Panico e problemi seguenti l'attacco

Buongiorno, innanzi tutto grazie per la vostra disponibilità.
Faccio un piccolo riepilogo della mia vita secondo i punti che secondo me l'hanno segnata: tutto normale fino a 13-14 anni, di seguito con l'avvento della prima superiore comincio a fumare saltuariamente qualche spinello che a via avia co tempo diventa un'abitudine arrivando a fumare quotidianamente per 5 anni (Fino a 2 mesi fa), inoltre per molti anni ho avuto l'abitudine di ubriacarmi spesso l sabato e anche adesso non vado meno. Ho 19 anni e non ho ancora avuto una ragazza (quindi non ho mai neanke fatto l'amore) e questo perhè prima nn ero molto stimolato e la cosa non era di mio interesse (forse per via degli spinelli o non so) e dopo perchè sono molto timido e sono molto bloccato.
Ad Marzo ho smesso di fumare abitualmente e fumavo una volta ogni tanto e una sera di aprile in seguito ad una fumata ho cominciato prima a pensare al fatto che non avessi la morosa che non mi fossi mai smosso veramente visto ke nelle relazioni interpersonali sono sempre stato molto esuberante e mi sono sentito male, paura generalizzata, palpitazioni, sudorazione, paura di impazzire. il giorno seguente sto un po così e così ma con la sera riesco a stare meglio e non mi viene niente per altri 2 giorni fino a che non fumo ancora e mi riaccade la stessa cosa solo che non passa il giorno seguente e dopo 2 settimane di paura generalizzata vado da uno psichiatra che mi fa una diagnosi di panico e mi prescrive del Prazene 10mg (una al giorno il primo mese e una ogni 2 giorni il secondo mese). dopo il primo mese sto benissimo allora decido di fare una settimana e mezza con una ogni 2 giorni e poi decido di smettere pensando anche alle controindicazioni che esse hanno.
dopo 3 o 4 giorni che non le prendo mi salta all'orecchio il fatto di un ragazzo suicidatosi perchè non si sentiva amato e non trovava un senso alla sua esistenza ed io mi sono rispecchiato in lui visto i pensieri che avevo avuto durante le 2 settimane post panico. da quel giorno ho sempre avuto ancora questa paura generalizzata di tutto ke mi creava disagio, il pensiero del suicidio o addirittura se prendevo in mano un coltello per tagliarmi una fetta di salame avevo paura di perdere il controllo e fare qualcosa, sempre col senno che quando prendevo le pastiglie questi problemi non mi spaventavano per niente, anzi mi prendevo in giro per le cose che ho pensato..
il mio medico mi consiglia di continuare la cura di przene ma siccome la dipendenza mi fa paura decido di andare in farmacia e prendere della compresse a base di zafferano che anno potere asiolitico. antistress e antidepressivo. le prime due settimane intanto ke la serotonina si stabilizza sto ancora così mentre con la 3 settimana sto meglio fino a ieri quando sento alla televisione parlare di schizofrenia. al momento mi spavento perchè dopo l'attacco quando sento parlare di problemi mentali mi impersonalizzo e non sto bene. vado a vedere su wikipedia i sintom che portano alla schizofrenia e vedo scritto sintomi come disturbo del sonno (e mi capita di non dormire bene), apatia e disinteresse che portano l'individo a lasciare lavoro o gli studi (io collego tutto all'apatia e il disinteresse che ho con le ragazze che non so se proviene dal fatto che non ho mai avuto rapporti e allora mi sono un po placato sessualmente..non so) e sento anche parlare di mente divisa (io connetto e tutto però ultimamente, e l'ho sempre ricollegato all'uso di spinelli, mi sebra di fare fatica a seguire una conversazione, inoltre ho una memoria pessima e le due cose mi creano disagio perchè esseno sempre stato brillante lo prendo come un fatto che mi demoralizza)..

forse sono molto spaventato e basta allora vado in paranoia su queste cose non lo so spero che voi mi possiate aiutare....grazie in anticipo.

p.s: lo so ho fatto un poema, però meglio spiegarle bene le cose piuttosto che ralasciare qualcosa. grazie ancora
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Innanzitutto se la diagnosi era disturbo di panico la terapia non era adeguata (prazene).
L'evoluzione successiva è tipica di fasi depressive che iniziano con sintomi d'ansia e proseguono con pensieri ripetitivi e angosciosi, non è raro osservarne in chi fuma cannabis. Il meccanismo è chiaramente quello di applicare a sé elementi esterni che possono averci colpito in negativo (il suicidio) come se dovessimo averne il controllo, e quindi con la paura di poterlo perdere senza accorgersene in qualsiasi momento.
Non so perché l'attenzione delle persone sia attratta da alcune malattie mentali e da altre no, forse perché ricorrono più spesso nei programmi tv o sui giornali.
Chieda un secondo parere perché le terapie proposte sono davvero miminali e non specifiche, e segua una corretta cura che la farà star meglio e le chiarirà quel che succede.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
grazie mille per la tempestività della risposta, ho finito di scrivere il messaggio intanto che lei stava scivendo la risposta. se lo legge tutto capisce dove ho provato davvero paura e perchè stamattina ho voluto chiedere un parere per mettermi un po il cuore in pace.
Grazie ancora.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Sì d'accordo, non cambia niente, vale la risposta di prima.
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Utente
Utente
per parere lei intende una seconda visita con il mio psichiatra o che qualcun'altro risponda qui sul sito??
a questo punto credoche la mia sia solo ansia mista ad un po di fissazione su queste cose che mi porta a trovare dei nessi con la mia vita

