Scelta del percorso da seguire

Buongiorno, sono un ragazzo di 40 anni e da qualche anno soffro di un disturbo che però ancora non ho dato un nome, nel senso che avendo avuto un decorso diverso ed essendo ad esso associato con una serie di sintomi fisici che sono sono mutati nel tempo, oltre al fatto che avendo chiesto diversi consulti a vari specialisti, mi hanno diagnosticato:
Ansia psicosomatica
Cefalea muscolo tensiva
Ernia cervicale
Io vorrei tanto fare un nome al disturbo, semplicemente per iniziare il giusto percorso visto che sono entrato in un circolo vizioso in cui ogni situazione mi provoca la paura del sintomo e una volta azionato il meccanismo mi soffermo sempre di più sul sintomo che diventa a volte invalidante.

Ho due bambine per cui ho l’obbligo e la voglia di risolvere, ma il neurologo mi dice una cosa, lo psicologo me ne dice in altra e lo psichiatra in altra ancora oltre al medico di famiglia.

Per il neurologo dovrei iniziare un percorso con laroxyl
Per lo psicologo semplicemente terapia senza farmaci
Per li psichiatra topamax e non so quale altro
Per il medico di famiglia delle gocce di EN al bisogno
Forse il mio più che un consiglio e’ uno sfogo perché un ragazzo che già di suo e’ spaventato e nervoso per la situazione in essere, purtroppo si ritrova in balia di terapie diverse che non fanno altro che confondere il paziente.

Mi rendo conto che ogni specialista consiglia per quello che ha studiato ma a volte si rischia di avere un approccio semplicemente accademico.

In realtà non riesco a comprendere nemmeno se il mio è uno stato di ansia, visto che mi sento sempre in apprensione per ogni segnale del corpo, a volte la tensione aumenta sempre di più che sento quasi di perdere il controllo, oppure e’ un attacco di panico anche se da quello che leggo e dalle esperienze di conoscenti, pare che quest’ultimo abbia un percorso relativamente breve (circa 10 minuti) a me invece sembra essere latente durante la giornata e a seconda della situazione può durata anche per dovere ore.

Avverto questa sensazione di avere sempre il corpo in tensione e a volte anche mentre parlo con le persone oppure per strada o se sono solo con le bimbe e ovviamente non vorrei mai non essere in grado di badare a loro i sintomi sembrano aumentare e a volte sono stati veramente molto forti quasi al pensier di venir meno, pur essendo pienamente consapevole di non avere nulla di organico.
In quanto ho già effettuato analisi, visita cardiologia, rm encefalo e cervicale ed e’ uscita solo ernia ma a detta del neurochirurgo nessuno dei sintomi e’ associabile alla patologia.

Ho fatto due sessioni di psicoterapia.
senza effetti positivi.

Preso miorilassanti uguale.

Chiedo scusa se sono stato troppo lungo nella spiegazione e soprattutto se il mio intervento non è appropriato a questo gruppo.
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
"Per il neurologo dovrei iniziare un percorso con laroxyl
Per lo psicologo semplicemente terapia senza farmaci
Per li psichiatra topamax e non so quale altro
Per il medico di famiglia delle gocce di EN al bisogno"

Lo psichiatra quale diagnosi ha fatto ? Perché topamax non lo associo a quelle (peraltro delle diagnosi vaghe o non-diagnosi, semplicemente ripetizione del sintomo), il "non so cos'altro" dovrebbe sapere però come si chiama.

Terapia "senza farmaci" non è né una terapia definita, né un indirizzo comprensibile, visto che lo psicologo può indicare quale delle sue terapie funziona eventualmente, non certamente esprimersi su quelle che non pratica e conosce, men che meno ha senso in termini generici come "farmaci", che significa solo una posizione di pregiudizio.

Il quadro che descrive pare avere una componente di preoccupazione come elemento centrale, e questo spesso infatti è alla base di apparenti disturbi somatoformi.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
Utente
Utente
Gentile Dottor Pacini , innanzitutto grazie per la considerazione .
Relativamente alla diagnosi , lo psichiatra mi consiglio’ il topamax associato a depakin , perché a suo dire e alle dosi indicate ( cioè molto al di sotto di quelle consigliate ) avrebbero avuto un effetto calmante simile ad un comune ansiolitico , a tal punto che avrei potuto prenderlo , mi disse , anche a vita. .
Ovviamente non era mia intenzione intraprendere una cura del genere , men che meno per un lungo periodo .
Probabilmente lei si chiederà cosa sono andato a fare se poi non seguo la cura la risposta per quanto semplicistica e’ che tanti specialisti doversi hanno dato diagnosi diverse e di conseguenza terapie diverse , generando in me solo confusione .
Lei ha perfettamente ragione quando dice che la componente centrale e’ la preoccupazione, in effetti mi preoccupo o meglio mi soffermo sul sintomo che a seconda della situazione , diventa antipatico .
Principalmente però non ho tachicardia , sudorazione o cose simili , il tutto si concentra in uno stato di tensione generale che spesso parte o comunque si irradia tra il centro della testa e dietro la nuca dandomi un senso di sbandamento come se ci fossero tutti i nervi tesi , per questo il neurologo continua ad affermare che si tratta dj cefalea tensiva con ansia associata . Il dubbio è’ che il mio non è un mal di testa , ma uno stato tensivo , somatizzato in tutto il corpo .
So che su questo portale non è possibile ne’ prescrivere farmaci ne tantomeno fare diagnosi , le chiedo solo , qualora fosse un disturbo somatofotme , quale strada dovrei intraprendere ? Ho l’obbligo di risolvere la questione , sia per me stesso ma soprattutto come padre e come marito .
Grazie
[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
E quindi se alle dosi indicate avevano l'effetto di un comune ansiolitico, perché è stato scartato un comune ansiolitico ?

In ogni caso, se il senso della cura era questo, opterei invece per una cura specifica ragionata in maniera diversa. Chieda un secondo parere.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Va bene dottore , seguirò il suo consiglio cercando un secondo parere.
Come ben saprà , nessuna persona vorrebbe sperimentare questa sensazione , e paradossalmente ancor più brutto e non poter dare un nome alla medesima .
Come vede da parte mia c’è stata tutta la buona volontà nel sentire le persone che ovviamente ne sapevano più di me , purtroppo però , per mia stessa ignoranza n materia ho sentito più campane , perché come accennato in precedenza , non potendo dare un nome , non sapevo nemmeno a quale figura fare riferimento è sono finito con il peggiorare i miei dubbi .
Le chiedo scusa se ho avuto questo piccolo sfogo , a volte la tastiera e’ un alleata e ancor di più voi specialisti che ci rispondete .
Cercherò di fare tesoro dei suoi consigli e sono sicuro di risolvere questo disturbo .
Forse per dare un nome avrei semplicemente potuto prendere un ansiolitico come dice lei , semplicemente per capire se tutto questo e’ ansia o come dice il neurologo , cefalea tensiva ma l’ho vissuta sempre come una sfida , un modo per dire ce la devo fare senza farmaci , anche perché gli ansiolitici da quello che ho letto , servono a tamponare il sintomo , ma non lo curano .
Un carissimo saluto e grazie per la sua estrema disponibilità .
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Le malattie se ne fregano altamente di noi che le sfidiamo. Conviene trovare un modo per curarle.

Dr.Matteo Pacini
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