Depersonalizzazione depressione
Gent.mi, sono una ragazza di 35 anni disperata. a 17 ebbi una violenta forma d'ansia che scaturi' in quella che oggi comprendo chiamarsi depersonalizzazione. Poi ne guarii dopo poco tempo. in seguito alcuni episodi depressivi di minor entità. (sono sposata da un anno, ansiosa per carattere, pessimista, vivo sempre in codizioni di affanno).MA da marzo 2009 ho iniziato a lamentare stanchezza e spossatezza quasi invalidanti.il medico mi prescrive citalopram dopo aver appurato che tutti gli esami del sangue sono ok (dopo 20 gg desisto, mi da letargia) . allora vado da uno psichiatra della mia zona, mi toglie il citalopram e mi fa prendere per un mese il wellbutrin 150 mg 1 pastiglia. nell'ugual misura in cui mi fa venire un po' più di energia , sento molta più ansia dentro di me...dico è normale, sarà una fase di assestamento. ma poi iniziano dei pensieri strani, ossessivi, penso alla morte come unico rimedio del mio male, e cado di nuovo del terrificante vortice della depersonalizzazione..E' orribile. lo psichiatra ora mi ha prescritto lo zoloft (passaggio diretto da uno all'altro) - 1 pastiglia la sera. Secondo voi:
1) è la via giusta?
2) potrebbe essere il wellbutrin che ho smesso ieri a darmi questi pensieri agghiaccianti?
3) e soprattutto guarirò? internet è una giungla di disperati come me....non resisto alla tentazione e leggo testimonianze poco confortanti....aiutatemi per favore grazie fin da subito
1) è la via giusta?
2) potrebbe essere il wellbutrin che ho smesso ieri a darmi questi pensieri agghiaccianti?
3) e soprattutto guarirò? internet è una giungla di disperati come me....non resisto alla tentazione e leggo testimonianze poco confortanti....aiutatemi per favore grazie fin da subito
[#1]
quanto zoloft le e' stato prescritto?
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Ex utente
mi è stato prescitto una pastiglia di zoloft la sera, da 50, sebbene a prenderne una compressa non ci sia ancora arrivata. Martedì scorso il mio psichiatra mi ha detto "continua con una di wellbutrin al mattino e mezza di zoloft la sera". Così ho fatto per due gg, ma l'altro ieri ho avuto una sorta di attacco di panico a causa delle mie continue fissazioni sul "chi sono io", l'ho chiamato e mi ha detto di togliere il wellbutrin e passare direttamente ad una compressa di zoloft, cosa che farò stasera. mi chiedo se ritornero' normale, perchè sono in un profondo stato di angoscia....prima di prendere il wellbutrin ero normale accidenti, lamentavo solo una grande spossatezza. e ora? grazie in anticipo per la sua gentile risposta
[#4]
Ex utente
va bene, grazie, allora continuo con lo zoloft. Mi dica solo un'ultima cosa, per cortesia: non è che il wellbutrin mi ha provocato un "danno permanente" con questa maledetta sensazione di depersonalizzazione??vivo nel terrore. piuttosto di rimanere con questo disagio preferisco morire. (non lo faccio , per carità)...però...che ne pensa di un ricovero ospedaliero?grazie
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Gentile utente,
Sono domande a cui non è corretto dare una risposta, poiché intrinsecamente assurde. Un ricovero ospedaliero è cosa che deve avere uno scopo rispetto alla gestione del problema, se il medico non ha fatto menzione di questo si attenga alle sue incidazioni. Per inciso, in ospedale non si fanno trattamenti fondamentalmente diversi, per lo più si contiene la situazione, si compiono accertamenti e si somministrano le medicine sotto controllo (nel senso per il rischio che a casa la persona non le assuma). Per quanto riguarda il tempo di risposta è più o meno lo stesso.
Lo psichiatra sembra aver modificato la cura tenendo conto dei sintomi prevalenti al momento. Il termine depersonalizzazione non è chiaro se provenga dal medico o da lei, se lo ha dedotto lei leggendo qualcosa in merito lasci perdere, non è importante dare un nome al proprio malessere.
Sono domande a cui non è corretto dare una risposta, poiché intrinsecamente assurde. Un ricovero ospedaliero è cosa che deve avere uno scopo rispetto alla gestione del problema, se il medico non ha fatto menzione di questo si attenga alle sue incidazioni. Per inciso, in ospedale non si fanno trattamenti fondamentalmente diversi, per lo più si contiene la situazione, si compiono accertamenti e si somministrano le medicine sotto controllo (nel senso per il rischio che a casa la persona non le assuma). Per quanto riguarda il tempo di risposta è più o meno lo stesso.
Lo psichiatra sembra aver modificato la cura tenendo conto dei sintomi prevalenti al momento. Il termine depersonalizzazione non è chiaro se provenga dal medico o da lei, se lo ha dedotto lei leggendo qualcosa in merito lasci perdere, non è importante dare un nome al proprio malessere.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#6]
Ex utente
il termine depersonalizzazione è stato fatto dal mio medico, ovviamente. Ha ricondotto i miei sintomi a questo disagio (in pratica non mi riconosco, mi chiedo chi sono io? e mi perdo in questo pensiero, non mi riconosco, penso sempre a corpo anima spirito morte tempo e altri concetti che erano "normali " sino ad un mese fa)...mi sembra in pratica di vivere in un incubo perchè ho perso la consapevolezza del "me"
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 4.8k visite dal 10/07/2009.
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