natura e intollerante all'ignoranza volontaria, quindi qualsiasi cosa con cui entro in contatto cerco di approfondire. Non vale sempre, ma spesso, soprattutto per le code che mi riguardano e riguardano la società. Sul diritto di essere infornata sulle cure, quello è sacrosanto e non toglie nulla al medico che è il massimo esperto e che ha la responsabilità della prescrizione, ma personalmente se un medico mi prescrive un farmaco e rifiuta di darmi informazioni dettagliate che io posso comprendere, beh non è il medico che fa per me è ripeto non toglie nulla al medico, né ai suoi decenni di studio e preparazione, ai quali non ho l'ardire di sostituirmi, ma solo di capire in parte quello che assumo. In questi giorni sono un po' suscettibile ha ragione, cosa che di solito non mi appartiene perché le critiche, purché costruttive aiutano, così come un confronto sano e sincero con chi ne sa più di me. La mia domanda in questo ultimo caso però era semplice e vista la nuova prescrizione chiedevo un suo parere, ma nulla di più visto che il sito giustamente non permette prescrizioni o altro, ma al di là di quello io non le stavo cercando. Ho la prescrizione, il piano terapeutico ed oggi ho iniziato la terapia, mi avrebbe fatto solo piacere sapere un sui parere. Grazie ancora. Buon lavoro e buona serata
[#13]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k
Sì, ma al di là della curiosità, questo tipo di domande preoccupate che non trovano posa tendono a passare dal particolare al generale, poi di nuovo al particolare, come il volo di una mosca che batte contro un vetro- Sono riconoscibili, per questo la risposta sembra quello che non è, cioè un atteggiamento di non voler rispondere.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#14]
Utente
Utente
Buonasera dottore e grazie per la nuova risposta. Comprendo il senso e la ringrazio per la spiegazione, ma mi sfugge una cosa che forse non ho compreso. Al di là della motivazione delle mie domande che ho cercato di spiegare e che lei ha compreso, non cambia il fatto che la risposta alle mie domande non c'è stata e non perché io non la vedo, ma perché, molto più semplicemente non mi è stata data. Questa non è una critica a Lei o al servizio offerto dal siti, ci mancherebbe, ma una semplice osservazione dei fatti. L'unica risposta che mi è stata data è che lo zoloft è differente dal cipralex per quanto riguarda il metabolismo. Perfetto è una risposta, ma le mie domande erano altre ed alcune sensate, al di là ( ripeto) delle motivazioni per cui pongo certi quesiti, non cambia che la risposta non c'è stata. Semplicemente in conclusione l'avevo ringraziata comunque per il consulto utile e per le risposte, seppur non avevo avuto le risposte alle mie domande specifiche. Questo non si traduce necessariamente con un mio sentore di non aver avuto risposte perché dettato da un mio problema, si potrebbe tradurre anche con il fatto che, rileggendo il consulto, le risposte non ci sono state. Se sento rumore di zoccoli penso ai cavalli e non alle zebre.

Girando in rete alcuni suoi colleghi spiegano le differenze tra zoloft e cipralex, che pur appartenendo alla stessa classe di farmaci SSRI, si differenziano non solo per la questione del metabolismo, ma anche per altro. Dire che un farmaco che appartiene alla stessa classe di farmaci sia uguale ad un altro è sbagliato. La paroxetina non è uguale al citalopram per fare un esempio, così come la sertralina non è uguale ad altri. Avevo chiesto solo alcune differenze e non un trattati sui miei disturbi, che conosco molto bene, ma ognuno è libero di rispondere o non rispondere, ci mancherebbe, ma non di dire che io non vedo la risposta perché non la voglio vedere, perché in un altro consulto, su un altro sito due suoi colleghi mi hanno risposto in modo chiaro e semplice dicendomi che:
- Si lo.zoloft può essere più attivante rispetto al cipralex
- Si lo zolft agisce anche sulla dopamina anche se in modo minimo
- Si lo zoloft può avere gli stessi effetti collaterali sulla libido come il cipralex
- Sarebbe stato meglio scalare il brintellix e introdurre lo zolof, ma va bene anche lo switch che ha deciso il mio medico
- Si il brintellix può dare ansia e agitazione sia all'inizio che durante il trattamento.

