Correlazione tra ansia/panico, sforzo fisico e caffeina
Da fine luglio soffro di un disturbo di panico.
Dopo circa 2 settimane di cure sbagliate con il mio psichiatra ho iniziato ad assumere escitalopram 10 gocce al giorno 20mg/ml e Xanax retard da 0.5, 2 Al mattino e 2 alla sera.
Dall’inizio della cura sono circa passati 2 mesi il problema sembrava di molto attenuato tanto che avevo ripreso a bere caffè.
Lo Xanax è stato ridotto di mia iniziativa di 1 pastiglia alla sera al posto che due.
Siccome ho iniziato a lavorare ad inizio agosto e vista la condizione medica critica ho interrotto allenamento in palestra di body building che erano spinti al limite, facevo 3 ore al giorno di pesi con carichi alti, tutti i giorni.
Come spiegato sopra da circa 3 settimane ho ripreso a bere caffè e sembrava andare tutto bene.
Oggi vado in palestra (attualmente sono fuori forma visto lo stop) e inizio ad allenarmi mantenendo i carichi che facevo prima.
Ho fatto 6 serie da 10 ripetizioni a 85kg alla leg extension e 6 serie da 15/18 ripetizioni a 200kg sui polpacci in super serie (ovvero con solo una pausa di 1:30 minuti tra i due esercizi che venivano svolti in maniera sequenziale).
Fino a lì tutto bene, il battito cardiaco era basso sui 120 misurato con lo smartwatch.
Vado per fare il trapezio con il bilanciere a 70kg e faccio 4 serie da 10 ripetizioni e mi arriva una vampata di calore fortissima, il battito sale sui 170 (tutti sintomi sperimentato dall’ insorgenza del problema a fine luglio...) prendo 2 tavor sublinguali la cosa non passa subito ma dopo un 20 minuti si attenua non ho più avuto attacchi da almeno 2 mesi.
Il medico è convinto che sia panico ma io no durante quest’episodio ho avvertito 2 o 3 extra sistole mi chiedo quindi se il problema è il disturbo da panico o è cardiaco?
Vi è correlazione tra attacchi di panico e sforzo fisico nella letteratura scientifica?
I sintomi che ho sempre avuto sono fisici e non mentali, io non ho paura quando ho questi attacchi... semplicemente sto male come se avessi un infarto o un cuore impazzito con battuti sui 170, che si abbassano e dopo un po’ ripartano, sembrano più aritmie cosa posso fare?
In ospedale quando andai dissero che il cuore era apposto ma la visita non è stata approfondita... consigli di professionisti?
Dopo circa 2 settimane di cure sbagliate con il mio psichiatra ho iniziato ad assumere escitalopram 10 gocce al giorno 20mg/ml e Xanax retard da 0.5, 2 Al mattino e 2 alla sera.
Dall’inizio della cura sono circa passati 2 mesi il problema sembrava di molto attenuato tanto che avevo ripreso a bere caffè.
Lo Xanax è stato ridotto di mia iniziativa di 1 pastiglia alla sera al posto che due.
Siccome ho iniziato a lavorare ad inizio agosto e vista la condizione medica critica ho interrotto allenamento in palestra di body building che erano spinti al limite, facevo 3 ore al giorno di pesi con carichi alti, tutti i giorni.
Come spiegato sopra da circa 3 settimane ho ripreso a bere caffè e sembrava andare tutto bene.
Oggi vado in palestra (attualmente sono fuori forma visto lo stop) e inizio ad allenarmi mantenendo i carichi che facevo prima.
Ho fatto 6 serie da 10 ripetizioni a 85kg alla leg extension e 6 serie da 15/18 ripetizioni a 200kg sui polpacci in super serie (ovvero con solo una pausa di 1:30 minuti tra i due esercizi che venivano svolti in maniera sequenziale).
Fino a lì tutto bene, il battito cardiaco era basso sui 120 misurato con lo smartwatch.
Vado per fare il trapezio con il bilanciere a 70kg e faccio 4 serie da 10 ripetizioni e mi arriva una vampata di calore fortissima, il battito sale sui 170 (tutti sintomi sperimentato dall’ insorgenza del problema a fine luglio...) prendo 2 tavor sublinguali la cosa non passa subito ma dopo un 20 minuti si attenua non ho più avuto attacchi da almeno 2 mesi.
Il medico è convinto che sia panico ma io no durante quest’episodio ho avvertito 2 o 3 extra sistole mi chiedo quindi se il problema è il disturbo da panico o è cardiaco?
Vi è correlazione tra attacchi di panico e sforzo fisico nella letteratura scientifica?
I sintomi che ho sempre avuto sono fisici e non mentali, io non ho paura quando ho questi attacchi... semplicemente sto male come se avessi un infarto o un cuore impazzito con battuti sui 170, che si abbassano e dopo un po’ ripartano, sembrano più aritmie cosa posso fare?
In ospedale quando andai dissero che il cuore era apposto ma la visita non è stata approfondita... consigli di professionisti?
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"Il medico è convinto che sia panico ma io no durante quest’episodio ho avvertito 2 o 3 extra sistole mi chiedo quindi se il problema è il disturbo da panico o è cardiaco?"
Il che porterebbe appunto a pensare la stessa cosa. Il tipo di domanda che si pone, come la pone e anche il fatto che è in cerca di rassicurazione. Non ho capito, che dovevano approfondire in ospedale se non hanno visto niente ?
Il che porterebbe appunto a pensare la stessa cosa. Il tipo di domanda che si pone, come la pone e anche il fatto che è in cerca di rassicurazione. Non ho capito, che dovevano approfondire in ospedale se non hanno visto niente ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Andai all’ospedale durante il primo attacco a fine luglio, fecero ecg risultato nella norma ed esame troponina che risultò di 13 microgrammi su litro. Questa cosa delle extrasistole la sento da tanti anni, prima del panico, non si è mai riusciti a registrarla perché è molto difficile farlo se non utilizzando un esame holster su 24/48 ore che non ho mai fatto. La principale mia domanda è può un’allenamento inteso scattered un attacco di panico? Quali potrebbero essere delle buone pratiche da adottare per evitare questi episodi (continuando ovviamente la cura) per esempio non bere più caffè, allenarsi con pause più lunge e pesi più leggeri, effettuare esami specifici per escludere problemi cardiaci ecc.. Era questo il senso del consulto. Avere dei consigli a proposito.
[#3]
Quindi non si parla di extrasistole, perché non è risultato, se mai di palpitazione o cardiopalmo, cioè la sensazione soggettiva. Il panico si evita curando il panico.
Il senso del consulto rimane oscuro. Da una parte elenca dei fattori che possono scatenare il panico, tipo il caffé, dall'altra parla di accertamenti per "escludere problemi cardiaci". A me pare che non abbia ancora una visione del panico, probabilmente anche perché il disturbo è ancora attivo nonostante la cura, quindi andrebbe riconsiderata, nel senso di vedere se ce n'è una che può essere più efficace.
Il senso del consulto rimane oscuro. Da una parte elenca dei fattori che possono scatenare il panico, tipo il caffé, dall'altra parla di accertamenti per "escludere problemi cardiaci". A me pare che non abbia ancora una visione del panico, probabilmente anche perché il disturbo è ancora attivo nonostante la cura, quindi andrebbe riconsiderata, nel senso di vedere se ce n'è una che può essere più efficace.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.3k visite dal 09/10/2022.
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