Consiglio su disturbi depressivi-ansiosi e cefalea cronica
Da quando sono ragazzino (all'età di circa 10 anni) soffro di una cefalea a carattere emicranico che però non è mai stata invalidante fino all'età di 19 anni circa.
Poi, all'età di 20 anni, in seguito a fattori stressanti e vissuti dolorosi, ho cominciato a soffrire di disturbi depressivi e ansiosi (umore depresso, forte stanchezza, mancanza di energia, assenza di piacere, angoscia, ansia generalizzata) e inoltre la cefalea si è aggravata fino a diventare presente quasi ogni giorno.
Dopo un anno, mi indirizzarono al Cps della mia zona; lì fui visitato da una psichiatra che mi prescrisse una terapia farmacologica a base di antidepressivi e ansiolitici e nel frattempo iniziai un percorso di psicoanalisi che durò più di un anno.
Durante questo anno mi fu cambiata più volte la terapia farmacologica poiché non avevo molti miglioramenti e purtroppo la psicoanalisi non mi aiutò un granché.
Inoltre la neurologa mi prescrisse una terapia farmacologica che poi cambiò più volte col passare degli anni visti gli scarsi benefici.
A 24 anni tentai per la prima volta il suicidio.
Qui, siamo ad inizio 2017: quando mi dimisero dall'ospedale, la psichiatra mi consigliò delle sedute di Tec: ne feci 7 applicazioni che servirono solo per togliermi un pò i pensieri di suicidio.
Nel frattempo la cefalea si aggravò, ogni giorno dovetti prendere analgesici per ridurre un pò il forte dolore.
Così la neurologa del Centro Cefalee mi propose un ricovero per la disassuefazione dagli analgesici e per rivedere la terapia farmacologica.
Tuttavia, col passare dei mesi la mia situazione non migliorò un granché, sia a livello psicologico sia neurologico; infatti la mia psichiatra modificò ancora la terapia farmacologica, mentre la neurologa decise di procedere con le iniezioni di tossina botulinica.
Qui era l'inizio del 2019, avevo 26 anni.
Purtroppo la situazione rimase invariata, tant'è che alla fine del 2019 tentai di nuovo il suicidio e fui nuovamente ricoverato in Psichiatria.
Dopodiché feci una visita con lo psichiatra che mi propose la rTMS; così, iniziai, feci 5 sedute, ma poi dovemmo interrompere poiché mi causava un aumento del mal di testa.
Ad oggi, la situazione è rimasta più o meno la stessa, e io sono qui per chiedere un vostro parere viste le molte terapie farmacologiche e non provate senza grandi benefici, e inoltre volevo farvi anche due domande specifiche che ho chiesto anche ai medici che mi seguono ma non mi hanno saputo rispondere non essendo a conoscenza: allora, la prima domanda è: la terapia con i gepanti che uscirà a breve potrà essere una buona cura da provare nel mio caso?
E la seconda domanda è: siccome ho letto di una buona efficacia dalle infusioni di Ketamina via endovena sia nel ridurre i gravi sintomi depressivi sia per alleviare il dolore cronico nella cefalea e nell'emicrania, volevo sapere se qualcuno di voi è a conoscenza di questa terapia e potesse darmi delle informazioni.
Grazie mille
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
In merito alla cefalea ho già provato a inserirla nella sezione Neurologia, ma non ho avuto alcuna risposta.
Per quanto riguarda ciò che mi ha chiesto, l'ultima diagnosi parla di un disturbo depressivo di personalità (che adesso però nel nuovo DSM non c'è più se non sbaglio) e di un disturbo evitante di personalità.
Le terapie farmacologiche e non farmacologiche ne ho fatte molte, per questo non sono riuscito a includerle nel 1 messaggio.
Allora.. Iniziamo dal 2014, ossia da quando sono stato preso in carico dal Cps:
20mg Cipralex e 15+15+20 gocce Lorazepam, 10 gocce Laroxyl.
Poi, da metà 2014 fino a metà 2016 ho cambiato diversi antidepressivi ma non ricordo il dosaggio poiché non trovo più le prescrizioni, le indico comunque i nomi dei farmaci(Daparox, Anafranil, Laroxyl).
Ricovero in una comunità con seguente terapia: Efexor RP 225mg, Levopraid 75mg, Depakin Chrono 600mg, Tavor 40+40+40 gocce.
1 ricovero in SPDC(fine 2016) per tentato suicidio con seguente terapia Cymbalta 120mg, Depakin Chrono 600mg, Seroquel RP 500mg, Valium 60+60+60 gocce, Talofen 10+10+10 gocce, Levopraid 75mg.
