La mia vita sociale, affettiva
Sono un ragazzo di 23 anni che, da qualche anno, soffre di DAP
Fino a qualche mese fa questi attacchi si verificavano solo durante la guida dell'auto, solo sull'autostrada e sporadicamente, spesso a distanza di qualche mese l'uno dall'altro. Non ho comunque mai avuto incidenti od eventi traumatici durante la guida.
Quindi, tutto sommato, non rappresentavano un grande problema.
Tuttavia 4 mesi fa, dopo aver avuto un nuovo episodio più forte dei precedenti, ho deciso di rivolgermi al mio medico curante che mi ha indirizzato verso una psicologa di fiducia, con cui ho iniziato una terapia di tipo "classico" da 3 mesi.
So benissimo che 3 mesi sono un tempo tutto sommato breve per la cura di questi disturbi, il problema è che non solo non ho trovato alcun giovamento ma, anzi, il problema si è aggravato: non ho veri e propri attacchi di panico ma comunque una sensazione di disagio diffusa ed ansia che mi rende difficoltosa la guida anche per tragitti molto brevi, cosa che prima non si verificava assolutamente e che rappresenta una fortissima limitazione per la mia vita sociale, affettiva e lavorativa.
Mi trovo in questa situazione di stallo da un mese e, nonostante lo faccia notare alla mia terapeuta, sembra non capire, continua a dirmi le stesse cose e non si trova una soluzione soddisfacente.
Vista la situazione, secondo Voi è il caso di interrompere la terapia e di rivolgermi ad un altro terapeuta o ad uno psichiatra?
Conculo informandoVi che non ho mai assunto alcun farmaco.
Ringrazio anticipatamente per la disponibilità.
Fino a qualche mese fa questi attacchi si verificavano solo durante la guida dell'auto, solo sull'autostrada e sporadicamente, spesso a distanza di qualche mese l'uno dall'altro. Non ho comunque mai avuto incidenti od eventi traumatici durante la guida.
Quindi, tutto sommato, non rappresentavano un grande problema.
Tuttavia 4 mesi fa, dopo aver avuto un nuovo episodio più forte dei precedenti, ho deciso di rivolgermi al mio medico curante che mi ha indirizzato verso una psicologa di fiducia, con cui ho iniziato una terapia di tipo "classico" da 3 mesi.
So benissimo che 3 mesi sono un tempo tutto sommato breve per la cura di questi disturbi, il problema è che non solo non ho trovato alcun giovamento ma, anzi, il problema si è aggravato: non ho veri e propri attacchi di panico ma comunque una sensazione di disagio diffusa ed ansia che mi rende difficoltosa la guida anche per tragitti molto brevi, cosa che prima non si verificava assolutamente e che rappresenta una fortissima limitazione per la mia vita sociale, affettiva e lavorativa.
Mi trovo in questa situazione di stallo da un mese e, nonostante lo faccia notare alla mia terapeuta, sembra non capire, continua a dirmi le stesse cose e non si trova una soluzione soddisfacente.
Vista la situazione, secondo Voi è il caso di interrompere la terapia e di rivolgermi ad un altro terapeuta o ad uno psichiatra?
Conculo informandoVi che non ho mai assunto alcun farmaco.
Ringrazio anticipatamente per la disponibilità.
[#1]
Gentile utente,
attualmente la letteratura scientifica internazionale è concorde nell'indicare la psicoterapia cognitivo-comportamentale in associazione alla terapia farmacologica, come il trattamento più efficace per la terapia del disturbo da attacchi di panico. Il fatto che in tre mesi (circa 12 sedute settimanali) non vi sia stato miglioramento, può essere normale per un percorso psicologico. Che tipo di psicoterapia sta effettuando?
Il mio consiglio è di affidarsi contemporaneamente alle cure di uno psichiatra e verificare l'eventualità di associare una terapia farmacologica per ridurre i suoi tempi di attesa e facilitare la remissione sintomatologica.
cordiali saluti
attualmente la letteratura scientifica internazionale è concorde nell'indicare la psicoterapia cognitivo-comportamentale in associazione alla terapia farmacologica, come il trattamento più efficace per la terapia del disturbo da attacchi di panico. Il fatto che in tre mesi (circa 12 sedute settimanali) non vi sia stato miglioramento, può essere normale per un percorso psicologico. Che tipo di psicoterapia sta effettuando?
Il mio consiglio è di affidarsi contemporaneamente alle cure di uno psichiatra e verificare l'eventualità di associare una terapia farmacologica per ridurre i suoi tempi di attesa e facilitare la remissione sintomatologica.
cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
[#2]
Gentile utente
Gli attacchi di panico sono un disturbo di cui si conosce oggigiorno piuttosto bene i meccanismi neurobiologici che stanno alla base di questi,con trattamenti di cui si dispone farmaci e tempi ben codificati;pertanto si rivolga ad uno specialista di fiducia e vedrà che troverà un notevole giovamento senza che questo disturbi peggiori notevolmente la qualità di vita
Gli attacchi di panico sono un disturbo di cui si conosce oggigiorno piuttosto bene i meccanismi neurobiologici che stanno alla base di questi,con trattamenti di cui si dispone farmaci e tempi ben codificati;pertanto si rivolga ad uno specialista di fiducia e vedrà che troverà un notevole giovamento senza che questo disturbi peggiori notevolmente la qualità di vita
Tommaso Vannucchi
[#3]
Utente
Per rispondere al Dottor Martiadis, sto effettuando una terapia di tipo "Freudiano", quindi la classica psicoanalisi che coinvolge a tutto tondo un pò tutti gli aspetti della vita familiare, emotiva ecc, quindi non specificamente mirata al sintomo.
Vorrei precisare che comunque, almeno fino a tre mesi fa, il mio disturbo non mi ha comunque impedito di svolgere le mie attività e, anzi, ho sempre percorso almeno un centinaio di km al giorno in auto e tutt'oggi mi sforzo di non smettere di guidare quotidianamente, anche se per poco tempo e per tragitti brevi, anche se la mia resistenza si sta fiaccando un pò.
Vi ringrazio infinitamente per la precisione e la celerità delle vostre risposte.
Vorrei precisare che comunque, almeno fino a tre mesi fa, il mio disturbo non mi ha comunque impedito di svolgere le mie attività e, anzi, ho sempre percorso almeno un centinaio di km al giorno in auto e tutt'oggi mi sforzo di non smettere di guidare quotidianamente, anche se per poco tempo e per tragitti brevi, anche se la mia resistenza si sta fiaccando un pò.
Vi ringrazio infinitamente per la precisione e la celerità delle vostre risposte.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2k visite dal 15/07/2009.
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