Devo aspettare?
Ho passato 4 mesi e mezzo senza psicofarmaci volevo vedere se riuscivo da sola a superare ansia generalizzata e depressione ma, un fallimento.
Stavo giù i pensieri mi soffocavano la mente e lansia mi devastata il corpo.
Ho deciso cosi di andare di nuovo dalla psichiatra.
Giorno 12 novembre ho iniziato efexor da 37, 5 a rilascio prolungato e Xanaxda 0, 50 a rilascio prolungato.
Dopo 8 giorni ho aumentato a 75.
Per 20 giorni consecutivi da 75 avevo ancora ansia e soprattutto l'umore era salito di poco e dormivo poco, solo la sera stavo bene come se non avessi nulla ma, pochi effetti collaterali cioè
non avevo pensieri.
Risento la mia dottoressa e mi dice di aumentare a 150 per migliorare l'umore.
Ora sono 5 giorni che lo assumo ed ho dei forti effetti collaterali che le prime due dosi non mi davano.
Tremori interni, mente sempre pensierosa e ansia forte... volevo chiedere: e' normale, secondo voi?
Quanto devo aspettare dall'ultima dose che il farmaco faccia effetto?
E' normale che io ora mi sento così?...non vorrei che l" aumento mi provochi forte ansia e che non mi porti benefici.
Grazie tante
Dr.Matteo Pacini
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PS_Si, effetto visite in video. Non so a quale tariffa si riferisce, in ogni caso scriva pure alla mail se ha bisogno di informazioni.
Dr.Matteo Pacini
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, sembra strana la cosa. Ho aumentato la dose a 150 da 10 giorni questi ultimi 3 giorni, cioè dal 7 fino ad ora sto avendo ansia forte , mi sveglio che tremo e se riposo tranquillamente sul divano arriva all'improvviso fino a
ora non accadeva ..può essere possibile che mi da questo brutto effetto dopo 7 giorni non dovevano presentarsi subito?.. riguardo l'umore va un po' meglio ma io devo curare anche il sintomo dell'ansia ... lei che ne pensa ?grazie
Dr.Matteo Pacini
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Non saprei il senso di questa frase, magari è stata intesa male. Poi quale dose, 150 mg ? E che cosa ha di strano questa dose ?
Dr.Matteo Pacini
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Lo scoraggiamento è parte del suo problema, non serve a porre dei tempi che sono poi quelli in cui una cura può cominciare a funzionare. Se il limite è che le cure sono smesse presto, non è che non funzionano su di Lei, non funzionano su nessuno. La durata è fondamentale per valutare se si o se no, come del resto la dose.
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Incomprensibile come ragionamento. E non si sa perché dobbiamo fare ragionamenti a 2 settimane, e così a caso, come se non ci fossero dosi di riferimento.
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Lei a sua volta, oltre ad aver probabilmente cercato in giro risposte (come ora in risposta alle risposte) ci aggiunge delle considerazioni pessimistiche, perché così il suo cervello le fa fare in questo momento.
Tutto ciò perché mai andrebbe commentato ? Va lasciato perdere.
Dr.Matteo Pacini
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Non capisco sinceramente da cosa parta questo pensiero che ripete in maniera immutata, tipo "i farmaci non fanno più niente", o il perché si entusiasmi per questi discorsi che raccoglie in giro, apparentemente quasi fosse in cerca di una messa in dubbio a vuoto di qualsiasi cosa. D'altra parte discorsi ugualmente inconcludenti del tipo "metterci del suo"... Ma che vuol dire ? Esistono persone malate che non ci mettono del loro ? Anzi, in cosa consisterebbe di preciso poi, questo "metterci del proprio" che quindi secondo Lei alcuni non usano, e Lei sì ? Non sto chiedendo una risposta, è una domanda retorica.
Ha un medico, una cura, sta facendo tutta una serie di discorsi non richiesti né necessari.
Dr.Matteo Pacini
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Che cosa vuol dire questa frase, non capisco ? Aumentarli rispetto a quale dose ? Quali farmaci ? Detta così non ha senso proprio a livello concettuale, che vuol dire che uno "è contrario ad aumentare i farmaci"... ?
Invece la seconda affermazione:
"io devo farcela da sola se voglio vivere una vecchiaia in tranquillità.oppure moriròprima dei miei anni."
Questa proprio non ha senso medico. Farcela da sola è una bell'idea, dovremmo spiegarlo alla natura che ci manda le malattie, che ci mandi anche insieme le istruzioni per attivare la modalità "farcela da soli".
Che vuole che le dica... diciamo che non vedo in queste frasi una direzione chiara o comprensibile.
Dr.Matteo Pacini
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