Cocaina e ricaduta citalopram

Buonasera,

Sono attualmente in cura con citalopram 20 mg da circa 5 settimane per disturbo ansioso ossessivo.
In seguito a un primo periodo di due settimane di fortissima ansia, tenuta a bada con xanax, nelle ultime settimane ho iniziato a percepire un lento miglioramento sui livelli di ansia, meno sulle ossessioni e sull'umore.


Ciò detto, venerdì e sabato stupidamente ho fatto uso di cocaina (0.2 per sera circa), svegliandomi domenica con forte derealizzazione alimentata da forte ansia e timore di perdere il controllo.
Parlo con il mio psichiatra il quale mi rassicura dicendomi che dovrebbe rientrare, ma io sono molto preoccupato di aver mandato all'aria la terapia e di essere tornato al punto di partenza.
Ad oggi, due giorni dopo, ho sensi di colpa continui e attacchi di ansia come a inizio terapia, oltre a forte sensazione di distacco alimentata da questi pensieri ansiogeni e ripetitivi.


Può un episodio del genere compromettere l'efficacia della terapia e gli effetti ansiolitici del citalopram?
In base alla vostra esperienza, si tratta di un effetto transitorio?


Vi ringrazio molto.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Non ha bisogno di una risposta a questa domanda, di per sé inutile. Piuttosto non serve che si definisca "stupido" un comportamento, se mai ha senso che si capisca se la cosa è ciclica: prima si fa quello che ovviamente non sarebbe opportuno specie in questo momento, poi ci si pone il problema opposto, di aver fatto l'irreparabile. Se questo dipende da un'alternanza umorale è bene individuarlo subito.
La diagnosi a quanto ho capito è disturbo ossessivo. Ansioso-ossessivo non significa niente, mentre quando parla di umore non si intuisce perché ne parli rispetto al disturbo ossessivo.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio.

Tutto iniziò con notti insonni in seguito alle quali ho sviluppato pensieri ossessivi sulla paura di non dormire. Con la terapia ho notato un miglioramento sull'ansia ma non delle ossessioni, anzi seppur riuscissi a dormire il notare che i pensieri non passavano provocò un calo del mio umore (il mio psichiatra parla di depressione però).
Cosa significa capire se la cosa è ciclica? In che cosa potrebbe dipendere da un problema umorale?

Grazie nuovamente.
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Utente
Utente
scusi c'era un errore, intendevo che il mio psichiatra non ha mi mai menzionato la depressione.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Ciclico significa capire se alterna momenti o periodi in cui fa cose anche correndo rischi, e altri in cui si dispera per i danni che può aver fatto, al di là del rischio oggettivamente corso.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Questa forma di ciclicità lascerebbe quindi intendere a suo avviso una forma di disturbo bipolare?

Spesso ho questi atteggiamenti in cui mi pento a posteriori di comportamenti che tengo, principalmente quando ledono alla mia salute (alcol, fumo, droghe). Alterazioni repentine di umore non ne rilevo tuttavia, ultimamente medio-basso stabilmente con un certo pessimismo sul futuro.

Lo psichiatra stesso ha effettuato solo la diagnosi di disturbi d'ansia con forte componente ossessiva, senza depressione o altro.

La ringrazio
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