Grazie, buon lavoro e buona serata
[#15]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k
Tutte risposte che non le chiariscono decisamente niente di significativo. In modo chiaro e semplice ha avuto risposte che non le chiariscono semplicemente niente. Anzi, le alimentano l'idea che si debbano sapere dei dettagli che non è in grado di capire in parte.
Per darle quelle risposte, ci mettevo tre secondi, quindi evidentemente c'è un motivo per cui scelgo di impiegare tempo e sforzi per spiegarle altro.
Lei non ha capito il senso delle mie risposte al momento.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#16]
Utente
Utente
Buongiorno dottore e grazie ancora per la nuova risposta. Non ho mai dubitato del fatto che lei fosse in grado di darmi le risposte che cercavo, è ovvio che è in grado, ma per le motivazioni che mi ha spiegato ha scelto di non farlo e lo rispetto, anche se non ne capisco totalmente il senso, come giustamente ha affermato lei e che anzi, inizialmente, mi è sembrato solo voler evitare di rispondere mettendo in dubbio le mie capacità di comprensione. Certo argomenti come la scienza e la medicina non sono facili e non sono per tutti e non mi aspetto di sapere e capure come un medico che ha studiato 10 anni per avere tale conoscenza, ma somo in grado di capire alcune informazioni senza che queste mi confondano o mi portino in un loop infinito.
Comunque avevo avvertito che non volesse darmele per i motivi che mi ha spiegato. È bello che lei impieghi tempo per un consulto e per avere confronti e andare oltre la semplice domanda, l'ho apprezzato e come le ho scritto nel consulto precedente ne ho compreso il senso e lo condivido in parte. Riguardo alle risposte che ho ricevuto altrove, queste non sono state inutili, né di difficile comprensione, al contrario mi hanno chiarito qualche dubbio e resa più consapevole sulla terapia da me intrapresa, sia per quanto riguarda gli effetti terapeutici che effetti collaterali che non è detto che si verificheranno ovviamente. Per ora ho avuto molta nausea, inappetenza e un paio di volte vomito, ma ero preparata e dunque stringo i denti e prendo un atiemetico per superare la fase iniziale, sperando che passi presto. Un passo alla volta spero di uscire da questo momento di dolore. La terrò aggiornata se le fa piacere e grazie ancora per l'attenzione. Buona giornata e buon lavoro
[#17]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k
"al contrario mi hanno chiarito qualche dubbio e resa più consapevole sulla terapia da me intrapresa"

No, non le hanno chiarito alcun dubbio e neanche resa più consapevole. Potremmo discutere in cosa Lei crede che questo sia così, ma direi di rimandare la discussione.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#18]
Utente
Utente
Buongiorno dottore e grazie ancora per l'attenzione. Si, le risposte che mi hanno dato i suoi colleghi, mi hanno chiarito dei dubbi e resa più consapevole della cura e il fatto che lei abbia dubbi in proposito è una cosa sua. Se una persona ha dei dubbi su un determinato argomento e pone un quesito ed ottiene risposte, il dubbio svanisce. Non vale sempre e non vale per tutte le cose della vita, ovviamente, in questo caso è stato così e non comprendo il suo scetticismo. Il fatto cbe una persona abbia dei disturbi di natura psicologica non significa che non possa avere dei dubbi che possono essere chiariti semplicemente, anche se come già detto non vale sempre e non per tutto. In questo caso sì. Poi sul resto affronto le cose un passo alla volta, sto facendo un percorso molto intenso di psicoterapia oltre alla terapia farmacologica e credo che questo mi porterà dei benefici.
Assolutamente sì, se vuole quando ha tempo può spiegarmi perché secondo lei non è così. Buona giornata e buon lavoro. A presto.
Allergia ai farmaci

Allergia ai farmaci: quali sono le reazioni avverse in seguito alla somministrazione di un farmaco? Tipologie di medicinali a rischio, prevenzione e diagnosi.

Leggi tutto