Crisi nella convivenza
Buonasera,
Scrivo in questa sezione di psichiatria perché da tempo sospetto un problema di origine psichiatrica nel mio compagno.
Siamo insieme da 7 anni e conviviamo da 2 e mezzo, dal 2018 sono iniziati i problemi, ancora non vivevamo insieme.
Premetto che ha problemi nella famiglia di origine con cui lavora e da cui penso abbia appreso un modello disfunzionale, dove le assenze del padre, liti furiose con la madre, fughe e ritorni in piena notte sempre del padre sotto effetto di sostanze, ecc.
sono sempre state fatte passare per normalità, o meglio, Nel regime di terrore che si era creato queste mancanze del padre rispetto a moglie e figli sono sempre state fatte passare per normali per evitare a volte scontri da seconda guerra mondiale a cui ho assistito un paio di volte, tra cui anche violenza domestica.
In questo scenario, lui per la madre è il marito che non ha mai avuto ed io la fallita (perché non ho un lavoro statale o a tempo indeterminato ma a Partita Iva) che tenta di portarglielo via, e con lui tutti i suoi beni, che detto tra noi non ne ho proprio bisogno.
Il mio ragazzo è molto chiuso, ma si è fatto scappare che il padre sia bipolare ed in cura presso una psichiatra.
Io sospetto che lui abbia se non la stessa patologia, qualcosa di affine, infatti alterna momenti di alti e bassi, a volte non mi sorride nemmeno per giornate intere ed è silenzioso e schivo, non mi dice dove va e cosa fa, non mi chiama per tutto il giorno e la sera quando rientra non mi chiede nemmeno se io abbia bisogno di qualcosa, faccio sempre e solo io la spesa, pago le bollette e lui l’Affitto; io mantengo gli animali che lui ha portato perché non se ne è mai curato minimamente.
Nel 2018 abbiamo avuto la prima crisi, scoprii che con un amico andava a fare dei massaggi da prostitute.
Mi ha fatto ammalare ho perso 13 kg, e dopo suppliche e vane promesse siamo tornati insieme.
Nel 2020 altra crisi, ho scoperto un secondo telefono che non sapevo avesse, mandava email su chat di nascosto chiedendo incontri con un numero su cui l’ho chiamato, e gli prese un colpo; lo lasciai di nuovo e lui di nuovo mi supplicò di tornare e questa volta convivere e fare sul serio.
Io accettai mio malgrado e ad oggi a scadenza regolare, ogni 3/4 mesi ha una crisi dove dice di sentirsi stretto e non avere spazi.
Intanto io sono l’unica che si occupa della casa, degli animali, cucino lavo e stiro, tutto questo con un lavoro davvero molto impegnativo, e se gli chiedo che ha fatto o come è andata la sua giornata dice che sono oppressiva e faccio troppe domande.
Questi giorni ho capito che non è andato a lavoro, si veste da lavoro ma non so dove va, torna a casa in orari strani e non mi chiama nemmeno per sapere come sto tipo oggi che sapeva che ho la febbre.
Oggi l’ennesima lite dopo che è andato via due giorni di casa perché gli ho chiesto perché non risponde mai al telefono quando lo cerco.
Sono davvero demoralizzata, vorrei uscirne ma non ho forza, mi ha svuotata.
Scrivo in questa sezione di psichiatria perché da tempo sospetto un problema di origine psichiatrica nel mio compagno.
Siamo insieme da 7 anni e conviviamo da 2 e mezzo, dal 2018 sono iniziati i problemi, ancora non vivevamo insieme.
Premetto che ha problemi nella famiglia di origine con cui lavora e da cui penso abbia appreso un modello disfunzionale, dove le assenze del padre, liti furiose con la madre, fughe e ritorni in piena notte sempre del padre sotto effetto di sostanze, ecc.
sono sempre state fatte passare per normalità, o meglio, Nel regime di terrore che si era creato queste mancanze del padre rispetto a moglie e figli sono sempre state fatte passare per normali per evitare a volte scontri da seconda guerra mondiale a cui ho assistito un paio di volte, tra cui anche violenza domestica.
In questo scenario, lui per la madre è il marito che non ha mai avuto ed io la fallita (perché non ho un lavoro statale o a tempo indeterminato ma a Partita Iva) che tenta di portarglielo via, e con lui tutti i suoi beni, che detto tra noi non ne ho proprio bisogno.
Il mio ragazzo è molto chiuso, ma si è fatto scappare che il padre sia bipolare ed in cura presso una psichiatra.
