Il problema non dà solo effetti

Salve. Ho 22 anni, sono al 2° anno di Architettura.Da piccola sono stata violentata da delle persone a me vicine,da lì in poi ho seguito una vita sregolata,fatta di sesso,alcool e spesso droghe leggere.Usavo il sesso per stringere qualsiasi tipo di relazione,per non restare da sola,ed ogni volta dopo sentivo solo la necessità di lavarmi,strofinarmi per togliere quello schifo dal corpo;usavo l'alcool e le droghe per perseverare in uno stato di incoscienza che mi permettesse di andare avanti così.Poi 4 anni fa tutto è finito:ero su una spiaggia di notte da sola e volevo solo trovare qualcuno che mi distogliesse dal pensiero che ormai mi stava rapendo: gettarmi in quell'acqua gelida e scomparire.. E l'ho trovato:il figlio di amici di famiglia che non sentivo da qualche tempo.Dallora ci siamo fidanzati, e la mia vita è completamente cambiata.
Sin qui non dovrebbero esserci problemi se non fosse che ormai sia lui (che prima di stare con me non aveva mai avuto rapporti nè emotivi nè spiccatamente fisici con altre ragazze), sia i miei genitori, sia le mie amiche mi "accusano" di essere diventata troppo rigida, troppo intransigente, troppo "bacchettona" insomma, su ogni argomento ma sostanzialmente sui rapporti interpersonali uomo/donna. Sono paranoicamente gelosa.
E mi rendo conto che questo problema che prima consideravo ovvio e "puro" ormai è diventato una malattia che mi tormenta e non mi fa più vivere serenamente nè il mio rapporto con l'uomo che amo nè in generale tutta la mia vita quotidiana e a lungo termine.Perchè sono ossessiva, vivo in costante allerta di qualsiasi bugia,attendendo il giorno di scoprire un tradimento(anche solo un flirt non necessariamente un rapporto),vivo nella paura,nell'angoscia,con i nervi sempre tesi per scoprire qualcosa..Poi razionalmente mi rendo conto che lui non mi dà modo di essere così gelosa,ma quando questa "bestia" s'impadronisce di me,la ragione automaticamente scompare..
Ma non è solo questo: ormai mi sono allontanata dal mondo reale, per me la mia vita è solo lui, la mia famiglia e le mie tre amiche. Stop. All'università, in palestra, in qualsiasi ambito cerco di essere distante con tutti, di non farmi avvicinare,quasi non scambio parola con nessun'altro.Non voglio nessun'altro.
Ed ogni volta che succede una minima cosa,come un'uscita di lui il pomeriggio per studiare con compagni/e dell'università di Medicina o con gli amici la sera,dentro di me sento quella "bestia" divorarmi: sudo, vado in tachicardia, tremo, sento il respiro mancare ed il cuore esplodere.
Quindi il problema non dà solo effetti di crisi d'ansia, ma li definirei attacchi di panico.
E' effettivamente così?Sono attacchi di panico?Facendo un test sono usciti questi risultati:paranoid-hogh;schizoid-moderate;schizotypal-high;antisocial-very high;borderline-vry high;histrionic-high;narcissistic-high;avoidant-hogh;dependent-hogh;obsessive compulsive-high. So che un test non è uno psichiatra,ma ho risposto con estrema sincerità.. Ho paura..
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
che test sarebbe?

Comunque sarebbe utile una diagnosi più approfondita per capire meglio i suoi disturbi che sembrano misti a varie patologie.

Contatti uno psichiatra.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

[#2]
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Grazie per la repentina risposta..

Questo è il link del test:

[url]http://www.4degreez.com/misc/personality_disorder_test.mv[/url]

Sono perfettamente cosciente, come già detto, che un test non può fare una diagnosi,l'ho fatto solo per capire se effettivamente dovevo rivolgermi ad uno psichiatra,cosa che ha avvalorato solo una decisione già latente probabilmente, ulteriormente confermata dalla sua risposta..

Posso sapere a quali patologie si riferisce?

