Carbonato di Litio 600mg/die e Deniban 25mg/die per distimia o disturbo bipolare
Salve a tutti, e ringrazio fin da subito chi vorrà contribuire con un consiglio, un parere o una rassicurazione.
Da quanto ho memoria, cioè fin da piccolo, sono sempre stato caratterizzato da un umore alquanto basso, fatalista, tendente al depresso, costellato di sensazioni di inadeguatezza, timidezza e paura - specifico inoltre di aver avuto, tra i membri della mia famiglia paterna, diversi casi di depressione.
Il suddetto quadro negli ultimi tre anni, però, ha subito una netta mutazione, in quanto ho cominciato a sperimentare stati di euforia (quasi sempre concentrati da Gennaio a Luglio) durante cui ho vissuto mesi di (eccessiva) loquacità e assertività, un (eccessivo) slancio sociale e sessuale, un (eccessivo) aumento dell'autostima, con punte di presunzione e megalomania.
A questi periodi sono seguiti puntualmente, e quasi sempre a partire da Agosto/Settembre, mesi altrettanto colmi di ansia, depressione, incapacità di concentrarmi, inabilità a prendere decisioni, anedonia, perdita del piacere (anche sessuale), fatica nello svolgere anche le più banali attività quotidiane (come farmi una semplice doccia) - fasi in cui mi sembra di diventare la copia al negativo di me stesso (ammesso e non concesso ci sia qualcosa di positivo nei miei sentimenti eccessivamente euforici.)
Stanco di queste oscillazioni (che ovviamente mi creano non pochi problemi lavorativi e personali), ho deciso di rivolgermi a una psichiatra/psicoterapeuta, la quale crede che la mia diagnosi possa essere distimia o disturbo bipolare.
Parallelamente al percorso psicoterapeutico, la specialista mi ha prescritto Carbonato di Litio 300mg (2 volte al giorno) e Deniban 25mg (da assumere la mattina.)
Scusandomi per il lungo preambolo, ecco le domande che vorrei porvi:
1. La cura farmacologica vi sembra indicata per il mio caso?
Non lo chiedo per mancanza di fiducia verso la specialista che mi segue, ma vorrei avere un secondo o terzo parere (forse anche e soltanto a scopo di rassicurazione, sono vagamente ipocondriaco circa gli effetti collaterali degli psicofarmaci.)
2. Quali differenze intercorrono tra distimia e disturbo bipolare? E come si può arrivare a una diagnosi coerente e certa sulla mia situazione?
Vi ringrazio ancora per l'attenzione e il tempo che mi avete dedicato.
Buon lavoro e buona serata!
Da quanto ho memoria, cioè fin da piccolo, sono sempre stato caratterizzato da un umore alquanto basso, fatalista, tendente al depresso, costellato di sensazioni di inadeguatezza, timidezza e paura - specifico inoltre di aver avuto, tra i membri della mia famiglia paterna, diversi casi di depressione.
Il suddetto quadro negli ultimi tre anni, però, ha subito una netta mutazione, in quanto ho cominciato a sperimentare stati di euforia (quasi sempre concentrati da Gennaio a Luglio) durante cui ho vissuto mesi di (eccessiva) loquacità e assertività, un (eccessivo) slancio sociale e sessuale, un (eccessivo) aumento dell'autostima, con punte di presunzione e megalomania.
A questi periodi sono seguiti puntualmente, e quasi sempre a partire da Agosto/Settembre, mesi altrettanto colmi di ansia, depressione, incapacità di concentrarmi, inabilità a prendere decisioni, anedonia, perdita del piacere (anche sessuale), fatica nello svolgere anche le più banali attività quotidiane (come farmi una semplice doccia) - fasi in cui mi sembra di diventare la copia al negativo di me stesso (ammesso e non concesso ci sia qualcosa di positivo nei miei sentimenti eccessivamente euforici.)
Stanco di queste oscillazioni (che ovviamente mi creano non pochi problemi lavorativi e personali), ho deciso di rivolgermi a una psichiatra/psicoterapeuta, la quale crede che la mia diagnosi possa essere distimia o disturbo bipolare.
Parallelamente al percorso psicoterapeutico, la specialista mi ha prescritto Carbonato di Litio 300mg (2 volte al giorno) e Deniban 25mg (da assumere la mattina.)
Scusandomi per il lungo preambolo, ecco le domande che vorrei porvi:
1. La cura farmacologica vi sembra indicata per il mio caso?
Non lo chiedo per mancanza di fiducia verso la specialista che mi segue, ma vorrei avere un secondo o terzo parere (forse anche e soltanto a scopo di rassicurazione, sono vagamente ipocondriaco circa gli effetti collaterali degli psicofarmaci.)
2. Quali differenze intercorrono tra distimia e disturbo bipolare? E come si può arrivare a una diagnosi coerente e certa sulla mia situazione?
Vi ringrazio ancora per l'attenzione e il tempo che mi avete dedicato.
Buon lavoro e buona serata!
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la premessa è poi differente dal comportamento, poiché pur essendo seguito da uno specialista fa domande dubbiose sulla terapia e la diagnosi che sono l'input primario della sua patologia e del trattamento conseguente.
Anche la ricerca di rassicurazioni è un modo per negare la propria dubbiosità rispetto a quanto viene fatto fino ad ora.
Se dubita dell'operato del suo specialista, il secondo o terzo parere che richiede può essere possibile con una visita diretta.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Anche la ricerca di rassicurazioni è un modo per negare la propria dubbiosità rispetto a quanto viene fatto fino ad ora.
Se dubita dell'operato del suo specialista, il secondo o terzo parere che richiede può essere possibile con una visita diretta.
Dr. F. S. Ruggiero
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https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.7k visite dal 09/11/2022.
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