Quale è lo stato della mia memoria, in conseguenza ad un deficit ndd-d3d3

"un consulto sullo stato della mia memoria presso il reparto di psicologia e psichiatria"

Motivato da quale situazione clinica ? Cosa aveva che denotava secondo i medici un possibile problema di memoria ?


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Quindi, quale è la domanda ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

..vista la mia età e a seguito di qualche dimenticanza. mio figlio, psicologo e psicoterapeuta, ha ritenuto unitamente a mia moglie (.. di 74 anni) di farmi visitare, per la prova della memoria, dalla primaria di psicologia, nonchè dal titolare di psichiatria dell'ASL di Vercelli, il quale in accordo, avrebbero rilevato un deficit memoria di NDD- D3D3, prescrivendomi la Tomografia computerizzata del cranio (TC), con i risultati che ho elencato a precedentemente. Tutto qui..!!

Non ho capito , la domanda quale è?
Scrive qui per chiedere cosa ?

Dr.Matteo Pacini
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..le visite che ho fatto sia dalla psicologa che dallo psichiatra,
cui è conseguita in accordo fra i due specialisti la richiesta di effettuare una TAC del cranio, di cui ho riportato il referto, derivano dal fatto che, da ultimo, in qualche occasione non rammentavo alcune situazioni pregresse, quali fatti successi o nomi di persone conosciute a suo tempo, per cui in primis mi è stata fatta la prova della memoria, con varie schede da compilare e successivamente una visita neurologia unitamente all'esame del sangue a supposto motivo di ipertrofia prostatica benigna - deficit della memoria e ipertensione arteriosa, i cui valori discostanti dalla norma sono stati : omocisteina 15.0 (per valori normali compresi fra 3.2 e 12.0); esterasi leucoctaria 25 (per valore normale assente).
Altro non saprei cosa aggiungere..!!
Ringrazio per l'attenzione..!

Evidentemente parliamo due lingue diverse. Quindi ha scritto su un sito di domande mediche per non porre alcuna domanda.

Dr.Matteo Pacini
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..scusi dottore..ma secondo lei, averle descritto l'antefatto e averle descritto il referto della TAC al cranio e gli scostamenti di alcuni valori dell'esame del sangue, non sottointendeva avere da lei una risposta circa le mie effettive condizioni di salute a livello cerebrale, considerato che il 25 marzo prossimo anno compirò 80 anni.
Se per lei quanto le ho esposto é una perdita di tempo, perché secondo lei parliamo due lingue diverse, lasci perdere e scusi il disturbo..!! Col ché mi disiscriverò dal vs sito..!!
Buona serata..!!

..altro non ho da aggiungere..!!

Veramente una cosa assurda. Se il medico le ha prescritto questo accertamento lo utilizzerà per dirle che cosa pensa che abbia, lui che l'ha valutata clinicamente prima di farglielo fare, presumo.
Che vuol dire poi quest'atteggiamento supponente per cui dobbiamo noi dare per scontato e formulare le domande.
Ancora non l'ha formulata comunque.

Non deve aver letto le linee guida per i consulti, forse si immaginava una diagnosi e una prescrizione mettendo il referto, non saprei.

Dr.Matteo Pacini
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io avrei desiderato che, leggendo il referto della Tac, lei potesse esprimere una sua valutazione ed è proprio su questo punto che si incentra la mia domanda..la mia situazione a livello cerebrale è normale o no per uno uno come me che si trova alla soglia degli 80 anni.. Non penso di parlare ostrogoto ma la mia domanda mi pare del tutto chiara..ma come ho già scritto se Lei pensa che io ho un atteggiamento addirittura supponente, lasci perdere..!!

Si, l'atteggiamento è quello. Ma il problema è che parla come se questa TAC piovesse dal cielo. Qualcuno gliel'ha indicata perché ha giudicato che si dovesse chiarire una situazione clinica: ora quel medico che avrà riscontrato qualche elemento di partenza la valuterà "alla luce" della situazione clinica, perché di per sé vuol dire poco.

Dr.Matteo Pacini
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.. sì, sono andato dallo psichiatra a dargli il dischetto della TAC, dopo aver fatto il test della memoria, esaminato il quale mi ha detto che fra 5 o 6 mesi dovrei rifarla o meglio sottopormi una PET (che mi pare sia al pari di una risonanza magnetica della durata di circa 45 minuti) e ciò per valutare se le mie condizioni siano invariate o meno. Vedremo..!!
Cmq volevo significarle che mi è spiaciuto averla irritata.. non era mia intenzione, mi creda..!!
Cordialità

A questo punto capisco però poco quale sia il dubbio del collega. Rifare o approfondire tra 6 mesi per ricercare quale informazione tramite quell'esame neurologico ? Perché ripetere una TAC ha un significato, approfondire ha un altro significato. C'è qualcosa che non si vede bene e va visto in altro modo, o va vista un'evoluzione in 6 mesi ? E se si, di che cosa, di un "invecchiamento" magari su base vascolare ?

Le ha spiegato a cosa serve questo esame ? A decidere una cura ?

Dr.Matteo Pacini
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..il neurologo, visti gli esiti della TAC, ha ritenuto che sarebbe consigliabile rivedermi fra un 6 mesi facendomi fare o un'altra TAC, per vedere se ci sono state evoluzioni o meglio una PEC, che secondo lui, darebbe un quadro più particolareggiato della questione..! L'unica cosa che io gli ho ripetuto è che preferirei non sottopormi alla PEC, sapendo che quell'esame mi creerebbe sintomi di claustrofobia, dovendo rimanere "incassato" per 45 minuti o più, che, purtroppo già in un'altra occasione ho manifestato, dovendo fare una risonanza magnetica, al chiuso, per la rottura della cuffia dei rotatori spalla destra, tant'é che il mio amico medico ha dovuto subito interromperla. Sono riuscito poi a farla aperta all'Ospedale di Omegna, dove ero revisore dei conti, quale incaricato dal M.E.F.
Questo è quanto.
La ringrazio per il suo rinnovato interessamento e La saluto cordialmente.
Gianni Cau

Ho capito. Io mi farei però spiegare esattamente che tipo di evoluzione e con quali implicazioni, perché altrimenti la cosa mi pare un po' oscura. Ovvero: Lei dovrebbe rifare quell'esame per appurare che cosa che poi dovrebbe eventualmente servire a prendere quale iniziativa ?

Dr.Matteo Pacini
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