Ansia e pensieri ricorrenti

Gentili dottori,
da circa un paio di mesi mi sento abbastanza serena, ma negli ultimi anni ho vissuto malissimo, perchè ero (e spero di esserne uscita definitivamente) in preda a pensieri ossessivi.
mi spiego meglio: ho un compagno che mi ama, ma che vive ancora con i genitori, con i quali sta bene e non aspira ad una convivenza con me.
siamo assieme da diversi anni e avrei sperato mi chiedesse di sposarlo.
ma niente di tutto ciò.

ogni 2 o 3 settimane mi assaliva una tristezza per questa situazione di coppia che io non concepivo e lo riempivo di messaggi nei quali esternavo tutta la mia rabbia per la sua indolenza ed apatia e la sua mancanza di desiderio di costruirsi una vita normale di coppia assieme a me.
seguivano liti che duravano anche giorni, per poi fare la pace e mi rendevo conto di aver esagerato.

ma la cosa brutta di me stessa era questo impulso irrefrenabile che mi partiva da dentro e che mi costringeva a scrivergli e a ricercare lo scontro.

poi, circa due mesi fa, mi sono arresa, forse consapevole delle poche energie che ho da investire in una convivenza, e ho cominciato a farmi andare bene questo rapporto in cui ci si sente ogni giorno al telefono e ci si vede 2 volte la settimana.

vorrei sapere da voi, se questo tipo di problema che ho avuto può essere ricondotto a disturbi ossessivo-compulsivi, psicosi o altro.

grazie a chi mi aiuterà a fare luce dentro di me.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.3k 1k
Per una diagnosi specifica deve effettuare una visita specialistica dal vivo.



Dr. F. S. Ruggiero


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Utente
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