grazie in anticipo.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Cosa c'entra il sito ? Qualcuno dovrà visitarla che abbia una minima idea di come si può curare un disturbo di panico ? Se la risposta entrambe le volte è stata di prendere del prazene evidentemente c'è qualcosa che non va perché non è così che si trattano questi problemi.
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Utente
Utente
ad esempio adesso che lei mi ha detto che c'è qualcosa che non va già mi sono subito spaventato, scusi, cosa curano le benzodiazepine??..comunque o preso un'appuntamento ancora dallo stesso..grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Le benzodiazepine sono, salvo eccezioni, un trattamento transitorio. Almeno se parliamo di disturbi d'ansia e dell'umore.
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Utente
Utente
si difatti io non credodi avere distrbo da panico..perchè non è che quando vado in giro o robe varie ho paura di avere un attacco..perchè so ke il mio problema è sotro di seguitoall'uso di spinelli e visto ke non ne faccio più uso sto tranquillo..a me resta addosso una sensazione,credo ansiosa,che ogni tanto quando è più accentuata mi porta a avere dei pensieri ke mi spaventano un po e mi fanno credere diverso..tutto qui..grazie..
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Non vedo il senso di questo ragionamento. Ha ricevuto una diagnosi, ne ribadisce alcuni aspetti tipici e poi dice "non credo di avere un disturbo di panico". Non è chiamato a sapere cosa si intende con disturbo di panico, non c'entra niente che sia insorto a seguito di questo o quel fattore scatenante, né il fatto che il suddetto fattore non ci sia più garantisce che si risolva da solo.
Se non è questa diagnosi, sarà un'altra ma non è che lei può dire "credo sia giusta o meno" altrimenti se la farebbe da solo.
La terapia per una diagnosi di panico non sono le benzodiazepine, uno psichiatra con minima competenza questo lo sa.
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Utente
Utente
salve..il mio psichiatra mi ha prescitto del Percitale..dice che il Prazene ha provato a prescrivermelo per vedere se con un semplice ansiolitico passava il disturbo..dice ke ho dei pensieri ossessivi tipici del panico..ora proviamo la cura..vedremo poi..

grazie dell'attenzione e dell'aiuto..saluti..

Michele
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

se la risposta è stata questa significa che le idee su come si cura il disturbo di panico non sono per niente chiare. Chiunque sa che non passa con l'ansiolitico, mai.
I pensieri ossessivi non sono tipici del panico.
Prescrivere un farmaco non significa niente, bisogna vedere a che dose e sapere in quanto tempo funziona, come comportarsi se non funziona bene, etc.
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Utente
Utente
Il Percitale è una ansiolitico antidepressivo contro il disturbo da panico con o senza agorafobia..io però adesso mi sto spaventando molto visto ke non sopiù a chi credere visto le diverse risposte che mi date..comincio con prenderne 2 gocce e aumento fino a 20 gocce una volta al giorno dopo cena per un anno..
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
NO.
Il percitale è un antidepressivo utile nel disturbo di panico, non è un ansiolitico.
Se questa è la prescrizione del medico può funzionare, ma prima di programmare la cura per un anno (perché poi un anno e non due ?) bisogna ovviamente vedere se funziona.
Non discuto sul fatto che questa prescrizione sia corretta, lo è. Ho perplessità sul fatto che il primo approccio al problema non aveva il minimo senso, quindi non vorrei che poi nel corso della cura al primo problema o in caso di non-funzionamento del primo farmaco provato, si ritornasse ad esempio all'ansiolitico senza conoscere altra soluzione o amenità varie.
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Utente
Utente
Nono mi ha detto che fra 3 mesi ci sentiamo e gli faccio sapere come prosegue..comunque non mi aveva dato niente per il disturbo da panico prima perchè io gli avevo detto che non volevo niente di pesante e che avevo paura degli antidepressivi..la cura aveva comunque funzionato fino a che non l'avevo interrotta..
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Guardi, francamente le consiglio di rivolgersi ad uno specialista. Tre mesi ? Perché così tanto ? Se dopo un mese non sta bene che fa, aspetta altri due mesi senza cambiare niente ?

Lei ha sbagliato a dire al medico che non voleva niente di pesante, primo perché "pesante" è solo una cura normale vista da chi è ansioso e si immagina non so per quale motivo che il medico debba danneggiarlo anziché curarlo. Secondo perché così facendo si prende le cure inutili e perde tempo. Lei non ha paura degli antidepressivi, ha paura di una cosa che nella sua mente si chiama "antidepressivi", chissà per lei cosa vuol dire e cosa implica. Andrei oltre.

L'ansiolitico funziona per un po' e poi non funzionerebbe più. Quindi non ha perso niente ad averlo interrotto, è una cura che non può durare e non deve durare.

Adesso si ritrova una cura teoricamente corretta ma un programma confusionario in partenza e anche adesso nei tempi previsti per valutare il da farsi.
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