è una settimana che ho sospeso antabuse (200 mg al di) posso bere un paio di bicchieri?

Premetto che non ho mai avuto grossi problemi con l'alcol ma quest'estate ho iniziato un po' ad esagerare per una delusione d'amore... Mi sono rivolto ad uno specialista che mi ha prescritto questo farmaco per 2/3mesi, è una settimana che ho sospeso il farmaco e domani sera ho una cena con dei vecchi amici, se bevo 1/2 bicchieri di rosso mi farà male?
Vedo lo specialista martedì ed oggi non sono riuscito a rintracciarlo.
Ho assunto il farmaco per 2 mesi, dosaggio mezza pasticca al giorno.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
La domanda è talmente surreale che non si capisce se è una presa in giro o una provocazione.
Ha sospeso la terapia (del resto, se lo assumeva lei in autonomia, la suddetta terapia fa spesso questa fine), e si pone il problema di come può bere. Ora che se lo ponga sarà sintomatico del suo problema, per il quale è in cura con l'antabuse, ma che chieda come fare è decisamente surreale.
Sta avendo una ricaduta del suo problema, contatti subito il medico e glielo comunichi, così le indica la cura. Peraltro, nessuno le ha detto di sospenderla mi par di capire. Ma, ripeto, se l'antabuse funzionasse senza nessuno che obbliga gli altri ad assumerlo, allora non sarebbero alcolisti.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
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BUONGIORNO, ANZI TUTTO GRAZIE PER AVERMI RISPOSTO.NON HO SPECIFICATO NEL PRIMO MESSAGGIO CHE È MOLTI ANNI CHE SONO IN ANALISI CON UNA BRAVISSIMA PSICOANALISTA,E DEVO DIRE CHE QUESTI ANNI DI PSICOANALISI PER ME SONO STATI MIRACOLOSI. PER MOLTI ANNI HO ASSUNTO ANCHE CURE FARMACOLOGICHE MA NON MI HANNO MAI RISOLTO IL PROBLEMA, AVEVO SEMPRE L'IMPRESSIONE DI TAPPARE UN BUCO. NON CREDO CHE TORNERÒ A BERE OLTREMODO. IN REALTÀ LA MIA DOMANDA ERA SOLO PER CAPIRE SE DOPO 8 GIORNI CONTINUANO GLI EFFETTI DEL FARMACO,NON CREDO DI ESSERE ALCOLISTA, È PUR VERO CHE QUESTA È LA CONVINZIONE DI MOLTI ALCOLISTI..... IO HO IMPARATO CON LO STUDIO DI ME STESSO A ESSERE CONSAPEVOLE DELLE MIE AZIONI, LA MIA SPINTA A BERE DI QUESTI MESI ERA DATA DAL DOLORE CHE HO PROVATO E CHE ORA HO ACCETTATO, NON HO DIMENTICATO. INFORMERÒ CHIARAMENTE LO SPECIALISTA E LUNEDI AVRÒ MODO DI PARLARE CON LA MIA ANALISTA. COMUNQUE LEI NON MI CONOSCE E HA FATTO BENE A METTERMI IN GUARDIA.
GRAZIE
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Se quello che dice è vero, e se ha avuto la diagnosi di alcolismo, ha una visione completamente sbagliata del problema. Tutto qui. Le considerazioni sulla previsione di non bere riguardano il modo in cui lei dichiara se stesso, non il problema che ha. Adesso sta programmando un'esposizione all'alcol, a partire da una diagnosi di alcolismo: se davvero fosse così, rispecchierebbe una mancanza di nozione di base su cosa sia l'alcolismo. Oppure, è semplicemente la voglia di bere che la spinge a sospendere la cura, ponendosi il problema di evitare l'intossicazione con il disulfiram.
Al di là del fatto che quel tipo di terapia (disulfiram) non va gestita in autonomia, perché non ha senso.

Dr.Matteo Pacini
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