Parere bupropione
Buongiorno,
Soffro di distimia. Nel corso degli anni ho provato vari farmaci (sertralina, paroxetina e venlafaxina), tutti sospesi dallo psichiatra curante per gli effetti collaterali causati.
Al terzo tentativo ho fatto un bilancio e ho deciso di smettere di "provare ad assumerli" e ho continuato la psicoterapia, in quanto non amo le sperimentazioni alla cieca.
Sono un chimico farmaceutico, non ho quindi competenze mediche, ma conosco bene i farmaci. Proprio per questo, dopo i tre tentativi, mi sono permesso di chiedere alla mia psichiatra se non valesse la pena provare il bupropione.
Data la mia diagnosi, dati gli effetti collaterali riportati con gli SSRI (non solo incessante anorgasmia, ma anche letargia invalidante, xerostomia perenne, sbadigli continui - anche 10 al minuto, sempre) e dati gli studi che ne dimostrano l'effettiva efficacia (pari o addirittura superiore agli SSRI), credevo fosse uno dei più indicati, ma non mi sembrò troppo entusiasta e infatti non me lo prescrisse, giustificando la decisione con: "prima proviamo altro, lasciamolo semmai come ultimo".
La domanda che vorrei porvi in realtà trascende il mio caso specifico, bensì è più diretta vs la vostra esperienza, in relazione anche alle linee guida in vigore: perché il bupropione, benché sulla carta sempre essere spesso uno dei farmaci più adatti per distimia e altri disturbi (anche depressivi, soprattutto se non ansiosi) sembra non essere mai prescritto come prima scelta o addirittura raramente contemplato? Qual è la vs posizione a riguardo?
Vorrei giusto capire se fosse il medico il problema, quindi varrebbe la pena sentire un secondo parere, o se è proprio un approccio generalizzato/c'è un motivo per cui si preferisca partire con SSRI con pazienti distimici e non, caratterizzati da ipersonnia, stanchezza cronica, anedonia, difficoltà a mantenere la concentrazione etc.
Grazie a chi vorrà rispondere!
Soffro di distimia. Nel corso degli anni ho provato vari farmaci (sertralina, paroxetina e venlafaxina), tutti sospesi dallo psichiatra curante per gli effetti collaterali causati.
Al terzo tentativo ho fatto un bilancio e ho deciso di smettere di "provare ad assumerli" e ho continuato la psicoterapia, in quanto non amo le sperimentazioni alla cieca.
Sono un chimico farmaceutico, non ho quindi competenze mediche, ma conosco bene i farmaci. Proprio per questo, dopo i tre tentativi, mi sono permesso di chiedere alla mia psichiatra se non valesse la pena provare il bupropione.
Data la mia diagnosi, dati gli effetti collaterali riportati con gli SSRI (non solo incessante anorgasmia, ma anche letargia invalidante, xerostomia perenne, sbadigli continui - anche 10 al minuto, sempre) e dati gli studi che ne dimostrano l'effettiva efficacia (pari o addirittura superiore agli SSRI), credevo fosse uno dei più indicati, ma non mi sembrò troppo entusiasta e infatti non me lo prescrisse, giustificando la decisione con: "prima proviamo altro, lasciamolo semmai come ultimo".
La domanda che vorrei porvi in realtà trascende il mio caso specifico, bensì è più diretta vs la vostra esperienza, in relazione anche alle linee guida in vigore: perché il bupropione, benché sulla carta sempre essere spesso uno dei farmaci più adatti per distimia e altri disturbi (anche depressivi, soprattutto se non ansiosi) sembra non essere mai prescritto come prima scelta o addirittura raramente contemplato? Qual è la vs posizione a riguardo?
Vorrei giusto capire se fosse il medico il problema, quindi varrebbe la pena sentire un secondo parere, o se è proprio un approccio generalizzato/c'è un motivo per cui si preferisca partire con SSRI con pazienti distimici e non, caratterizzati da ipersonnia, stanchezza cronica, anedonia, difficoltà a mantenere la concentrazione etc.
Grazie a chi vorrà rispondere!
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Il bupropione non fornisce efficacia sulla
Sintomatologia depressiva come indicato ed i risultati con l’utilizzo del farmaco sono spesso non soddisfacenti o temporanei.
Ciò non toglie che nel suo caso può essere provato.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Sintomatologia depressiva come indicato ed i risultati con l’utilizzo del farmaco sono spesso non soddisfacenti o temporanei.
Ciò non toglie che nel suo caso può essere provato.
Dr. F. S. Ruggiero
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https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 6.6k visite dal 05/11/2022.
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