Inoltre non avevo menzionato altre cose(per via dello spazio):

- il disgusto per il mio corpo: 2 anni prima di fidanzarmi con questo ragazzo ero caduta in depressione,che mi aveva portato a rinchiudermi dentro casa a giocare ad un gioco di ruolo su internet e a prendere 25 kg, passando da 52 a 80 kg,da quando mi sono fidanzata,4 anni a questa parte, ho perso 20 kg, ma il mio corpo si è sformato ed ora vedo in quelle forme che non mi appartengono più il segno visivo e indelebile del mio passato. (per questo motivo affronterò un intervento di liposuzione) Non nego che per un periodo avevo anche "tentato di diventare" anoressica, ma mi sono resa conto che in quello stato aggravavo molte altre situazioni (come le emicranie, la stanchezza e la debolezza, l'irritabilità etc) ed ho abbandonato, e se sono qui oggi è perchè mi sono scoperta in questi giorni nel cercare sulla rete siti "pro-ana" probabilmente nel mio incoscio per cercare un modo di diventare anoressica senza quegli effetti collaterali.. Non so più cosa mi stia prendendo, voglio solo stare con me stessa, ed essere normale.

- il problema con l'università: fino a 4 anni fa, fino al liceo insomma, non mi importava molto dello studio, ma ora che sto "bene" ( diciamo meglio ) lo studio all'università è diventato fondamentale per me, ma vado a rilento perchè cerco ossessivamente di imparare tutto lo scibile su ogni singolo esame e per questo ci metto più tempo a prepararli anche se con risultati ottimi direi(ho la media quasi del 29) e so che crollerei se vedessi quella media scendere perchè sarebbe come essere giudicata "Inferiore".. E non voglio. Ogni esame è una tragedia per me: mi preparo per mesi, studiando ogni più piccolo e insignificante dettaglio, e immancabilmente la notte prima dell'esame ho di nuovo attacchi di panico come quando litigo con il mio ragazzo anche se più lievi, che molto spesso mi hanno anche portato al vomito(anche a causa dell'ingente quantità di caffè ingerito che non sono solita prendere normalmente)..

Un'altra cosa che avevo omesso: ho già tentato,perlomeno iniziato,la terapia presso una psicologa. Ma mi sono resa conto che non è ciò di cui ho bisogno: so perfettamente da dove provengono i miei problemi,perlomeno a livello razionale, il problema sono questi attacchi che non riesco a controllare, la costante paura di rimanere da sola, le manie di persecuzione, la stanchezza cronica, le emicranie incessanti. L'unica piccola cosa che ha scovato la dottoressa, che io avevo "messo da parte" è stato che probabilmente soffro di crisi d'abbandono perchè quando ero molto piccola, circa 8 anni, all'incirca contemporaneamente alla violenza, mia madre è stata molto male ma io non lo sapevo, l'unica cosa di cui mi accorgevo è che ha passato un anno in ospedale, lontana da casa, e probabilmente ho visto questa lontananza come un abbandono, un tradimento, ed ho paura che risucceda, sia con i miei, che con le mie amiche, che con il mio ragazzo..

Voglio essere normale, come tutte le altre, e così non ci sto riuscendo. Non voglio più pensare "E se morissi chi starebbe male per me? Se scomparissi quanto le persone che credo vicine soffrirebbero? Chi si dimenticherebbe presto di me per rifarsi una vita senza di me, e chi invece si ucciederebbe per il dolore di vivere una vita senza di me?"

non voglio più questi pensieri, voglio vivere la mia vita felice, serenza, come spetta ad ogni ventenne. Voglio essere bella come prima che la depressione mi rovinasse, voglio essere sicura di me perchè nessuno/a sarebbe ingrado di portarmi via i miei affetti ed il mio amore. Voglio essere libera di vivere la mia vita, e non attanagliata da tutto questo schifo che ormai mi porto dietro e dentro di me da tutta una vita, seppur breve..



Scusate lo sfogo.



In ultimo: mi vergogno ad ammettere di aver bisogno di uno psichiatra. Già sono io a non sentirmi normale, a sentirmi diversa da tutte le ventenni.. Non voglio che anche gli altri mi vedano così.
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