Io sospetto che lui abbia se non la stessa patologia, qualcosa di affine, infatti alterna momenti di alti e bassi, a volte non mi sorride nemmeno per giornate intere ed è silenzioso e schivo, non mi dice dove va e cosa fa, non mi chiama per tutto il giorno e la sera quando rientra non mi chiede nemmeno se io abbia bisogno di qualcosa, faccio sempre e solo io la spesa, pago le bollette e lui l’Affitto; io mantengo gli animali che lui ha portato perché non se ne è mai curato minimamente.
Nel 2018 abbiamo avuto la prima crisi, scoprii che con un amico andava a fare dei massaggi da prostitute.
Mi ha fatto ammalare ho perso 13 kg, e dopo suppliche e vane promesse siamo tornati insieme.
Nel 2020 altra crisi, ho scoperto un secondo telefono che non sapevo avesse, mandava email su chat di nascosto chiedendo incontri con un numero su cui l’ho chiamato, e gli prese un colpo; lo lasciai di nuovo e lui di nuovo mi supplicò di tornare e questa volta convivere e fare sul serio.
Io accettai mio malgrado e ad oggi a scadenza regolare, ogni 3/4 mesi ha una crisi dove dice di sentirsi stretto e non avere spazi.
Intanto io sono l’unica che si occupa della casa, degli animali, cucino lavo e stiro, tutto questo con un lavoro davvero molto impegnativo, e se gli chiedo che ha fatto o come è andata la sua giornata dice che sono oppressiva e faccio troppe domande.
Questi giorni ho capito che non è andato a lavoro, si veste da lavoro ma non so dove va, torna a casa in orari strani e non mi chiama nemmeno per sapere come sto tipo oggi che sapeva che ho la febbre.
Oggi l’ennesima lite dopo che è andato via due giorni di casa perché gli ho chiesto perché non risponde mai al telefono quando lo cerco.
Sono davvero demoralizzata, vorrei uscirne ma non ho forza, mi ha svuotata.
[#1]
Vorrebbe giustificare i comportamenti di questa persona con una diagnosi psichiatrica.
Prenda una decisione una volta per tutte senza tornare indietro.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Prenda una decisione una volta per tutte senza tornare indietro.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Utente
Gentile dott. Ruggiero,
Lo so che non è né la sede né il modo, però dia allora un consiglio a me su come uscirne perché sto vivendo in preda alle ansie, è imprevedibile anche l’umore con cui si sveglia la mattina, provo a fargli un sorriso a volte e lui mi guarda con indifferenza. Delle volte si sveglia ed è felice. Vorrei costruire una famiglia ed ho investito tutto su questa persona, non è facile uscirne. Ma non capisco mai cosa gli passa per la testa e perché mi omette anche cavolate come una visita dal fisioterapista.
Ma sono stanca delle continue bugie e omissioni, è un continuo. Avremmo dovuto vedere una casa da comprare ora scopro che ne parla con tutti meno che con me. Sono l’ultima ruota del carro.
Non so da dove partire, come intraprendere il discorso, come andarmene dalla casa di cui solo io mi prendo cura da più di due anni perché dopo tante sceneggiate lui comunque torna sempre.
È instabile ed imprevedibile, ed io mi sento in balia di come gira il vento. Sono sfinita e non riesco nemmeno più a starci mentalmente sul mio lavoro e la mia vita.
Mi aiuti, la prego.
La ringrazio.
Lo so che non è né la sede né il modo, però dia allora un consiglio a me su come uscirne perché sto vivendo in preda alle ansie, è imprevedibile anche l’umore con cui si sveglia la mattina, provo a fargli un sorriso a volte e lui mi guarda con indifferenza. Delle volte si sveglia ed è felice. Vorrei costruire una famiglia ed ho investito tutto su questa persona, non è facile uscirne. Ma non capisco mai cosa gli passa per la testa e perché mi omette anche cavolate come una visita dal fisioterapista.
Ma sono stanca delle continue bugie e omissioni, è un continuo. Avremmo dovuto vedere una casa da comprare ora scopro che ne parla con tutti meno che con me. Sono l’ultima ruota del carro.
Non so da dove partire, come intraprendere il discorso, come andarmene dalla casa di cui solo io mi prendo cura da più di due anni perché dopo tante sceneggiate lui comunque torna sempre.
È instabile ed imprevedibile, ed io mi sento in balia di come gira il vento. Sono sfinita e non riesco nemmeno più a starci mentalmente sul mio lavoro e la mia vita.
Mi aiuti, la prego.
La ringrazio.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 846 visite dal 16/11/2022.
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