Parere su delirio e relativa terapia

Mio padre (68 anni) da circa sei mesi soffre di delirio di gelosia ha cominciato con il controllare in modo ossessivo il telefono di mia madre anche di notte, attribuendole tradimenti con diversi uomini, con pesanti scenate (soprattutto di sera prima di addormentarsi) e accuse ovviamente totalmente infondate e improbabili.
Premetto che ha sempre avuto atteggiamenti di gelosia nei confronti di mia madre e di noi figlie ma mai a questi livelli, modificando la realtà e inventando cose oggettivamente poco credibili.
Tutti i nostri tentativi di farlo ragionare "riportandolo alla realtà" (ad es.
l'impossibilità di uscire da casa per le restrizioni dovute alla pandemia) non ottengono alcun risultato.

Con molta fatica un mese fa siamo riusciti a portarlo da uno pschiatra che gli ha prescritto l'olanzapina, gradualmente è arrivato a prenderne 15mg, purtroppo ora si rifiuta di proseguire la terapia perché durante il giorno si sente intontito, e non intende effettuare la visita di controllo.

Il dottore ha consigliato a mia madre di non usare il cellulare ma è servito poco o nulla.

Il referto della RM encefalo non indica particolari problemi e non ci sembra avere altri problemi a livello di memoria o orientamento.

Non abbiamo ottenuto molti miglioramenti con questa terapia, continua ad avere le sue convinzioni, il clima familiare è totalmente cambiato con un notevole stress per noi familiari che cerchiamo di fare il possibile per distrarlo da questo suo chiodo fisso, senza ottenere molti risultati e spesso non riconoscendo più la persona che era.

È possibile che si tratti dell'inizio di un deterioramento cognitivo?
O di una demenza?

Posso avere un vostro parere sulla terapia?
ci sono altri farmaci mirati per questa tipologia di delirio?
Scusate le tante domande ma in queste situazioni ci si sente attratti in un vortice da cui è difficile uscire.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
A volte questi sintomi possono essere predittivi di deterioramento anche molti anni prima della manifestazione.


Se la terapia è parzialmente efficace va cambiata con una rivalutazione.


Dr. F. S. Ruggiero



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