Dopo una settimana circa mi è stato tolto il Talofen.
Ricovero a Villa Santa Chiara per un mese e mezzo circa, verso la metà del 2017, con 7 sedute di Tec, Terapia della luce, Deprivazione del sonno, 15 sedute di tdcs, e la seguente terapia farmacologica:
Zarelis 300mg RP, Elontril 150mg RM, EN 10+10+10 gocce, Resilient 83mg RP, Quetiapina 50mg RP.
Poi, a fine 2017, altro cambio di terapia:
Zarelis 150mg, Mirtazapina 30mg, Quetiapina 100mg, Resilient 83mg RP, EN 10+10+10 gocce.
Inizio 2018, in concomitanza dell'aggravarsi della cefalea, nuovo cambio terapia:
Resilient 83mg RP, Zarelis 225mg, En 10+10+10 gocce, Clorpromazina 25mg, Lamotrigina 100mg.
Dopo una settimana sospensione Lamotrigina e Clorpromazina in seguito a grave eruzione cutanea, Zarelis portato a 300mg, introduzione di Levopraid 50mg e Topamax 100mg.
Metà 2018:
Topamax interrotto per aumento depressione e introduzione Inderal 40mg, Levopraid tolto per introduzione Quetiapina 50mg RP per insonnia; Zarelis 300mg, Resilient 83 mg RP, EN 10+10+10 gocce.
2 ricovero in SPDC(fine 2019)per intenzione suicida con la seguente terapia: Venlafaxina gradualmente sospesa per introduzione Sertralina 150mg, Quetiapina RP 400mg poi ridotta a 100mg, Amisulpride 50mg, Amitriptilina 20mg, Aripiprazolo 5mg, Flurazepam 30mg.
Settembre 2020: sospensione graduale di Quetiapina, Aripiprazolo e Flurazepam; Sertralina 200mg, Duloxetina 60mg, Amisulpride 50mg, 15+20 gocce EN, Laroxyl 5 gocce, Valium 7 gocce la sera.
Nel 2021 ho fatto anche 5 sedute di rTMS ma poi abbiamo dovuto interrompere per aumento cefalea.
Da Settembre 2020 fino ad oggi la terapia farmacologica è sempre stata quest'ultima citata sopra.
Poi dal 2014 fino ad oggi ho fatto anche diversi percorsi di psicoterapia e tutt'ora sono seguito da una psicoterapeuta nel pubblico.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
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Le diagnosi che mi hanno fatto in precedenza a quella che le ho detto sono state diverse:
La prima diagnosi(2014) parlava di un disturbo depressivo maggiore con ansia generalizzata, poi a seguire ci sono state altre diagnosi:
Disturbo borderline e depressione maggiore(2016)
Disturbo borderline con sindrome ansiosa depressiva(2017/18)
E infine nel 2019 l'ultima diagnosi che parla di un disturbo evitante della personalità con tratti depressivi e ansiosi.
Inoltre si parla anche di alcuni tratti che rientrano nel disturbo borderline di personalità ma che non soddisfano completamente questo disturbo e dunque non posso essere classificato nella diagnosi di borderline.
Questo è tutto.
O "alcuni tratti" oppure c'è la diagnosi "disturbo borderline". Se è riportata come diagnosi, non è che sono alcuni tratti, è quella diagnosi lì, il che spiega come mai terapie che non hanno a che vedere né con la depressione né con i disturbi d'ansia.
Dr.Matteo Pacini
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"Dall'intervista per i Disturbi di Personalità viene confermato l'orientamento diagnostico per un disturbo di personalità, in particolare vengono soddisfatti i criteri per il Disturbo Evitante di Personalità. Sono presenti anche tratti appartenenti ad altri disturbi che non raggiungono però la piena diagnosi. Di seguito vengono elencati i pochi criteri soddisfatti per gli altri disturbi.
-Disturbo depressivo di personalità:
Percezione del tono dell'umore deflesso;
Difficoltà a percepire piacere e gratificazione;
- Disturbo ansioso:
Percezione di ansia generalizzata;
Non ha il Depressivo.
"Percezione di ansia generalizzata" non saprei cosa significhi. Un sintomo ? Ma non è un sintomo l'ansia generalizzata, è il Disturbo d'ansia generalizzato.
Le terapie continuano a non tornarmi.
Dr.Matteo Pacini
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Non cambia però il discorso.
Dr.Matteo Pacini
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